Immagina, puoi

Newt (TMR)

Per _fandomss_

Sono sdraiata sulla Torre a guardare le stelle. Tutti dormono, credo. La Torre è il mio posto preferito, soprattutto di notte: riesco a rilassarmi e a perdermi nei miei pensieri e ai pochi ricordi che ho.
Ogni volta ho un argomento diverso a cui pensare.
Stanotte, penso alla prima volta che sono arrivata nella Radura.

T/n era in una specie di ascensore che la stava portando chissà dove.
Era in preda al panico, non sapeva dove stava andando e non sapeva cosa fare per mettere fine a quell'inferno.
Quando la Scatola si fermò sentì un rumore assordante, come se fosse un allarme. Era insopportabile.
Qualcuno da fuori aprì le porte, e T/n venne quasi accecata dalla luce del Sole.
Dove diavolo era finita? E che puzza...
"È una ragazza..." disse qualcuno dall'alto.
Sentì delle voci che si chiedevano perché fosse arrivata una ragazza, e quando alzò lo sguardo capì perché: erano tutti maschi, lì.
"Gesù, che puzza di sploff. Qualcuno sa dirmi dove caspio sono?" chiese.
Ci fu un attimo di silenzio, poi si sentì una voce provare da lontano.
"MIA!" disse.
Un ragazzo biondo si fece spazio tra la folla, saltò nella Scatola e le porse la mano.
"Benvenuta nella Radura, Fagiolina. Io sono Newt."

E aveva ragione: sono diventata sua.
"A che pensi?"
Chiede Newt una volta arrivato in cima alla Torre e sdraiandosi di fianco a me.
"A noi. Alla prima volta che ti ho visto."
"È stato il giorno più bello della mia vita."
"Anche per me."
"E mi ricordo come ti ho conquistata. Una sera, al falò, era appena arrivato Thomas. C'era questa bellissima ragazza dai capelli C/c, e un altro ragazzo biondo, anche lui molto bello," interrompo il suo racconto mollandogli scherzosamente un pugno sul braccio e baciandolo "che è andato a sedersi vicino a lei per corteggiarla e... devo dire che ci è riuscito molto bene."
"Eh già!" rispondo.
"Non hai sonno?"
"Neanche un po'..."
"Vieni qui."
Mi accoccolo vicino a lui, che mi circonda le spalle con un braccio. Mi bacia la fronte e mi stringe forte.
"T/n?"
"Sì?"
"Sei bellissima."
Non resisto: gli prendo il viso tra le mani e lo bacio, poi torno a guardare le stelle.
"Newt?"
"Sì?"
"Ti amo."