T/n's pov
Arriviamo a casa.
Il piccolo si è addormentato, così lo metto nella culla comprata tempo fa.
Quando alzo lo sguardo vedo Thomas che sta piangendo.
"Hey che succede?" gli chiedo.
"Niente... sono felice. Perché sono finalmente a casa con te, per il bambino, per tutto."
"Vieni qui." dico, e lo stringo forte a me.
Dopo pochi secondi che sembravano interminabili, la suoneria del mio telefono inizia a suonare.
"Rispondi pure. Aspetto."
"Pronto? Ciao mamma, dimmi. Sì, sono a casa. Sì sto bene. Anche il bambino, sì. Ah. Va bene, a dopo. Ciao."
"Tutto a posto?"
"Certo. Vogliono vederlo, quindi verranno tra poco."
Thomas sgrana gli occhi e deglutisce.
"Tranquillo. Mio padre non ti dirà niente, okay? Ci sono io."
"Non lasciarmi da solo con lui, ti prego."
"Certo che no."Dopo qualche minuto sentiamo il campanello suonare.
Sento Thomas irrigidirsi e cercare la mia mano.
Vado ad aprire la porta e mi trovo davanti mia madre che appena mi vede mi rivolge un sorriso a 32 denti e mio padre che solleva appena un angolo della bocca.
"Ciao tesoro!"
"Ciao mamma. Papà."
"Ciao piccola. Ah, ci sei anche tu." dice riferendosi a Thomas, che stringe ancora più forte la mano.
"Prego entrate." dice.
"Volete qualcosa? Tipo un caffe o un bicchiere d'acqua...?"
"Io prenderei una tazza di caffè, se non ti dispiace, T/n."
"Tu, mamma? Niente?"
"No io no tesoro."
Mi dirigo in cucina per preparare il caffè, quando sento mio padre parlare con Thomas. Avevo promesso di non lasciarlo da solo!
"Allora, Thomas..."
"Thomas potresti venire a darmi una mano?" esclamo dalla cucina.
In neanche mezzo secondo il mio ragazzo è in cucina, mimando un Grazie con le labbra e guadagnandosi un bacio da parte mia.
"Finisci tu qui per favore? Io vado dai miei per evitare che strapazzino Thommy."
"Certo. Ma voglio che continui a chiamare Thommy anche me."
"Ovvio."
Esco e torno dai miei.
"Il caffè è quasi pronto papà."
"Grazie piccola."
"Posso parlarti un attimo?"
"Dimmi."
"Cerca di essere più gentile con Thomas, okay? È il mio ragazzo, ed è il padre di mio figlio. Quindi è meglio che tu te ne faccia una ragione e che cominci a smettere di odiarlo. E poi, non ti ha fatto niente di male. Per favore. Fallo per me." dico.
"Ci proverò. Va bene?"
"Grazie."
"È pronto il caffè! -annuncia Thomas uscendo dalla cucina- Tenga."
"Grazie Thomas." risponde mio padre, facendomi sorridere soddisfatta.
Cerco mia madre con lo sguardo, e la trovo incantata a guardare il piccolo Thommy che dorme.
"È bello come la madre." dice.
"Grazie!"
"Oh, tesoro, sono così felice per te!"
E mi stampa un bacio sulla guancia.
"(Nome di tua madre) dovremmo andare ora." dice mio padre. Ma mia madre non riusciva a staccare gli occhi da nostro figlio.
"Mamma, te lo stai mangiando con gli occhi."
"Lo so, è che è così carino!"
"Vuoi tenerlo un po'? Perché adesso io e Thomas abbiamo un paio di cose da fare e non voglio lasciarlo da solo. Ce lo portate a casa tra un'oretta?"
"Oh! Certamente cara! A dopo allora."
"Ciao mamma. Papà."
"Ciao piccola. Ciao Thomas." risponde mio padre, e gli stringe la mano.
Quando escono di casa io spalanco la bocca e mi giro verso Thomas, che ha la mia stessa espressione.
"Non mi odia più..."
"Mi ringrazierai più tardi!"
"In che senso?"
"L'ho fatto ragionare."
"Grazie. Grazie. Grazie! Hai detto che dovevamo fare un paio di cose... quali so-"
Non gli do nemmeno il tempo di finire la frase e mi fiondo sulle sue labbra. Preso alla sprovvista rimane rigido per qualche secondo, per poi lasciarsi andare circondandomi i fianchi mentre gli passo le mani tra i capelli.
"Mi sei mancata così tanto..." dice.
"Anche tu mi sei mancato..."
Lo abbraccio forte, non vorrei più lasciarlo andare.
"Ti ho accordato e pulito il basso." gli sussurro poi all'orecchio.
"Davvero?"
"Pronto per essere suonato."
"Ma io ti amo!"
"Solo per questo?" dico facendogli gli occhi dolci e facendo finta di mettere il broncio.
"Ovvio che no. Io ti amo e basta." dice dandomi un buffetto sulla guancia.
"Ti amo anche io. Vai a suonare, dai. Lo vedo che ne senti il bisogno."
Anche io so suonare, il pianoforte, ma lui è molto più bravo. Starei ad ascoltarlo per ore.
Mi fa da ninna nanna, mi tranquillizza, mi fa sentire in pace col mondo.
Saliamo in camera, Thomas prende uno sgabello e io mi metto a pancia in giù ai piedi del letto appoggiando la testa sulle mani.
Come avevo detto, dopo qualche minuto appoggio la testa al letto e mi addormento, cullata dalla musica.Quando riapro gli occhi noto che Thomas mi sta accarezzando i capelli. In braccio sta portando il nostro bambino, dorme anche lui.
"Lo sapeva anche qualcun altro, della tua gravidanza?"
"Kaya, Dylan e Will."
"Ah. E non mi hanno detto niente."
"Perché ho chiesto loro di non farlo. È stata un'impresa ardua convincere Kaya a tacere!"
"È la sorpresa più bella che qualcuno mi abbia mai fatto. Grazie."
Sorrido. "Com'è andata con mio padre giù?"
"Bene, in effetti. Voglio dire, non mi ha insultato e mi ha stretto di nuovo la mano."
"Wow."
"Sei stanca?" mi chiede utilizzando un tono di voce così dolce che mi fa sorridere.
"Un po'."
"Dormi allora."
Mi prende in braccio e mi appoggia sul letto, mi da un bacio in fronte ed esce dalla stanza.
"Thommy?"
"Quale?" chiede facendo capolino dalla porta.
Scoppio a ridere seguita a ruota da lui.
"Dimmi."
"Ti amo."
"Anche io T/n. Tanto."
Chiude la porta e io mi addormento col pensiero che in salotto c'è il mio ragazzo che coccola nostro figlio.
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Immagina, puoi
FanfictionEccomi qua con un ennesimo libro immagina e il mio senso dell'umorismo per il quale a volte mi prenderei a calci da sola :D (Attori e personaggi) Seh vabbè le solite cose: T/n= tuo nome T/c= tuo cognome C/o= colore occhi C/c= colore capelli #1 in pe...