Immagina, puoi

Minho (TMR)

"Grandioso. Siamo proprio ispirati, cacchio."
Ci stavamo preparando: finalmente avevamo deciso di uscire dal Labirinto.
Era tutto pronto. Alcuni avevano deciso di restare nella Radura, ma io non ero fra quelli. Volevo uscire di lì, vedere il mondo, avere una vita normale... stare con Minho.
Ci eravamo messi insieme poco prima del risveglio di Teresa, era stato il momento più felice da che avevo memoria.
Mentre aspettavo di entrare Minho mi prese la mano.
"Hai paura?" mi chiese.
"Un po'..."
"Ci sono io a proteggerti. Nessun Dolente ti farà del male, te lo prometto. Ti difenderò a costo della mia stessa vita."
"È questo che mi spaventa. Potrei perderti per sempre, e non lo sopporterei."
"Non dovrai. Starò con te ad amarti e a romperti per mooolto tempo." concluse la frase sorridendomi. Un sorriso dolce e rassicurante.
Ci demmo un bacio ed entrammo nel labirinto.

——————————

"Lasciami andare!" gridò Newt a Thomas quando Alby decise di sacrificarsi ai Dolenti.
Guardai Minho che annuì, sapeva cosa volevo fare, mi avvicinai a loro e strinsi forte Newt. Lui e Thomas erano gli unici ragazzi che non facevano arrabbiare Minho quando stavano con me.
"Dobbiamo andare. Avrai tempo dopo per piagnucolare. Non fare la bambina e reagisci." dissi, cercavo di farlo arrabbiare.
"Se c'è una cosa che non faccio è la bambina!" ci stavo riuscendo.
"Allora dimostralo!"
"Pronti? -chiese Thomas- Dovete fare in modo che io e Teresa possiamo passare. Intesi?"
"Sì." rispondemmo tutti insieme.
"Allora andiamo."

——————————

"Vai con Thomas!" urlò Minho non molto distante da me.
"Non ti lascio da solo!"
"Voglio che tu sia al sicuro! Vai!"
Raggiungi Thomas e Teresa, presi per mano Chuck e saltammo giù dalla Scarpata.

——————————

"Thomas..." dissi.
"Aspetta."
"Thomas."
"Un attimo!"
"THOMAS BRUTTA TESTA DI PIVE GIRATI!"
Davanti a noi c'era un Dolente.
Combattemmo contro di lui e lo uccidemmo.
E poi un altro. E poi un altro.
"Fatto!" esclamò Teresa.
I pochi Dolenti che erano con noi si accasciarono al suolo, come se si fossero spenti di colpo.
"Adesso dovrebbero arrivare gli altri." dissi.
Infatti pian piano vidimo i Radurai scendere e raggiungerci. Ma di Minho nemmeno l'ombra.
Iniziai a sudare freddo, non potevo permettermi di perderlo.
Gli occhi mi si riempirono di lacrime, quando sentii una mano posarsi sulla mia spalla.
Mi voltai e vidi il mio ragazzo sorridermi, lo abbracciai forte e lui fece altrettanto.
"Gesù, mi hai fatto prendere un colpo!" dissi.
"Te l'avevo detto che non ti avrei lasciata sola."
Newt si avvicinò a noi.
"Ho capito che cos'hai voluto fare, grazie."
"Figurati. Mi dispiace, Newt." dissi, e abbracciai anche lui.
"Ce l'avete fatta?"
"Sì. Dai, muoviamoci."

Zan zan!
Gente ho il naso completamente tappato non respiro aiut-