"Sto piangendo per il fatto che a voi sembra così facile parlare di lei,ma per me non lo è affatto. È morta due anni fa,in un incidente. Ricordo che quando nacque io avevo circa 3 anni,sai...mamma e papà l'hanno chiamata 'Clare' perchè aveva gli occhi chiarissimi,al contrario di me,lei li aveva azzurri,si confondevano quasi con il cielo. Più crescievamo più diventavamo amiche,ogni volta mi ritrovavo a difenderla dai soliti cretini che la prendevano in giro per qualsiasi difetto che le trovavano. Lei a volte mi diceva che era imperfetta,ma per non lo era,per me le imperfezioni che lei diceva di avere,la rendevano ancora più perfetta. Spesso piango ancora davanti alla nostra foto insieme,dove gonfiavamo le guancie e storcevamo gli occhi per sembrare due perfette sceme,le sceme più legate su questo pianeta. Io avevo 17 anni,lei 14,quell'anno le diedero il patentino a scuola. Eravamo entrambi molto brave,un giorno mamma ci chiese di andare a fare la spesa e lei si offrì di andarci per farmi studiare visto che dovevo studiare per la patente che qualche settimana dopo avrei dovuto prendere. Dio,se fossi andata con lei" tirai su col naso prima di continuare.
"Lei fece tutto come le regole,il verde scattò e lei,come le regole,partì. Ma no,non poteva andare tutto bene! Doveva esserci uno stonzo che passava con il rosso! E quello stronzo la fece volare dalla moto,10 metri di distanza,cazzo...10 metri. Quando mi chiamò sentii la sua voce flebile dire 'Hey,Em... Ti amo,sorellina,sei tutto...' E io m'incazzai e le risposi dove si trovava,mi rispose respirando a fatica,fortunatamente arrivai dopo pochi minuti e lei fu portata in ospedale. Ma morì su quel letto,morì in quel bianco,chiaro come la sua pelle fredda,chiaro quasi come i suoi occhi che chiusi con le mie stesse mani,chiaro come il bianco che ti acceca se lo guardi per troppo tempo. Odio il bianco,l'ho sempre odiato. E ora Clare è lì,sotto a una chiara tavola con scritto 'Clare Grace 1995-2012. Riposa In Pace'"
Non mi accorsi dell'ora passata a soffrire per i ricordi e per il tatuaggio e mi accorsi di avere gli occhi di tutti puntati su di me mentre Zayn metteva della garza sul nuovo tatuaggio. "Grazie,Zayn" mi asciugai le lacrime e venni accolta da un suo abbraccio. "Anche se non mi perdonerai mai,e hai ragione,io non smetterò mai di volerti bene...È difficile passare certi momenti,ma penso che se lei ti ami, voglia vederti sorridere quindi non piangere,altrimenti anche lei lo farà lassù no?"
"Lassù non c'è nessuno che possa proteggerla più di quanto non abbia fatto io"
"Allora la proteggerai da quì!" Disse staccandosi dall'abbraccio e sorridendomi,ricambiai il sorriso e guardai in basso vedendo la macchia nera con la scritta coperta dalla stoffa fine e bianca.
***
Era arrivata sera e Niall era tornato al suo solito comportamento. Era come se avesse una personalità per il giorno e una per la sera. 'Ci sta che l'abbia comprata su internet!' Mi misi a ridere da sola in camera quando pensai a questo. Mi fermai quando uscii per andare in bagno.
"Clare...chissà se era uguale a lei" si era uguale a me,Niall.
"Perchè t'importa tanto di una come lei? Di una semplice rag-" Me lo chiedo anche io,specie di secondo Niall.
"Sta' zitto! Non è come pensi tu,cazzo! Perchè non capisci?!"
"Perchè quando sei mai stato così?"
"Non lo sono mai stato...h-hai ragione..."
"Stai provando emozioni che non hai mai provato e non vorresti mai provare! Non dovresti provare queste cavolo di emozioni! Sei forse 'innamorato'?! Perchè tu non sai nemmeno il senso della parola!"
"Me lo ha insegnato lei..."
"Non me ne frega niente! Ora va da lei e le dici che non sei mai stato così e non lo vorrai mai essere,okay?!"
