Portami via.

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Mi sentivo come un'attrice in un film, era tutto così sospetto e così surreale. Era una zona isolata, probabilmente una zona di riposo per poveri camionisti in viaggio nella notte, una zona dispersa nel nulla tra alberi ed erbacce alte per nulla curate. Camminavo lentamente, la stanchezza iniziava a farsi sentire ed osservandomi intorno vidi altri uomini arrivare.

Avevo paura, in momenti simili non si può che pensare al peggio ma poi, come una rosa sbocciata in un deserto, vidi lui.
Niccolò. Avevo paura, ed invece era lì.
Lasciai per terra le borse che avevo con me e presi la rincorsa per abbracciarlo, un gesto così inaspettato che nessuno riuscì a fermarmi; addirittura lui, piccolo scricciolo, indietreggiò vedendomi saltare.

"Non ci posso credere" dissi piagnucolando.
"Non dovevi preoccuparti, te l'avevo detto. Ti ho detto anche come sarebbero andate le cose ma hai deciso di non rispondermi.." mi rispose
"Avevo il telefono scarico scemo" sorridevamo e piangevamo al tempo stesso, almeno fin quando un tizio pelato in giacca e cravatta, deciso a fare il guastafeste, non decise di dividermi da lui.
"Basso profilo." ero tentata a dirgli wow zio che noia che sei mangiatela un'emozione ogni tanto ma meglio evitare.

Venimmo guidati nella nostra stanza e, una volta dentro, ci diedero un biglietto:
"Da ora siete soli ma, se avete problemi, chiamateci e saremo lì. Il numero ****"

Chiaro. Ricevuto. E andarono via.
Eravamo finalmente soli, io e lui.
Mi sedetti sul letto mentre lui mi osservava dall'alto, aveva gli occhi commossi e le labbra sorridenti.
"Non dirmi, stai piangendo stupido?"
"Ma che dici, è l'allergia su"
"E da quando sei allergico?" Persi il contatto visivo, lui decise di spostarsi e di prendere un cuscino che, da bravo stupido, mi gettò in faccia "Nic!" esclamai prontamente, lui rise ed intanto si dirigeva verso il bagno.
Lo inseguivo tirandogli il cuscino in testa ripetutamente, lo odiavo certe volte.
"Dove vai scemo"
"A pisciare scema, ora puzzo anche quanto te quindi mi sa che faccio una doccia"
"Pure io devo farla, levati"
"Nella doccia c'è posto per uno solo" Mi disse con sguardo ammiccante.
"Hai vinto, posso aspettare" al che lui rise ed entrò in bagno.

Feci ciò che lui non avrebbe mai fatto, iniziai a mettere in ordine ed intanto mi rendevo conto di quanto fosse grande quel piccolo nostro spazio. Una camera che magari avremmo reso accogliente insieme in quel breve periodo di permanenza, dove niente ci avrebbe mai più fatto del male.
Misi in carica il telefono, finalmente si riaccese.
Mi sedetti sul letto ad osservare il nulla ed intanto lo sentivo canticchiare una canzone di Fabrizio Moro, "Portami via".
Lo ascoltavo, e pensavo alle parole di quella canzone osservando un punto indefinito della stanza "Tu sai comprendere questo silenzio che determina il confine tra i miei dubbi e la realtà, da qui all'eternità tu non ti arrendere; portami via dai momenti, da questi anni violenti.." lo ascoltavo, ed intanto pensavo.

Quando uscì in accappatoio mi vide seduta sul letto, "successo qualcosa?" feci no con la testa e mi alzai con il necessario per la doccia.
Una volta finito, tornai in stanza già vestita e mi sdraiai accanto a lui che aveva tra le mani il telefono.

Non ci pensò due volte e lo posò per coccolarmi: una carezza ci portò ad un abbraccio, una parola dopo l'altra ci portò ad un bacio. Quelle labbra erano il mio posto sicuro, l'unica certezza dopo giornate di merda, l'isola che non c'è in cui rimanevo piccola e stavo bene.

"Come ti senti?" mi chiese, ho sempre voluto qualcuno che si preoccupasse di me.
"Non lo so, sono pensierosa perché se siamo qui è per via di una persona a me vicina"
"E sai chi è?"
"No, questo mi tormenta" al che lui mi strinse un po' più forte.

"Ora pensiamo a stare bene" mi disse.
Io annuii, lo baciai.
Accendemmo la tv minuscola per vedere un film, poi di sera avremmo sgranocchiato qualcosa.

SPAZIO AUTRICE
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo, forse, boh, chissà. Grazie a chi mi ha consigliato qualche personaggio nel capitolo precedente.

Intanto vi consiglio di passare (se vi va ovviamente) sulla page instagram ultimopeter.fan con la quale ho appena iniziato una collaborazione, nuovi contenuti ogni giorno per chi è interessato!

Giusy. // UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora