"Who's gonna be the last one to drive away? Forgetting every single promess we ever made"
Spaces;One Direction|| Niall Pov's ||
Guardai attorno a me, vedendo solo luci blu e rosse inseguirmi, ovunque. Ed avevo paura di perderla, di non poter più sentire la sua voce perchè lei era l'unica ragazza che io avessi mai amato veramente ed era troppo presto per potermene andare, troppo presto perché non le avevo dimostrato quanto l'amassi."Niall, sei intrappola!" Urlò la voce femminile alle mie spalle. Sentii l'adrenalina scorrermi nelle vene quando cominciai a correre, con il corpo incoscente di Emy tra le braccia, strinsi maggiormante la presa su di lei per paura che qualcuno me la potesse portare via.
Loro le avevano sparato, sbagliando mira. Ed era per l'ennesima volta colpa mia se lei ora era svenuta per il troppo sangue perso, che colava sopra la mia mano mentre stringevo il punto in cui la pallottola si era infilata.
L'unica cosa che mi venne in mente fu Louis, andare da lui. Lui c'era sempre e io ero troppo stupido per mostrare alla gente che a cui tenevo cosa provavo per loro, ma lui era rimasto nonostante i litigi, le mie risposte rudi, il mio comportamento da stronzo. Raggiunsi il ponte e mi fermai, vedendo alcuni poliziotti poggiati alle loro auto, con il volto rivolto verso la mia direzione.
Abbassai il capo, pur sapendo perfettamente che un ragazzo con una ragazza in braccio sanguinante, non passa inosservato."È lui!" Sentii urlare, vidi i poliziotti venirmi incontro, con una pistola puntata davanti. "Horan, lasciala, ha bisogno di cure." Cercò di convincermi, feci un passo indietro, fermandomi quando notai che ero arrivato alla fine del ponte e riuscivo solo a sentire il metallo freddo della ringhiera sulla pelle. "È finita, Horan"
"Voglio salutarla, voglio dirle che sarò sempre presente per lei." Ammisi con le lacrime agli occhi, sapendo benissimo che dovevo smettere di combattere ormai. "Verrò in carcere, farò tutto quello che volete, ma voglio vedere i suoi occhi ancora una volta, voglio sentire la sua voce. Vengo in ospedale con voi, voglio assicurarmi che stia bene." Si lanciarono uno sguardo, prima di annuire e farmi cenno di salire in macchina. Dopo aver legato le mie mani, lasciai scendere una lacrima, vedendo la macchina della polizia seguire lo stesso tratto dell'ambulanza.
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L'uomo in camice bianco aprì la porta, il corpo stanco di Emily si rivelò nella stanza. Entrai, accompagnato dalla poliziotta che continuava a tenere la mano ferma sulla pistola incastrata nei suoi jeans. La squadrai da capo a piedi e sbuffai sedendomi.
"Senta, senza offesa" dissi voltandomi. "Ma voglio solo vedere la mia ragazza, non sto per stuprare qualcuno, okay?". Tornai con gli occhi sull'uomo in camice bianco che mi stava sorridendo, non ricambiai, troppo impegnato a pensare a cosa potesse esserle accaduto.
"Ha perso molto sangue ed è ovvio che sia molto stanca, è debole, ma penso che abbia le forze per parlare". Si schiarì la voce prima di dire un 'vi lascio soli' quasi in un sussurro.
Sentii il cuore battere più forte di quanto potesse essere capace il mio battito cardiaco, il respiro mi mancò per un attimo quando lei riaprì gli occhi. Sorrisi, incapace di tenere tutto dentro. Le corsi incontro, abbracciandola e sentendo le sua mani stringersi debolmente per ricambiare la mia forte stretta."Chi è lei?"
"Nessuno, piccola" risposi, guardandola negli occhi.
"Niall, dimmi chi è" disse, facendo diventare dura la sua voce, per quanto potesse.
"È successo" alzai le spalle. "Mi hanno beccato, Emy" lanciò uno sguardo alla poliziotta e si alzò quando lei prese le mie braccia.
"Che cazzo sta facendo, lo lasci stare!" Urlò tirandomi verso di lei.
"Signorina Grace, tra qualche giorno ci sarà la sentenza del giudice" spiegò stringendo le manette in modo che mi tenessero legato. "Potrà rivedere Horan solo allora, adesso dobbiamo andare." Mi guardò negli occhi, incastrando quel suo verde scuro nel mio azzurro. E in quel momento detestai tutto di quella donna: la sua divisa, il modo in cui parlava, il modo in cui mi guardava schifata. "Le avevamo promesso di poterla vedere, di assicurarle che Emily Grace stesse bene. Adesso che l'ha vista, dobbiamo andare."
"No!" Protestò ancora.
"Piccola, devo andare, nemmeno io sono d'accordo, okay?" La vidi corrugare la fronte. "Ma devo pagare adesso che mi hanno beccato"
E quindi, andai via immerso nelle mie e nelle sue lacrime, quelle lacrime che mi ero promesso di non voler rivedere mai più, ma la mia mente continuava a farmi pensare agli anni che ci avrebbero diviso.
Spazio autrice:
So che per molte ragazze che shippavano Emy-Niall adesso mi stanno odiando, ma sappiate che vi amo comunque OuOAnyway, questa non è la fine della storia. Mancano ancora alcuni capitoli, ma non saprei nemmeno io quanti precisamente.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💕
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PSYCHO
FanfictionLei è diversa, lei sembra poterlo portare fuori da ciò che sta vivendo, dal mostro che lo sta possedendo lentamente, ogni giorno più del precedente. Ad Emily Grace, amante dei libri quanto del divertimento, è bastato fare un passo nell'ombra buia de...