È comunque mio figlio

623 26 5
                                    

POV JAMES
La sveglia suona e mi stracchino iniziandomi ad alzare, vado in bagno faccio una doccia veloce e poi esco tornando in camera, intanto i miei amici si sono svegliati e stanno parlando di ragazze... All'inizio non capisco di chi stiano parlando, poi sento il nome "Charlotte" mi volto di scatto come se qualcuno mi avesse dato un pugno in faccia "cosa?" dico, Mitch dice sospirando "quanto mi farei la Malfoy" sento le budella arrovellarsi e una rabbia mi sale d'istinto, lo spintono e lo trucido con lo sguardo "lei è off-limits, è mia." dico di getto "questo vale per tutti" dico voltandomi verso gli altri puntando il dito "ma se ti odia" dice Shane ovvio "si, ma la farò innamorare" continuo con un sorriso.

POV CHARLOTTE
Come prestabilito io e Lils ci vediamo prima di colazione, mi trascina in un corridoio secondario e mi guarda, "bene, James adora il Quidditch" inizia, questo lo so, "anche se non lo ammette vuole una ragazza che gli tenga testa, ecco perché usa quelle facili" continua "wow ma che bella persona... " dico alzando gli occhi al cielo "no, è solo che non ha trovato la persona giusta" dice lei "oh poverino... Vuole un applauso?" dico sarcastica, lei liquida il tutto con un gesto della mano "ricordati, provaci e poi allontanati e fai come al solito, impazzirà" dice lei facendomi l'occhiolino, poi mi abbraccia e corre via verso mio fratello, gli prende la faccia tra le mani e lo bacia, quando hanno finito di conversare mio fratello si stacca e si gira verso di me "le due donne della mia vita" si avvicina e mi abbraccia al solito suo "fratellone così mi soffochi" dico ridendo, lui ridacchia, Lily lo richiama "amore andiamo a mangiare? Ho fame!" lui annuisce "ci vediamo dopo, al tavolo con noi?" dice veloce dandomi un bacio sulla guancia, io annuisco e loro corrono via, io ridacchio pensando a quanto sono teneri... Sto per svoltare per la Sala Grande quando troppo assorta dai miei pensieri sbatto contro qualcuno, finiamo entrambi a terra "sta più attenta" esclama qualcuno acido, mi alzo massaggiandomi il sedere, poi guardo la persona è James sono-un-coglione Potter "oh certamente... Tutto apposto?" chiedo "che c'è? La tinta per capelli ti ha bruciato pure l'ultimo neurone?" ride beffardo, vedo da dietro due suoi compagni di stanza e mi riprendo subito "vai a cagare Potter, stavo cercando solo di essere gentile...ma a quanto pare ho sbagliato." dico voltandomi, entro in Sala Grande e mi vado a sedere al tavolo di mio fratello, davanti alla coppietta. Lily mi guarda confusa e le faccio segno che le avrei parlato dopo, sono un po' arrabbiata per come mi ha trattata, non gli avevo nemmeno risposto male... Mi verso del thé, metto lo zucchero e prendo una fetta di toast. Spalmo il burro e metto un po' di marmellata di pesche, ripongo il coltello e quando sto per addentare la mia fetta di pane... Qualcuno picchietta lievemente sulla mia spalla, mi volto ancora con le labbra socchiuse e la fetta di pane a mezz'aria e trovo un James imbarazzato e con una mano nella tasca del suo jeans strappato "che vuoi?" chiedo atona dopo lo stordimento iniziale per la sorpresa, lui si schiarisce la voce e abbassa lo sguardo "emh... Volevo scusarmi con te per prima, non volevo essere scorbutico, ho esagerato" dice alzando alla fine lo sguardo passandosi nervosamente una mano tra i capelli scompigliati "oh wow, questa si che è una novità, James Potter che si scusa con me per qualcosa che ha fatto" dico sarcastica "ti ha colpito una noce di cocco o cosa, per far resuscitare il criceto morto che hai nel cervello?" continuo voltandomi dall'altro lato, addentando finalmente la mia colazione ma non ho il tempo di finire di masticare che Lils dall'altro lato del tavolo mi rifila un calcio dritto dritto nello stinco sinistro, io mugolo dal dolore toccandomi la parte lesa. La guardo in faccia e lei mi lancia occhiate come a dire 'scema non è questo il piano' io alzo gli occhi al cielo e torno a guardare suo fratello che era rimasto stranamente in silenzio in quel lasso di tempo "volevo solo scusarmi" dice seccato portandosi le braccia al petto facendo guizzare i bicipiti e aderire il cardigan bordeaux che indossa "okay, non volevo essere acida poco fa" dico semplicemente "e volevo chiederti pure se... Emh... Domani ti andasse di venire a Hogsmeade con me..." dice piano e un lieve rossore gli colora le guance, lo vedo alzare gli occhi guardando altrove e grattandosi la nuca "come scusa?!" dico palesemente sconvolta "ti ho chiesto se..." inizia "ho sentito quello che hai detto, intendo dire, perché io? Puoi avere chi vuoi, magari una di quelle sciacquette che tanto ti stanno attorno. Non una che odi a morte" dico schietta "mamma mia quanto fai, è un uscita innocente tra amici di vecchia data" commenta lui "ma fai sul serio? Uno dei due finirebbe in ospedale entro la fine della giornata" controbatto "ma non ti sto mica chiedendo di sposarmi ritardata, è solo un uscita" dice battendosi una mano sulla fronte "grazie per il complimento eh" dico acida "e dovrei accettare di uscire con te?" continuo sarcastica, una seconda pedata mi arriva da parte di mia cognata, mi volto di scatto contro di lei intimandole con lo sguardo di smetterla, mio fratello chiede inspiegabilmente qualcosa a James e lui si distrae dando tempo a Lily di mimarmi minacciosa un 'accetta cretina', non posso credere che io stia per accettare di andare ad Hogsmeade con quel coglione, lui si volta verso di me guardandomi "va bene accetto" dico di getto, lui sorride con quel sorriso odioso "ma appena mi inizi a fare incazzare giuro che ti mando al San Mungo" lo minaccio puntandogli un dito al petto "okay okay" dice alzando le mani al cielo "ci vediamo domani alle 9 dopo colazione allora" dice voltandosi senza nemmeno salutarmi... Questo ragazzo ha sicuramente qualche problema...

*nel pomeriggio*

POV DOMINIQUE
Sto facendo i compiti nella Sala Grande, le sopracciglia corrucciate nella speranza di trovare ispirazione per la conclusione della seconda pergamena per Divinazione, continuo a picchiettare le dita sul tavolo visibilmente irritata, date ormai le molteplici ore di studio. Poi vedo un ombra allungarsi dietro di me, mi giro e vedo Edward con un pacchetto tra le mani "Dominique, possiamo parlare?" mi chiede lui "ah perché abbiamo qualcosa di cui parlare noi?" chiedo sarcastica "lo sai cosa intendo" dice lui visibilmente nervoso "no, francamente non lo so, non ho nulla da dire...soprattutto a te" rispondo secca "Dominique, perfavore, parliamone...ero confuso e spaventato" mi prega lui "Merlino... Ma ti senti quando parli?! Mamma mia, certo che sei lento nel pensare eh" dico alterata, detto questo mi giro, lui mi si avvicina all'orecchio e mi sussurra "è comunque mio figlio...e tu la sua mamma...non vi lascio più" "oh bene, allora lo sapremo io e te, visto che qua fra un po' pensano sia incinta di un fantasma visto che non hai mai detto nulla" dico ironica "è questo che vuoi? Va bene... " dice sicuro di se e senza nemmeno che me ne accorgo lui è balzato sulla panca ed esclama "Scusate! Potrei avere la vostra attenzione?!" tutta la Sala si gira verso di lui lasciando ognuno il rispettivo compito "Grazie. Vorrei dirvi una cosa riguardo la gravidanza di Dominique" continua lui, io lo guardo male e tra i denti sussurro "ma sei diventato deficiente totalmente?" lui mi guarda mimando un 'non ti preoccupare' io chino la testa sul tavolo pensando 'questo è tutto bestia' tutti trattengono il respiro iniziandosi a fare viaggi mentali su cosa potrebbe dire, ma penso quasi nessuno si avvicina alla realtà..."SONO IO IL PADRE" praticamente urla tutto soddisfatto...oh no... Non può averlo davvero urlato davanti a mezzo castello! Alzo la testa guardandolo con gli occhi sbarrati, lui in tutta risposta scende dalla panca e mi da un bacio sulla pancia, la accarezza piano, io sorrido felice... Il mio bambino crescerà con un papà... poi mi guarda "oh quasi dimenticavo!" dice battendosi la mano libera sulla fronte e prendendo il pacchetto che avevo visto all'inizio, "ohh grazie" dico sorpresa "l'ho visto e ho pensato subito al bimbo" risponde arrossendo lievemente, lo apro e trovo due bellissime scarpette color panna ricamate a maglia "amore hai visto che bravo papà che hai?" dico con voce ebete toccandomi la pancia, lui posa un bacio sul mio ventre mettendo la sua mano grande e calda sopra la mia, al contatto mille brividi si propagano in tutto il corpo... Sentiamo un applauso scoppiare in tutta la Sala Grande, evviva, siamo la coppia che scoppia ora... "andiamo?" chiede lui alzandosi e allungando la mano verso di me "dove?" domando inarcando un sopracciglio afferrando la sua mano "andiamo a stenderci mammina, sei stanca e hai bisogno di riposarti" dice trascinandomi. Andiamo nella sua stanza e mi fa mettere comoda sul suo letto, appena mi sdraio capisco quanto fossi davvero stanca, si stende accanto a me abbracciandomi da dietro e inizia a disegnare cerchi immaginari sulla mia pancina "non puoi capire quanto mi sia mancato starti vicino, mi dispiace aver perso tempo a prendere una decisione, quando la risposta era così semplice" rompe il silenzio sconsolato "dai, l'importante è che tu sia qua ora" gli rispondo "pensi che potrà perdonarmi? In futuro, per quello che ho fatto? Per avervi abbandonati?" dice con voce rotta, mi volto verso di lui e lo vedo versare lacrime amare, lo abbraccio forte "ti prego, non fare così, certo che ti perdonerà... Sei il suo papà, ti ama tanto già da ora" dico prendendo la sua mano e poggiandola sulla mia pancia "e tu?... Tu mi perdonerai? ...Io ti amo e mi dispiace troppo averti fatta soffrire... Sono un idiota... " dice piangendo. MI AMA? ODDIO, non so che dire, ma faccio l'unica cosa che si dovrebbe fare in un momento come questo... lo bacio. Avevo dimenticato come fossero, quanto fossero morbide e quanto le desiderassi ardentemente, quando ci stacchiamo lui mi guarda "questo che significa?" chiede "che ti amo, e che ti perdono" dico sorridendogli, lui mi bacia ancora piangendo di gioia.

I hate you, I love you // ScorilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora