||poteri perduti||capitolo 24||

74 8 1
                                    

Bonnie se n'è andata da qualche ora, lasciando dentro di me solo un dolore lancinante, che non voglio e non posso affatto ignorare.

Devo tornare nella mia vecchia casa, prendere i manoscritti di mio padre e studiare tutti gli incantesimi dal primo all'ultimo, ce ne dev'essere per forza uno adatto a questa situazione, una via di scampo alla sua morte, al mio eterno dolore.

Prendo una penna e scrivo su un foglietto un avvertimento per Damon, non voglio che stia in pensiero per me.

'Vado nella mia vecchia casa a studiare qualche incantesimo, tornerò entro sera.'

Così afferro una giacca e una sacca di sangue, esco di casa e in un battito di ciglia mi ritrovo in quella che una volta era casa mia, l'abitazione di un'allegra famiglia di maghi.

Do un calcio alla porta e questa si apre con un cigolio, così entro, guardo intorno a me e una valanga di ricordi mi travolge, per un'istante ritorno ad essere quella bambina dal sorriso radiante, ma quella spensieratezza se n'è andata molto tempo fa, e non tornerà mai più.

Salgo in soffitta, il luogo dove mio padre teneva nascosti tutti i suoi segreti con un sigillo magico, che si è spezzato quando un pugnale ha trafitto il suo petto, interrompendo la sua vita per sempre.

Qui ci sono così tanti libri da non saper dove cominciare, pozioni e polveri disposte ordinatamente su dei piccoli scaffali o dentro ad alcuni armadietti, fogli impilati sui tavoli e una lavagna colma di disegni e schemi.

Mi fermo per un secondo a guardarla, appoggio la mano sulla superficie nera e polverosa e chiudo gli occhi, in quel luogo riesco ancora a sentire il suo profumo, così intenso, dolce ed elegante allo stesso tempo.

Poi mi incammino vicino agli scaffali, scorrendo le mie dita su ogni singolo libro in cerca di qualche indizio dato dal mio potere, ciò di cui ho bisogno dovrebbe avere un'aura percepibile, è questo uno dei tanti vantaggi di cui possiamo godere noi maghi.

Poi eccolo lì, un libro più grande degli altri e meno polveroso, appena lo sfioro la mia mano si blocca e sento qualcosa dentro di me, un'aura di potere proviene da quel manoscritto, un potere molto forte.

Lo sfilo dallo scaffale e lo appoggio su un tavolo, soffio per togliere la polvere che lo ricopre e lo apro, le pagine al suo interno sono state ritagliate in modo da ricavarne un nascondiglio, dove è riposta una piccola tigre di pezza, il pupazzo con cui giocavo sempre da bambina.

All'interno della copertina c'è un piccolo biglietto, nel quale riconosco la scrittura di mio padre:

'Sei tutto ciò che mi rimane, ti lascio la parte migliore di me.

Ti voglio bene, papà'

Così prendo in mano la piccola tigre e immediatamente un flusso di potere mi attraversa come corrente elettrica, la mia pelle si illumina ed i miei occhi diventano luce, cado in ginocchio e mi appoggio con le mani sul pavimento, poi la luce si spegne, e perdo i sensi.

***

Mi sveglio di soprassalto a causa di una forte scossa che mi attraversa, e la prima cosa che vedo è lui, il bel vampiro che mi osserva con i suoi occhi ipnotici, i capelli che gli cadono perfettamente sulla fronte.

"Dio, Madison!"

Mi siedo accanto a lui e guardo dritta nei suoi occhi, vedo il dolore, la tristezza, la rabbia, quell'oceano che li riempie stavolta è più limpido, più trasparente che mai.

"Cosa ci facevi qua?"

Mi chiede lui, stavolta è più calmo.

"Cercavo risposte"

È tutto ciò che riesco a dire.

"E cosa hai trovato?"

Dice stringendo le sue labbra sottili.

"I poteri di mio padre."

Sembra confuso, corruga la fronte interrompendo il nostro gioco di sguardi, poi i suoi occhi si spalancano in un'espressione di stupore, osserva il mio corpo, poi il mio volto, e poi abbassa lo sguardo di nuovo.

"Tu.. Tu stai.."

Balbetta, non riesce a finire la frase, così abbasso anch'io lo sguardo, e vedo qualcosa di straordinario.

Il mio corpo finora è stato come una lanterna di carta, e i poteri di mio padre lo hanno acceso, mi hanno accesa rendendomi più potente di quanto io sia mai stata, oserei dire invincibile.

Il fuoco che prima bruciava dentro me è riuscito ad uscire, i miei occhi splendono di una luce dorata, sento il potere scorrere in me, riempiendo quel vuoto lasciatomi dalla morte, ma adesso sono risorta, e sono più forte che mai.

Dark BloodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora