Giusy. // Ultimo

Sorpresa spiacevole.

Ansia, brividi.
Non riuscivo a capacitarmi di cosa stesse succedendo ma avvertivo una sensazione di pericolo, come un fiume che scorre fino ad arrivare alla cascata per sprofondare, infine, nel vuoto.
Non sentivo il pavimento sotto ai piedi ed ancora una volta il respiro sembrava mancarmi, l'unica sicurezza erano le forze dell'ordine pronte ad intervenire.

ULTIMO's POV
Camminavo avanti e indietro per il soggiorno, ero nervoso e stavo letteralmente consumando il pavimento. Accanto al divano c'era Spugna che mi guardava con la testa piegata, non capiva cosa succedesse ed a tratti sorrideva.
Improvvisamente avverto il rumore di un auto chiudersi, l'unica cosa che potevo fare era sporgermi cautamente dal balcone e capire chi ci fosse giù; buone notizie, la polizia era arrivata e non aspettai ulteriore tempo per aprire il cancello e quindi la porta di casa.
Era un gruppetto di tre persone, tutti armati e sulla trentina.

"Perché ti serve protezione?" mi chiese uno dei tre e, senza indugio, mostrai il biglietto e la foto.
"Temo possa esserci un agguato, mi è arrivato tutto poco fa.."
"Ragazzo hai idea di chi possa essere?" non sapevo che risposta dare, era pur sempre il padre di Giusy..
"No.. no, sto provando a capirlo"
"Potresti analizzare ciò che ti circonda, le persone con cui stai avendo a che fare in quest'ultimo periodo"
"Ultimamente son cambiate tante cose, non saprei.."
"Hai qualche debito da pagare? Avanti ragazzo, ci sarà qualcosa" non potevo svelare la pazzia di un uomo che sta facendo di tutto per uccidermi pur di non farmi avvicinare a sua figlia, non sapevo cosa volesse lei

"No in realtà.." e fu a quel punto che, dietro ai tre poliziotti, intravidi una figura entrare dal balcone. Era armato.
"FERMI O VI AMMAZZO, MANI DOVE POSSO VEDERLE" non potevamo fare nulla.
Eravamo in trappola.
La polizia non poteva muoversi, tra me e me speravo solo aspettassero il momento giusto per agire.

E se dovesse essere l'ultimo respiro, addio Giusy, ti ho amata.