42. Roles

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"Ti serve qualcosa?" Disse sistemandosi un'ultima volta i capelli colorati.

"Non ho bisogno di niente" risposi urlando dal bagno.

Poco dopo sentii la porta sbattere e potei scivolare a terra come se il getto d'acqua fosse tanto potente da potermi calmare. Poggiai la testa contro il muro e piansi perchè per quanto la mia voce suonasse dura e severa nei suoi confronti, a me mancava e volevo urlargli contro le buone motivazioni per la quale non avrebbe dovutp lasciarmi sola. E mi mancava già quel lui che mi accarezzava,quel lui che mi sorrideva,quel lui con cui litigavo poche volte,ma che anche quei minuti non erano affatto sprecati. La mia mente si stava contraddicendo da sola, la mia mente non capiva niente se non la situazione e avevo il cuore a pezzi, non si collaga con la testa e non soapevo che fare. Eropartita con l'idea del 'non mi scoperai mai, ti odio' sino all'avere voglia di sussurargli 'mi manchi'. La porta scricchiolò e il cuore mancò un battito.

"Lasciami stare" gli dissi, sperando che quel demone se ne andasse.

"Sono Niall" rispose, scostai la tendina tanto da accorgermi che gli occhi del ragazzo stavano guardando ovunque. Ma non incontravano mai i miei, ed ero vogliosa del loro contatto. "Volevo chiederti che cosa vuoi per cena"

"Fai quello che vuoi"

"La smetteresti, per favore?" Rispose brusco.

"Di fare cosa?" Spensi il getto guardando un punto indefinito della ceramica. "Di risponderti male? Di soffrire? O di avere paura?"

"Tutte" rispose. "Noi non possiamo, non possiamo toccarci, non possiamo stare insieme" spiegò "Io ti voglio più di ogni altra cosa,Emy, ma non posso rischiare per la tua salute,per la mia" sentii la tendina emmetere un leggero rumore prima di vedere la sua ombra allontanarsi e accarezzare la tenda al mio posto. "È tornato tutto come prima e mi dispiace. Ma sappiamo entrambi che sarebbe accaduto"

"Non doveva per forza andare così" protestai prima di sentire la porta chiudersi.

-

Non capivo come io riuscissi ancora a guardarlo dopo le parole che ci scabbiammo poco fa, mangiai l'ultimo pezzetto di cibo nel mio piatto e mi alzai buttando la plastica nel cestino. Sentii il suo corpo avvicinarsi al mio mentre le sue mani toccarono i miei fianchi, spingendomi verso di lui. Le sue labbra erano a due centimetri dalle mie.

"La promessa non diceva di non poterti portare a letto" rise. Lo spinsi facendolo indietreggiare di qualche passo mentre mi dirigevo nel salotto, mi sedetti sul divano incrociando le gambe,lui venne accanto a me sorridendo. Portò le dita sotto il mio mento facendomi voltare. "C'è bisogno che io ripeta o hai perfettamente capito cosa intendo?" Si avvicinò baciando il mio collo,lo allontanai di nuovo e vidi la sua mascella irrigidirsi. "Ricordi le regole?" Annuii,incapace di parlare. "Bene,piccola,sono ancora valide" disse prima di picchiare violentemente la mano sulla mia guancia.

Spazio autrice:
🌸Vi ringrazio tantissimo per i traguardi raggiunti,non me lo sarei mai aspettato...
Un vostro parere: secondo voi Emy e Niall, torneranno insieme? {informazioni top secret🙊}🌸

PSYCHODove le storie prendono vita. Scoprilo ora