Oggi è il giorno del giuramento, quel giuramento che devo rinnovare ogni anno.
Ormai lo so a memoria. L'ho imparato ancora prima di imparare a leggere e scrivere. Il giorno del giuramento è il giorno che odio di più di tutto l'anno. Devo giurare alla UMA la mia fedeltà, lo devo giurare sulla mia vita.
Ogni atto di diserzione qui è penalizzato con la morte.
Ogni anno, il giorno prima del giuramento, si ha un giorno di libertà, un giorno in cui si può fare di tutto, un giorno in cui la diserzione non viene punita con la morte, ma solo con l'arresto. Questo perchè il giuramento scade dopo 364 giorni e viene rinnovato dopo 365. Perchè proprio 364 non l'ho mai capito e sinceramente non me ne frega niente.
Mi trovo davanti all'istruttore Smith e al comandante assoluto della UMA, nessuno sa il suo nome, viene chiamato da tutti semplicemente "capo".
Si inizia il giuramento,di nuovo.
Il "capo" regge in mano il codice della UMA. Faccio come sempre,appoggio la mano destra sul libro, mi metto bene dritta, piedi uniti, mano sinistra stretta in un pugno dietro la schiena e sguardo fisso negli occhi del "capo".
Inizio a parlare con aria solenne.
-Io, Isabelle Carter, soldato di prima linea del 34esimo corpo provinciale della UMA, soldato d'elite della terza squadra d'assalto nazionale e seconda classificata nella classifica mondiale, appartenente ai ranghidell'associazione da 9 anni. Giuro solennemente di prestare servizio ciecamente ai miei superiori, di non contraddire gli ordini e di essere fedele alla nostra associazione, in salute e in malattia, che io voglia o no, fino al giorno della mia morte. Giuro di non rivelare l'esistenza della UMA e dei Fume per nessun motivo. Giuro di non disertare e di attenermi ad ogni regola del codice, pena la morte.-
Un altro anno.
Un altro giuramento.
Ogni volta mi sento sempre più incatenata a questa associazione.
Sempre più legata a questa scelta che altri hanno fatto per me e che non mi porterà a niente di buono.
Mi porterà solo alla distruzione dei miei sogni e alla perdita dei miei ideali.
Sono vincolata a questo giuramento, la mia vita dipende dalla mia fedeltà verso i superiori.
Le parole del "capo"mi destano dai miei pensieri.
-Carter, tu credi in ciò che stai dicendo?-
So di non essere molto convincente durante il mio giuramento, ma mai avevano sospettato di me.
-Sì, signore- affermo con il tono più convincente possibile.
Il "capo" annuisce.
-Puoi andare-.
Esco dall'edificio velocemente, non voglio restare lì per un secondo di più.
Torno a casa e studio scienze. L'esobiologia. È umiliante sapere di star studiando cose totalmente scorrette, ma non poter dire la verità. Il giorno dopo mi interroga proprio su quell'argomento, la voglia di dire tutta la verità è molta, ma preferisco non morire il giorno successivo al giuramento.
Dopo scuola mi dirigo subito al campo, non rivolgo nemmeno un saluto a Sasha e Adrian.
Mi alleno come ogni giorno e come ogni giorno l'istruttore mi elogia, solo che oggi si spinge oltre.
Mi si avvicina e con voce accusatoria afferma:-Sai, mi sembri troppo forte per essere umana-
Cavolo.
-Mi chiedo come tu faccia ad essere così forte, forse fai strani allenamenti, forse provi sentimenti diversi da noi, mi rifiuto di credere che tu non sia umana, ne ho abbastanza degli alieni, quindi dimmi, qual'è il tuo segreto?-
Non può avermi scoperto.
Se mi scoprisse sarebbe la fine, nessuno deve sapere quel segreto che mi grava sulle spalle da quando sono nata.
-Non lo so, forse, è di natura- gli rispondo convinta.
Smith mi guarda coi suoi occhi freddi, privi di emozioni, che si scontrano perfettamente coi miei occhi freddi, pieni di emozioni negative. È difficile sostenere il suo sguardo così duro, così accusatorio, mi tremano le mani, le braccia, le gambe, tremo dalla testa ai piedi.
Elliott, avendo ascoltato la conversazione, si intromette.
-Forse è solo talmente arrogante dal voler primeggiare su tutti, lei si mette sempre in mostra, nascondendo il talento degli altri, scommetto che se lei si facesse un po' da parte si potrebbero trovare dei talenti immensi qui dentro-
La mia mano destra si serra in un pugno, sembra non rispondere più ai comandi del mio cervello, sto per sferrare un pugno a Elliott senza nemmeno avere la volontà di farlo.
Blocco la destra con la sinistra, mi bruciano gli occhi. C'è tantissima verità nelle parole di Elliott, io voglio davvero essere al centro dell'attenzione.
Se voi pensate che io sia una brava ragazza in cerca di giustizia vi sbagliate.
Io sono solo estremamente egoista.
Se voglio la giustizia la voglio solo per me stessa, non per Connor, non per Sasha e Adrian,non per l'istruttore né per l'umanità intera.
Io voglio la giustizia solo per un sentimento di vendetta personale.
I miei genitori non sono morti per colpa dei Fume, ma furono uccisi solo perchè nonostante sapessero tutto dell'invasione si erano nascosti dalla UMA, cercando di rendere la popolazione consapevole della verità.
Io voglio solo portare a termine la loro missione.
Non so perchè loro avessero tanta pietà verso gli umani, ma io non ne ho.
Dopo aver sentito le parole di Elliott, Connor si scaglia contro di lui. Io resto immobile di fronte al vano tentativo di vittoria del mio amico, che non sta facendo altro che prendersi le botte.
Non riesco a muovermi, sono fissa nei miei pensieri mentre la frase di Elliott mi rimbomba nella testa.
"è solo talmente arrogante da voler primeggiare su tutti".
Quelle parole così vere mi trafiggono il cuore.
I miei pensieri vengono brutalmente interrotti dallo straziante grido di Connor.
Tiro una ginocchiata inpancia a Elliott, ponendo fine al conflitto.
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Egoismo - Gli alieni ci hanno cambiato
Bilim KurguEgoismo. Il sentimento che ha caratterizzato l'umanità durante l'invasione. Egoismo. Il motivo per cui la terra è stata invasa. Egoismo. L'atteggiamento che deciderà la sorte degli umani. A seguito di un invasione aliena l'umanità ha posto la sua sp...