Mya ha terminato il college e sta trascorrendo l'estate nella casa di famiglia, mentre cerca di capire quale strada far intraprendere alla sua vita. Ma a sconvolgere la sua tranquilla vacanza di relax e meditazione ci pensa la sua migliore amica Sel...
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Manca, credo, l'ultimo bigliettino e sicuramente il mittente sarà una persona molto importante: mia sorella.
Stringo tra le mie mani la valigetta contenente il kit da disegno e la ripongo nella mia postazione; nel frattempo, ansiosa più che mai, cerco di decifrare il secondo indizio, anche se mi è difficile in questo stato restare lucida. Son troppo felice e non mi aspettavo dei regali tanto belli, non mi aspettavo niente di tutto questo in realtà...
Respiro lentamente, studiando le parole presenti, e l'unica che mi colpisce è "sole".
Ma di che sole parleranno?
Sole, sole, sole...
Ripeto portando gli occhi da una parte all'altra, ma non vedo simboli né oggetti che possano ricondurmi al vocabolo. Poi, però, qualcosa appare tra i frammenti dei miei ricordi.
Un nome? Una sigla?
No.
Un logo!
Inizio a camminare spedita verso la fine della pineta, quel logo l'ho visto all'inizio della spiaggia: è un sole splendente arricchito da un nome in corsivo, se non erro c'era scritto "Lido Sole". Forse mi sto sbagliando e non dovrei correre così tanto, ma loro mi hanno detto di seguire il mio intuito ed è quello che sto facendo.
A separare la spiaggia dalla pineta c'è un cancelletto posto all'entrata, credo che sia un ingresso secondario utilizzato da chi sosta nel campeggio.
Sto per varcare la soglia quando in lontananza intravedo Adrian con un pacchetto tra le mani. Sorrido frenando bruscamente la mia corsa per riprendere fiato; mi ha vista anche lui, perché con passo felpato mi sta venendo incontro ridendo.
«Buonasera, devo consegnarle questo regalo da parte di sua sorella Mya!»
«Lei chi è, il corriere?» domando prendendolo in giro.
In tutta risposta mi regala uno dei suoi migliori sorrisi, non pensavo che ce ne fossero di più belli: a quanto pare il sorriso è il suo punto di forza ed è la parte di lui che più mi piace.
«Buon compleanno» dice, passandomi il dono di mia sorella.
«Grazie!» esclamo imbarazzata dalla sua espressione radiosa.
Per la terza volta mi preparo a strappare la carta. Prima ancora che possa terminare, il frammento di un titolo mi spinge a urlare per la gioia.
«Non ci credo!»
«Cos'è?»
Libero il libro per osservarlo meglio. Vorrei poter spiegare ad Adrian cosa rappresenta per me questo volume, ma non credo di riuscire a trovare le parole giuste per esprimere ciò che sento.
