«Vuoi ancora un po' di ghiaccio?» domandò Sid.
Maka, seduta a gambe incrociate sul tatami, premette la borsa di ghiaccio istantaneo sulla guancia rossa e sbuffò: «No, sto bene».
«Eddai, Maka! Ti ho solo sfiorata! Che femminuccia!» la canzonò Black*Star, appeso testa in giù a una sbarra per trazioni attaccata alla parete.
«Deficiente! Non mi hai "solo sfiorata"!».
L'azzurro atterrò sul pavimento in verticale. Poi, con un balzo, si drizzò in piedi.
«Ragazzi, devo farvi i miei complimenti. Finora siete stati i migliori che abbia mai allenato» sorrise Sid, coi pugni sui fianchi.
«Lo dice soltanto perché eravamo suoi allievi, professor Sid...» commentò Maka.
«Non dire idiozie! Io sono il migliore! SUPERERÒ DIO!» gridò pieno di sé Black*Star.
La bionda sospirò rassegnata.
Fanculo.
«Sarete anche stati miei allievi, ma vi ammiro per la vostra determinazione. Avete due caratteri totalmente opposti, ma insieme vi coordinate molto bene».
«Così bene che mi ha dato un calcio in faccia».
«Beh, sei ancora viva, no?» disse Black*Star.
«Babbeo...» mugugnò Maka.
Ora sarebbe stravaccata sul divano a leggersi qualche buon romanzo d'avventura se non fosse stato per Kid, che li aveva obbligati ad allenarsi nel corpo a corpo in vista della prossima missione.
«Ehi, Star».
«Huh?».
Maka si alzò e buttò via la confezione di ghiaccio. Si mise in guardia e Black*Star ghignò soddisfatto.
«Colpiscimi di nuovo se ne hai il coraggio».
«Non vedo l'ora!».
L'azzurro partì all'attacco caricando un pugno veloce, ma non abbastanza per Maka che si scansò in tempo. Senza aspettare un contrattacco, Black*Star tirò un calcio a rovescio verso la stessa guancia che aveva già ferito, ma Maka lo parò con il braccio, afferrandogli la caviglia e facendogli perdere l'equilibrio.
«EHI!» gridò tra i denti il cecchino, prima di cadere in maniera sgraziata. La bionda mirò col pugno al ventre del ragazzo, ma questi rotolò di lato e Maka piantò le nocchie nella plastica del tatami. L'azzurro approfittò di quel momento di distrazione e si lanciò in avanti buttandola a terra. Maka batté schiena e testa contro il tappeto e Black*Star usò l'avambraccio per bloccarle la gola.
«Cazzo...!».
«Sei troppo debole per battere uno come me!» ringhiò il cecchino.
«V-Va bene ragazzi, per oggi può bastare!» annunciò Sid, alzandosi dalla panchina a bordo del tatami. «Dovete allenarvi, non ammazzarvi!».
La bionda però non gli diede ascolto e tirò una ginocchiata nel fianco del ragazzo, che per lo sbigottimento mollò la presa. Maka riuscì a prendergli a pugni lo zigomo e Black*Star cascò col sedere sul tappeto, ma alzò entrambe le braccia evitando per un soffio un calcio.
«Io sono forte!» ringhiò Maka. «Hai capito!? SONO FORTE!».
Black*Star scattò in piedi e mostrò i denti insanguinati con un sogghigno. La mossa di Maka gli fatto picchiare l'interno della bocca contro i molari.
«E allora dimostralo!» la incitò.
Maka cacciò un grido per caricarsi e si preparò a sferrare un gancio destro mirando al viso del ragazzo, che prontamente preparò le mani per difendersi. Ma all'ultimo cambiò traiettoria e lo ferì con forza all'addome. Black*Star indietreggiò dolorante e Maka lo prese a ginocchiate ancora in quel punto.
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WRECK [Soul Eater]
Fanfic↠ (𝘼𝙩𝙩𝙚𝙣𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚: 𝙨𝙚𝙜𝙪𝙞𝙩𝙤 𝙙𝙞 𝙑𝙀𝙉𝙊𝙈 !) ↞ I nostri personaggi si troveranno a fronteggiare nuove sfide: chip da rubare, loschi segreti, lutti improvvisi e grossi problemi di cuore. 》I personaggi sono di Atsushi Okubo, non miei...