6. L'uomo col trench

633 39 116
                                    

«Secondo me i pesci sanno parlare».

«I pesci non hanno corde vocali, Patty».

«Ma magari è vero, sorellona!».

«Concentrati sulla missione».

«Oh, giusto, Maka e Black*Star!».

Patty distolse l'interesse dalla vasca dei pesci esotici e corse incontro alla sorella, con la sua aria spensierata e allegra di sempre.

La Shibusen aveva organizzato una gita all'acquario di Death City per una lezione di biologia dal vivo. E Death the Kid, ovviamente, al fine di salvaguardare i suoi preziosi infiltrati speciali, aveva mandato le sorelle Thompson come sovrintendenti in incognito.

«Comunque voglio imparare il pescese» insistette la biondina, camminando a fianco di Liz.

Quest'ultima cacciò un sospiro per non rispondere e continuare il discorso illogico della sorella.

«Uhh! La vasca delle foche!».

«Ehi, torna indietro!».

Intanto, poco lontano da loro, Maka guardava le vasche intorno a lei curiosa come una bambina. Non era mai stata ad un acquario prima d'allora.

«Hai visto!?» trillò, strattonando la manica della giacca di Black*Star.

«È semplicemente uno squalo, Maka» disse questi. «Non ne hai mai visto uno?».

La giovane scosse la testa, affatto offesa dal suo commento, perché aveva ragione.

«Guarda che carina!» esclamò, avvicinandosi alla vasca delle stelle marine. Ce n'era una rossa appiccicata al vetro.

«Forza, Maka!» gridò in lontananza Bonnie, che agitò in aria il braccio per attirare la sua attenzione. «O perderemo il gruppo!».

Black*Star sbuffò.

«Sembra quasi che faccia apposta a dimenticarsi della mia esistenza! Io sono un dio! Non l'ha ancora capito quella!?».

«Dai, non prendertela» ridacchiò Maka, staccando finalmente lo sguardo dalla vasca. «Fa fatica a trovarti simpatico. L'ultima volta le hai rovesciato l'aranciata sui capelli...».

«Perché le stavano andando a fuoco!».

«Star... Era il riflesso della sua lacca».

L'azzurro levò gli occhi al cielo.

«Aggeggi infernali che usate solo voi donne».

«Be', molti uomini usano anche la cera per capelli».

«La cera di api? Che schifo».

«Ma no! Cera artificiale, la fanno in laboratorio...». La ragazza sospirò. «Perché parlo con te di queste cose? Tanto non capisci niente...».

La bionda affrettò il passo e lasciò Black*Star indietro, il quale, indignato e con l'orgoglio ferito, la raggiunse blaterando sottovoce.

Una volta ricongiunti col gruppo, i due si posizionarono infondo alla massa di studenti per scampare alle domande del professore di biologia che faceva di solito a quelli in prima fila. Erano sia difficili, che bastarde, e quasi nessuno riusciva a rispondere.

«Eccoli» annunciò Patty, poche vasche più in là insieme a Liz.

«Li vedo, li vedo».

«Black*Star ha il musone».

«Perché?».

«Tiene la bocca a papera» ridacchiò la biondina. «Tiene sempre la bocca a papera quando si arrabbia».

WRECK [Soul Eater]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora