12. Misteri irrisolti... - Parte II

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Seconda parte

«Eccoci qui! Finalmente un po' di riposo

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«Eccoci qui! Finalmente un po' di riposo... Non ce la facevo più a camminare!» esclamo gettandomi a peso morto sul letto. Se mi vedessero i miei sarebbero proprio "contenti" della grazia che dimostro in questo momento!
«Perché vuoi fare l'antipatica a tutti i costi, Sel?! Lo sappiamo tutti che ti sei divertita! E poi hai visto che foto fantastiche ho scattato?!» mi rimbecca Mya, euforica per il suo prezioso bottino.
«Quel murales era stupendo, lo avrei fissato per ore!» aggiunge Scarlett sedendosi sul suo letto.


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Siamo da poco ritornate da una piccola escursione in città, che ci ha lasciato senza parole. Ci sono tantissime cose da visitare in un giorno solo!

Come il famoso murales di Kaith Haring, considerato il più grande d'Europa. Dipinto sulla parete esterna di una chiesa, è davvero spettacolare, oserei dire ipnotico! Scelta molto particolare. Le altre tappe del tour ci hanno condotto sulle sponde dell'Arno, dove inaspettatamente è situata una piccola chiesetta in stile gotico: Santa Maria della Spina; per poi proseguire verso il campanile pendente di San Nicola. Qui le torri pendenti sembrano spuntare ovunque! E infine la famosa Piazza dei Miracoli, che ospita la celebre torre con il battistero e il duomo.
Dire che ci siamo scatenate e sbizzarrite nelle pose più svariate davanti alla macchina fotografica è poco. È un classico tentare di "reggere" o "raddrizzare" la torre. Non potevamo certo esimerci.

«Il bagno è mio!» urla la piccola, fiondandosi nella stanza per fare la doccia per prima e lasciandomi da sola con la mia migliore amica.
Mya è stranamente silenziosa ora che ha messo via la sua preziosa macchina fotografica, comportamento non proprio da lei, che è una persona attiva e sorridente in ogni occasione.
«Cos'è questo visino triste? Sei ancora arrabbiata per tutta la vicenda di Scarlett e il suo nuovo amico svedese?» le chiedo, trascinandola sul letto e permettendole di sdraiarsi su un fianco come me.

Faccia a faccia, occhi negli occhi. Non mi sfuggi cara!

«Non proprio... Sono ancora preoccupata, questo sì... Lei è così dolce, si fida con facilità e io ne esco come la strega di Biancaneve» ammette sospirando.
«Ma quale strega e strega! Nel peggiore dei casi potresti essere una sorta di grillo parlante, ma fastidiosamente carino!»
«Che perfida!» risponde sorridendo e lanciandomi un cuscino.
«Va bene, va bene... faccio la brava! E comunque non potevamo mica lasciare quel ragazzino da solo, era stato derubato... Neanche io sarei tanto crudele.»
«Lo so, ma lei è la mia sorellina e non voglio si faccia male...» confessa con rassegnazione.
«Sta crescendo... Puoi starle accanto, ma devi farla sbagliare da sola, solo così capirà i suoi errori e imparerà a difendersi.»
«A quanto pare l'Italia ti rende saggia, amica mia!»
«Lo sono sempre stata perspicace, per cui sputa il rospo! Se non è per Scarlett, sarà mica per un certo ragazzo dagli occhi chiari? Ho notato una certa "tensione" tra voi...» le domando, in attesa.

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