La scritta 'Horan' era ormai cicatrizzata sulla mia pelle. Se me lo avesse permesso, un giorno ci avrei fatto sicuramente un tatuaggio per coprirlo,anche se gigante,doveva coprire quella scritta. Scesi le scale,dopo varie domande a Niall,Louis e Zayn capii che mi trovavo nel sud dell'inghilterra,in un luogo che non conoscevo prima. Le risate riempirono la mia mente e le mie orecchie quando passai solo per un momento davanti al salotto. Niall uscì con una ragazza,lei non sorrideva,si guardava intorno,imbarazzata,quasi disorientata.
"Emy!" Disse il biondo alzando la bottiglia che aveva in mano. Per un breve periodo di tempo,Niall aveva iniziato ad ubriacarsi,io non immaginavo neanche il motivo di questo,ma lo capii presto quando portava ragazze a casa e io,al piano di sopra nella stanza chiusa a chiave da lui,riuscivo solo a sentire il piacere,i gemiti e le urla di quelli al piano inferiore. Ed ecco l'ennesima ragazza,ma era diversa,lei non rideva,lei non lo toccava nemmeno,si limita a giocare con le dita freneticosamente come se avesse fatto qualcosa di sbagliato per la quale sarebbe andata all'inferno. "Lei è Mare,da oggi in poi starete nella stessa stanza,non sei felice,piccola?"
"Perfetto!" Dissi,finalmente avevo qualcuno con cui confidarmi,qualcuno davanti alla quale non mi sarei dovuta vergognare. "Sono Emily,ma mi chiamano Emy" le presi la mano e lei sorrise. Inutile,pensai,stai fingendo,lo vedo. Gli occhi tristi,spenti,erano difficili da nascondere con un sorriso,ma riuscii comunque a vederlo. Perchè ero nella stessa identica situazione e sapevo che quello che stava aspettando non le sarebbe piaciuto. Niall mi disse che dovevo guidarla nella stanza e così feci. Diventammo piuttosto amiche,anche se solo in poche ore. Entrambe preferimmo rimanere nella stanza anche nell'ora di cena.
"Sai perchè sei qui?" Mi chiese intimorita.
"Ehm... Ho fatto cose sbagliate,non dovevo. Non ti piacerà quando accadrà anche a te" lo dissi con noncuranza,ma lei, al contrariomi di urlarmi contro per il mio tono, sorrise,non mi disse nulla quando ricambiai. Sembrava tranquilla,in quella stanza insieme a me. Quella me che stava per diventare pazza come loro perchè ormai mi veniva manipolata.
"T-tu..sei come loro?"
"Io? No,no... Io sono" mi fermai per un momento espirando "piuttosto normale"
Quella sera lei lasciò la mia stanza e non dormì con me,rimase fuori per tutta la notte e io non riuscii a chiudere occhio. Mi alzai quando uno squillo disturbò i miei pensieri,tastai il legno del comodino accanto al letto e notai una luce azzurra apparire sotto al cuscino al mio fianco. Avvicinai lentamente la mano sotto la stoffa bianca e presi il piccolo oggetto freddo tra le mani. Il blocco-schermo del telefono ritraeva Louis insieme a Mare,spostai verso destra e un'altro suono leggero venne prodotto dal cellulare. Evidentemente era nella tasca della bionda,ma le sarà scivolato,pensai. Prima che potesse suonare di nuovo e svegliare gli altri,misi il silenzioso,in modo che nessuno avrebbe saputo cosa stessi facendo in quel momento. Una piccola nuvoletta blu apparse accanto alla notifica mentre vagavo sulla home del telefono chiedendomi perchè avesse in entrambi gli sfondi di Louis. Forse non era quella che fingeva di essere? E se si,chi o cosa era realmente? Nessuno mi stava aiutando e sapevo perfettamente che ,anche questa volta, avrei dovuto rispondere da sola alle mie domande. Trascinai sù la notifica che doveva essere di twitter,mi soffermai per un momento sui messaggi,una piccola pallina rossa indicava il numero due. Mi morsi il labbro inferiore quando ,con un po' di coraggio, riuscii ad aprire l'applicazione. Premetti sulla chat evidenziata e cominciai a leggere i messaggi. Presi una poltroncina e riuscii a metterla davanti alla porta,la finestra era bloccata ancora dall'ultima volta che lo fece Niall,chiusi le tende e accesi la luce. Continuai a leggere i messaggi che i due si erano scambiati,salendo piano con il dito fino ad arrivare ai primi loro messaggi. Non avevano parlato spesso attraverso messaggi,chat e roba varia,perchè solo cinque messaggi erano sul telefono. Il primo era da Louis,impresso sullo schermo come 'Mio Lou':"Mare,ho bisogno di te,stasera". Lei aveva risposto:
"Non voglio aiutarti con quella roba!"
"No e non parlarmi così! Sono pur sempre tuo fratello! Niall ha una ragazza a casa che non si sta comportando molto bene,quindi vorremmo capire che fa durante la nostra assenza,se prova a scappare,se ha un telefono e cose così. Vieni,okay?"
Suo fratello? Adesso cominciavano ad attaccarsi i vari punti.
"Quanto mi dai?"
Mi fermai quando alcune botte sulla porta attirarono la mia attenzione,chiusi l'app in fretta e rimisi il telefono al suo posto,cercai di far sembrare la voce il più debole possibile così mi affacciai leggermente e dissi un 'chi è?' fragile e debole come desideravo. Una voce maschile mi rispose imprecando. Louis. Tolsi la poltrona e la rimisi al suo posto,spensi la luce e mi rimisi a letto. Questa volta urlai nervosa per le sue parole e le sue imprecazioni.
"Avanti!" Louis entrò guardandosi intorno,la luce del telefono apparse da sotto al cuscino,lui si avvicinò e prese il telefono,mettendolo in tasca. E come sempre la mia curiosità aveva vinto e non avevo chiamato la polizia. Stupida.
"Lo hai usato?" Non riposi,lui si avvicinò al mio viso e urlò a pochi centimetri da me "lo hai usato?!" Feci cenno di no freneticamente con il capo.
"Non...non lo avevo visto" mentii.
Spazio autrice:
Ciao mie lettrici OuO
Oggi ho iniziato a scrivere un'altra storia che riguarda Liam,un horror per la precisione,non so quando lo posterò,ma spero che vi piaccia💕che ne dite di questo capitolo?
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PSYCHO
FanfictionLei è diversa, lei sembra poterlo portare fuori da ciò che sta vivendo, dal mostro che lo sta possedendo lentamente, ogni giorno più del precedente. Ad Emily Grace, amante dei libri quanto del divertimento, è bastato fare un passo nell'ombra buia de...