Immagina, puoi

Newt (TMR)

Che Newt non è immune, ormai si sa. Siamo tutti preoccupati per lui.
Peggiora ogni giorno che passa, alterna momenti di dolcezza a momenti di arroganza e violenza, non è più lo stesso Newt che conoscevo, Non è il ragazzo solare, dolce e generoso di cui mi ero innamorata.

Newt: "È colpa tua, lo sai vero?"
Tu: "Newt, non..."
Newt: "Certo che è colpa tua se ora sono ridotto così! Tua e di Thomas, che avete cercato a tutti i costi di uscire dal labirinto perché quella TESTA DI SPLOFF non riusciva a stare là dentro in pace e calma! E tu cos'hai fatto? L'hai seguito, l'hai assecondato. E io che credevo che tu mi amassi!"
Tu: "Cosa? Io ti amo, Newt! Ti ho amato e continuerò a farlo, non mi interessa cosa succederà, ti amerò fino alla fine."
Per un momento torna in sé, così gli prendo le mani.
Newt: "Scusami."
Tu: "Tutto okay."
Newt: "No, non è tutto okay. Non posso continuare così, non sono d'aiuto e non voglio farti male. Se tornassi di nuovo in me e mi accorgessi di averti ferita mi ucciderei. Quindi, anche se so che per te sarà difficile..."
Mi mette un coltello tra le mani, so cosa sta per chiedermi.
Tu: "No."
Newt: "Fallo."
Tu: "No Newt. Non ce la faccio."
Newt: "FALLO! UCCIDIMI! PRIMA CHE IO UCCIDA TE!"
Lo abbraccio, prima che sia troppo tardi, sappiamo entrambi come andrà a finire.
Mi ruba il coltello dalla mano ferendomi il palmo e facendolo sanguinare.
Si blocca improvvisamente, mi guarda con gli occhi sgranati e vedo scendergli una lacrima.
Tu: "Sto bene." dico mentre il sangue scorre fino a gocciolare per terra.
Newt: "Scusami."
Tu: "Non c'è problema."
Newt: "Un giorno ti dirò che ti amo."
E si ficca il coltello all'altezza dello stomaco.

Prima che Newt cada a terra sento una mano sulla spalla e mi alzo di scatto.
Quando apro gli occhi sono nella Radura, è mattina, e vedo Thomas vicino a me che sta cercando di calmarmi. Sto piangendo, e mi manca il respiro.
Inutile dire che chiedo immediatamente di Newt.

Tu: "Dov'è Newt? Thomas dov'è Newt!?"
Thomas: "Minho e Gally sono andati a chiamarlo. Tranquilla, adesso arriva."
Stavo solo sognando.
Era solo un fottuto sogno.
Thomas: "Eccolo."
Newt: "Hey! Sono qui, cos'è successo? Spostatevi, teste di sploff, fatela respirare! Hai avuto un incubo?"
Annuisco, ancora con le lacrime agli occhi.
Mi avvicina a lui, mi sento protetta quando sono tra le sue braccia.
Lo stringo talmente forte che rischio di strozzarlo.
Newt: "Ehm... T/n?"
Tu: "Sì?"
Newt: "Non respiro..."
Tu: "Oh, scusa."
Newt: "Non preoccuparti. Anzi, grazie. Vieni, facciamo due passi."
Mi prende la mano, mi fa alzare e ci allontaniamo dagli altri.
Newt: "Vuoi raccontarmi cos'hai sognato?" mi chiede dolcemente, amo quando mi parla così.
Tu: "Eravamo io e te. -racconto mentre le lacrime iniziano a scorrere sulle guance- Tu eri stato infettato: eri violento, arrogante. Hai detto che era colpa mia e di Thomas se eri finito così. A un certo punto sei tornato in te, e mi hai pregato di ucciderti, io mi sono rifiutata e allora hai fatto da solo. E poi fortunatamente Thomas mi ha svegliata."
Stavolta è lui che mi stringe forte.
Newt: "È tutto finito, tranquilla. Ci sono io, sono qui con te. Non piangere, okay?"
Un giorno ti dirò che ti amo.
Non me l'ha mai detto, non so nemmeno se sa quello che provo per lui. Dovrei raccontargli anche quella parte del sogno?
Tu: "C'è un'altra cosa... Nel sogno, prima che... hai detto una cosa che non mi aspettavo di sentire... hai detto Un giorno ti dirò-"
Non faccio in tempo a finire la frase che le sue labbra sono sulle mie. Morbide, come me le immaginavo. Allaccio le mie braccia attorno al suo collo e passo le mani tra i suoi capelli biondi mentre lui mi accarezza i fianchi. Non avrei mai pensato che il nostro primo bacio sarebbe stato così bello.
Newt: "Un giorno ti dirò che ti amo."
Tu: "Sì... come fai a saperlo?"
Newt: "Te l'avevo sussurrato qualche sera fa. Stavi dormendo, così ti sono passato vicino e ti ho lasciato un bacio sulla guancia dicendoti questa frase. Io ti amo, T/n. E anche tanto."
Tu: "Anche io ti amo Newt."
E ci uniamo in un altro bacio.