1.The Party

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||AVVISO||
In questa ff sono presenti scene di violenza, sul paranormale e sesso (non molto descrittivo)

||Emily's Pov||

Presi dal frigo una bottiglia di birra e entrai nella sala dove i miei amici ballavano sulla musica alta della casa. Mi aggregai a ballare insieme a loro mentre la mia mente si offuscava per le bevande alcooliche.Ci mettemmo in cerchio iniziando a giocare mentre la piccola bottiglietta girava. Si fermò sui miei amici un paio di volte prima di arrivare a me. Rose prese la bottiglia tra le mani cominciando a girarla e a passarla dall'una all'altra.

"Emily..."

Riflettè un istante prima di assegnarmi l'obbligo che mi aspettava.

"Ti obbligo ad antrare nella metro abbandonata"

La Metro abbandonata? Come?!

Flashback

Mamma accese la televisione mentre io la aiutavo ad apparecchiare

"la Metro per cui sono stati spesi milioni di dollari è stata chiusa per problemi e guasti tecnici che si verificano spesso ai treni. I mezzi di trasporto sono stati spostati in una nuova metro vicina alla nostra città:New Jersey. Dove sono attualmente in uso. La metro chiusa da poco è stata soprannominata da molte persone 'La Metro abbandonata',la polizia ha chiuso il passaggio con un cancello alla quale è stato applicato un lucchetto per la chiusura della porta in metallo."

Guardai attenta il servizio dove alcuni polizziotti bloccavano il passaggio della metro. "Tanti soldi versati allo stato per nulla" commentò mia madre. In effetti,aveva ragione,un anno passato ad aspettare la sua apertura e adesso nemmeno funzionava. Il video terminò e la bionda giornalista prese i fogli nelle mani leggendo una notizia saputa da poco.

"Ed ecco la notizia che tutti aspettavano con ansia e che sta attirando milioni di spettatori:i genitori di un ragazzo ,a quanto sembra, pazzo hanno chiamato la polizia per le sue ricerche. Il ragazzo soffriva di problemi mentali,era stato precedentemente portato in un istituto di cura per le persone con i suoi problemi. I suoi disturbi erano legati alla pazzia,di conseguenza,il ragazzo parlava spesso da solo e ha tentato di uccidere la sua stessa sorella. Il suo nome è Niall Horan. Le ricerche sono state appena avviate nella speramza di ritrovare il ragazzo sparito."

"Perfetto,adesso abbiamo anche un ragazzo pazzo in giro per New York!" Intervenne di nuovo mia madre. La foto del ragazzo apparì sullo schermo mentre la voce della giornalista continuava a dare informazioni sulla sua scoparsa. I capelli biondi erano contornati da alcune traccie di moro,i suoi occhi erano azzurri come il ghiaccio e la sua pelle chiara brillava alla luce del sole che illuminava la foto che ,probabilmente,era stata chiesta ai genitori. Tutti i miei amici e me compresa pensavano che quel Niall Pazzo Horan si trovasse nella Metro abbandonata e nessuno aveva il coraggio di otrepassare il cancello basso che la polizia aveva messo.

"Andiamo,non avrai davvero paura di quel 'Horan'! Come puoi pensare che sia ancora vivo dopo 4 mesi passati fuori casa? E poi se entri non vuol dire che lui sia lì dentro!"

Cercò di convincermi la voce squillante di Rose. Mi alzai posando la bottiglia al mio fianco e presi coraggio. Non avevo molto,ma non volevo dimostrarlo. Sorrisi e feci cenno ai ragazzi di seguirmi,Jack prese una torcia e me la diede sorridendomi. Tra risate degli ubricai e prese per in giro da parte dei sobri,arrivammo finalmente alla Metro abbandonata. In quel momento avrei fatto di tutto,ma non avevo nemmeno il coraggio di provare a mostrarlo. Accesi la torcia con mani tremanti e mi diressi verso il cancello leggermente arrugginito,deglutii a fatica.

"Oh,dai! Sbrigati! Se avessi avuto paura non saremmo nemmeno qui,no? Non vorrai tirarti indietro ora!"

"Anche se mi tirassi indietro,la differenza tra me e te rimane la stessa:Almeno io non vado a letto con qualsiasi persona che mi capiti davanti"

Ribattei a Steffy dietro di me,le voci della scuola non erano affatto positive sul suo conto,ma ai ragazzi spesso interessava proprio per questo e ,proprio per questo,lei andava a letto con ognuno di loro. Diciamo che lei era la tipica troietta della classe. Scavalcai il cancelletto e cominciai a scendere le poche scale che mi dividevano dall'entrata della Metro.

PSYCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora