diciannove

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smettila col fingere di
essere sano e salvo

smettila col fingere diessere sano e salvo

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"Dove stiamo andando?"

Un sorriso apparve sulle labbra di Jennie, momentaneamente  e all'improvviso. Scomparve così velocemente che mi domandai se l'avessi solo immaginato. "Iniziazione."

Corrugai la fronte, lanciando un'occhiata alla coppia di macchine che giravano nel vialetto d'accesso della lunga linea di garage. "Le corse sono tornate?"

"In un certo senso," Disse, seguendo il mio sguardo verso la pista. "Abbiamo aspettato tutti per abbastanza tempo."

Le sue parole mi fecero diventare vulnerabile, il vento freddo sulla mia pelle mi faceva sentire ancora più al gelo. Tirai ancora più vicino al petto la mia giacca, bloccando il congiungimento con le mie clavicole precedentemente esposte. "A causa mia?"

Rise, una risata secca, priva di umorismo. "E' passato tanto tempo dall'ultima volta che abbiamo fatto partecipare uno nuovo a questo tipo di cose. Come un peso in più."

"Per cui sono un peso."

"E anche un bene, in diversi modi," Il suo tono pensieroso non lasciò intendere nulla. "Ammetto che non ti sei presentata nelle condizioni migliori, ma avevamo bisogno di te."

I miei occhi guizzarono sul suo viso, delicato e calorosamente raggiante a causa delle luci. "Avete bisogno di me?"

La sua espressione distaccata vacillò per un attimo, crepe apparirono sulla sua maschera intagliata attentamente, indorata dal tocco dell'indifferenza. "Sono certa che i ragazzi saranno d'accordo," La sua espressione si spianò subito dopo, ma i miei occhi si misero alla ricerca di qualsiasi indizio di polvere di gesso.

Il modo che aveva scelto per coprire l'errore era, credo, impressionante, e dalla voce non suonava come se stesse mentendo.

Prima che potessi parlare, comunque, un Vernon sorridente si unì alla nostra compagnia poco colloquiale. "Di cosa state parlando, ragazze?" Si arruffò un po' i capelli appena mi guardò, apparentemente inconsapevole di ciò che era appena accaduto.

"Sono solo curiosa di sapere cosa sta succedendo," Scrollai le spalle.

La bocca di Jennie si contrasse. "La storia della tua vita."

"Sono d'accordo con te riguardo a questo," La voce leggermente ritmata di Jinyoung balzò nella conversazione. Mi fece l'occhiolino quando gettai uno sguardo verso di lui. "Sono piuttosto sicuro di non essere l'unico desideroso di mostrarle tutto quello di cui ci ha continuato a chiedere."

Vernon rise, e il mio minuscolo cipiglio divenne più profondo. "Siamo pronti ad andare."

Battei le palpebre, realizzando che fosse lontano da solamente alcuni di noi ora. Attorno al tavolo solitario, erano raggruppati fra i sette e gli otto piloti, tutti sembravano parte della conversazione il cui scopo era portarmi sotto i riflettori, cosa non voluta.

Rush | Italian Translation (Aggiornamenti Lenti)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora