nove

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Ma ora realizzo che
A questo punto, sarò da solo

I raggi del sole colpivano la mia pelle, propria sopra le maniche arrotolate della mia maglietta

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I raggi del sole colpivano la mia pelle, propria sopra le maniche arrotolate della mia maglietta. Vernon schioccò le dita davanti ai miei occhi.

Battei gli occhi, balzando indietro per la sorpresa; poi aggrottai le sopracciglia, facendolo ridere sommessamente. "Scusa. Dovevo controllare se fossi attenta."

"Certo." Mormorai, sistemando il colletto del mio indumento, dopodiché sospirai con monotonia a causa del caldo. "Continua ad andare avanti."

"Se sei stanca, possiamo fermarci davanti ad uno dei garage." Gettò uno sguardo nella mia direzione, aggrottando le sopracciglia per la preoccupazione. "Cioè, so che non è come avere l'aria condizionata, ma almeno c'è un po' di ombra."

"Forse ci andrò da sola." Dissi. "Per vedere come modificano i motori--se sono fortunata, forse i meccanici mi aiuteranno."

"Sicura?" Chiese, ma non sembrava tanto preoccupato. "In caso avessi bisogno di me, sappi che sarò qui."

"Non sono una bambina."

"Solo per dire." Fece un mezzo sorriso. "Divertiti, tesoro." Sogghignò, imitando il tono di voce sensuale di Seulgi.

Gli diedi una leggera botta sulla spalla, sorridendo, poi mi diressi verso uno dei garage aperti su un lato della strada. Calciando via i pneumatici più piccoli che erano sparsi sul pavimento, sospirai e mi sedetti lasciandomi cadere pesantemente su uno dei più grandi.

Dopo aver lanciato un'occhiata al mio polso per un mezzo secondo, guardai verso la macchina solitaria alla fine del posto, della quale il cofano era aperto e rivolto verso l'alto. Il bagagliaio era coperto da un lenzuolo lungo e bianco che pendeva sul retro, e con l'estremità della parte posteriore che si piegava sul pavimento infestato dallo sporco.

Della pittura rossa si intravedeva da sotto di esso, e il centro era segnato da una singola riga nera. I miei occhi si socchiusero, e io gettai un'occhiata al cofano aperto. Una piccola stingray argentata decorava la linea a v.

Mi raddrizzai, con il cuore che tuonava nel mio petto.

Improvvisamente, mi sentii come se fossi stata immersa nell'acqua fredda. Il cofano si chiuse con una botta, e la persona che ci era stata dietro poco prima, nascosta dalla mia vista, fece un colpo di tosse e alzò un sopracciglio nella mia direzione.

Insicura su cosa fare, lo guardai di rimando come un cervo ritrovatosi davanti a delle forti luci. In modo quasi uguale.

Non disse nulla per qualche attimo, e io non ero capace di parlare. Le sue braccia erano nude, e a coprire il suo petto c'era solo una semplice canottiera bianca. La pelle dei suoi bicipiti si tese appena incrociò le braccia, non sembrando così impressionato dalla mia presenza.

Rush | Italian Translation (Aggiornamenti Lenti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora