Thomas (TMR)

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Era quasi sera. Io e Teresa stavamo aspettando Frypan per iniziare a lavorare, e intanto parlavamo del più e del meno.
"Vaffanbagno Teresa! -le urlai scherzosamente quando mi lanciò un uovo addosso- Mi hai sporcato la maglia!"
"Scusami, non volevo! -rispose ridendo.- Forse."
Iniziai a rincorrerla per tutta la cucina fino a quando non ci fermammo esauste e con il mal di pancia per le risate.
"Quindi... come va con Thomas?" mi chiese punzecchiandomi col gomito.
"Benissimo, è la persona migliore che abbia mai conosciuto. Dopo di te, ovviamente."
"Ma quale onore! Grazie!"
E giù di nuovo a ridere.
"Si vede che ti ama. Il modo in cui ti guarda, come ti cerca quando non siete vicini, come ti coccola... è cotto di te, T/n."
Non potei fare a meno di sorridere a quella sua affermazione.

Le porte si stavano chiudendo, e vedemmo i Velocisti tornare nella Radura. In quell'esatto momento entrò Frypan.
"Cos'è questo disastro!? Ora mi tocca pulire tutto! Teresa, aiutami. E T/n... vai a cambiarti la maglietta. Sembra che tu abbia fatto una battaglia con le uova!"
Io e Teresa cercammo di reprimere una risata, poi uscii dalla cucina per andare a cambiarmi.

Sulla strada incontrai Thomas.
"Hey piccola." mi disse, e mi strinse in un abbraccio.
"Ciao Tommy!"
"Che hai fatto alla maglia?"
"Teresa. Mi ha lanciato un uovo. Non ridere, testa di caspio!" dissi cercando di essere il più seria possibile, fallendo miseramente e scoppiando a ridere.
"Vuoi una delle mie?" mi chiese.
"Se non ti dispiace..."
"Vieni."
Mi porse una delle sue magliette e mi diressi in bagno. Dopo qualche secondo uscii e mi trovai davanti un Tommy meravigliato.
Manco avesse visto la Madonna scesa in terra.
"Ancora un po' mi fa da vestito, ma pazienza." dissi accennando una risata.
"Sei bellissima."
"Non ti hanno insegnato che non si devono dire le bugie?"
"Non sto mentendo. Anzi, te lo ripeto: sei bellissima. Sei sempre bellissima. E te lo dirò ancora..."
Si avvicina a me e mi da un bacio sulla fronte.
"...e ancora..."
Sulla guancia.
"...e ancora..."
Sul collo.
"...e ancora. Finché non ti entrerà in testa. E a quel punto continuerò a dirtelo. Intesi?"
Gli prendo il viso tra le mani e azzero la distanza tra le nostre labbra.
"Hey, T/n! Scollati da Thomas e vieni a lavorare! Muoviti!" urlò Frypan dalla cucina.
"Arrivo! Scusami amore, devo andare."
"Non c'è problema."
"Ti metto un po' di riso in più stasera, solo a te. Ma non dirlo a nessuno." gli sussurro.
"Questa è la mia ragazza!"
"Prego eh, figurati."
"E va bene. Grazie."
"Questo è il mio ragazzo. Ciao."
E me ne andai lasciandogli un bacio sulla guancia.

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