La sua voce aumentava sempre di più mi poggiai leggermente alla porta per notare Louis che preoccupato lo aiutava a calmarsi. Era fermo con i pugni sui fianchi e le goccie di sudore che scendevano sulle sue tempie. "Ce la puoi fare,Niall,combatti" gli disse Louis dopo la lunga chiaccherata di Niall con sè stesso.
"Non ce la faccio,Lou... È più forte di me"
Fece un passo forzato in avanti e io ne feci uno indietro sperando che no so stesse veramente dirigendo verso di me,ma cominciò ad aumentare i passi e io entrai nella mia stanza e mi sdraiai su letto con il cuore che stava per uscire dal petto quando un Niall sudato venne davanti a me. Prese i miei polsi e mi strinse contro il muro.
"Smettila" mi disse.
"Di fare cosa?" Gli chiesi.
"Non sopporto quasta situazione" rimasi in silenzio aspettando che continuasse. "Non sopporto che tu mi faccia questo" strinse gli occhi e continuò,fece quasi fatica. Poggiò la testa sulla mia spalla e sospirò stringendo più forte i miei polsi."Non sopporto che tu mi faccia provare qualcos'altro oltre all'odio". Mi guardò negli occhi e per una volta,giuro di aver visto una piccola scintilla di tristezza.
"Niall..p-penso che sia tardi...va' a dormire"
"Voglio dormire con te"
"N-no" balbettai. Sapevo che non era da lui accettare certe risposte,ma quella frase mi mise in confusione.
"Non era una domanda" sussurrò. Poco dopo mi ritrovai nel letto con lui al mio fianco,mi diede la buonanotte e io ricambiai dandogli le spalle. Mi allontanai arrivando quasi alla fine del letto,ma sentii le sue braccia prendermi da dietro e stringermi contro il suo petto.
"Notte Emy...Notte anche a te che sei lassù,Clare" sorrisi a quelle sue parole,ma mi ricomposi subito.
"Non t'importa veramente di lei,non t'importa nemmeno di me,Niall..." Mi fece voltare e mi ritrovai a pochi centimetri di distanza dal suo viso.
"Tu pensi davvero che di te non m'importi? Beh,perchè non è così"
"Smettila di mentire"
"Non sto mentendo"
"Allora per quale motivo prima mi sorridi e poi mi ritrovo delle ferite fatto dalle tue stesse mani?!" Mi alzai mettendomi a sedere e guardai la figura del ragazzo sdraiato accanto a me.
"Lo sai,Emy..." Guardai i suoi occhi che brillavano alla luce fioca della lampada accanto al comodino. Speravo che non la spegnesse,avevo paura del buio. Avevo sempre avuto paura di quell'oscurità e se avessi dovuto superare la mia paura,avere Niall Horan al mio fianco non era la cosa migliore. "Adesso dormi" avvicinò la mano alla luce e la spense. Io lo abbracciai e lo strinsi a me come se fosse un peluche.
"Emy?"
"Niall accendi la luce,ti prego!"
"Hai paura del buio?" Lo sentii ridere,mi staccai da lui e lo guardai.
"No,volevo solo vedere una cosa" Il vento fece muovere le foglie fuori dalla finestra e io mi attaccai di nuovo al suo petto.
"Okay,non hai paura...quindi possiamo dirmire anche senza luce"
"No! Accendi quella diamine di luce,Niall!"
Vedendo che non faceva altro che sorridere ed accarezzarmi la schiena,mi allungai sdraiandomi sul suo corpo e accesi la luce. Espirai dicendo un "Grazie al cielo" poggiai la testa accanto alle mia mani e risi anche io insieme al ragazzo che avevo davanti. Mi allontanai,ma sentii di nuovo le sue mani prendere i miei polsi e rimanemmo abbracciati fino al mattino. Sinceramente avevo paura,avevo paura del fatto che potesse alzarsi,magari arrabbiarsi per qualcosa e sarei stata io la vittima,quindi cercai più volte di allontanarmi dal suo petto,ma lui con un mugolio di disapprovazione mi rimetteva nella posizione precedente e cosi io mi arresi e dormii accanto a lui.
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PSYCHO
FanfictionLei è diversa, lei sembra poterlo portare fuori da ciò che sta vivendo, dal mostro che lo sta possedendo lentamente, ogni giorno più del precedente. Ad Emily Grace, amante dei libri quanto del divertimento, è bastato fare un passo nell'ombra buia de...