24. Come ai vecchi tempi

263 14 2
                                    

«Li vuole uccidere!» esclamò Maka a corto di fiato, con le guance rosse e i capelli disordinati.

Kid, in pigiama, la guardava dalla soglia della porta con gli occhi socchiusi. Era stato svegliato nel bel mezzo del sonno dal campanello. Ed erano soltanto le due del mattino.

«C-Calma... dimmi tutto, vieni dentro».

Maka annuì ed entrò frettolosa in casa, muovendo nervosamente le mani.

«Cos'è successo?» chiese Kid, invitandola a raggiungere il salotto.

La bionda prese un respiro profondo e disse: «Ho il chip».

A quelle parole Kid si svegliò completamente.

«Come?» fece meravigliato.

«Ero ad una festa, ho aspettato il momento giusto e ho parlato con Elka» spiegò repentina Maka, porgendogli il piccolo chip nero. «Non sapeva nemmeno lei che cosa ci fosse su».

Kid aprì la bocca più volte per dire qualcosa, ma faticava a trovare le parole giuste.

«Avevo dato per scontato che la missione fosse saltata» borbottò infine.

Maka si crucciò.

«E perché?».

«B-Be'... la Shibusen ora è chiusa e...». Kid fece una pausa. «Fantastico! Insomma, hai recuperato il chip!».

La bionda lo guardò di sbieco. Non capiva il suo comportamento poco entusiasta.

«Kid, è una lista di nomi» lo informò. «Nomi di persone da uccidere».

«Davvero!?».

«È quello che ti ho detto prima!».

«Non avevo capito...!».

Maka abbassò le spalle.

«Se hai un PC ti faccio vedere».

«Certo, arrivo subito» annuì Kid, correndo a prendere il portatile dalla camera.

Maka, intanto, si sistemò sul divano, sospirando con stanchezza.
Il suo primo pensiero era stato di andare da Soul, ma ci aveva subito rinunciato viste le circostanze.

«Che tipo di chip è?» domandò Kid di ritorno. Teneva il portatile aperto in una mano. Doveva essere leggerissimo, pensò Maka.

«Ahm... l'abbiamo sempre chiamato "chip", ma alla fine è una Micro SD».

Kid annuì e allungò il braccio per prenderla. Inserì la schedina nel lettore incorporato al PC e attese che venisse riconosciuta.

«Hai detto che hai parlato con Elka?» chiese nel frattempo.

Maka assentì. «Non è stato facile convincerla, perché era pronta a gridare, e so che avrebbe chiamato la polizia. Ma ha ceduto e mi ha fatto vedere tutto. Suo padre non le aveva detto niente».

«Nemmeno il mio» rivelò Kid. «Se avessi saputo che c'era in palio la vita di qualcuno avrei preso il chip molto tempo prima».

«Sono centoventisette persone. La lista è numerata».

Kid sollevò le sopracciglia in segno di stupore. Stava giusto aprendo il file.

«Porca miseria...» sussurrò, scorrendo i nomi. «Come fai a sapere che queste persone verranno uccise?».

«Vai al numero ottantadue» disse Maka, indicando lo schermo in basso.

«"Robert Miller"» lesse il corvino. «Non era un affiliato di Soul?».

WRECK [Soul Eater]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora