2. Una festa "indimenticabile"

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POV: Scarlett

Eccolo. Quel battito assordante, l'emozione irrazionale, quella morsa allo stomaco...

Da quando tempo aspettavo questo momento? Desiderosa di un suo sguardo, un suo saluto, un suo sorriso.
E ora eccolo. Di fronte a me, che mi guarda come se fossi la ragazza più bella di questo mondo.

I suoi occhi, così grandi e luminosi, sono totalmente rapiti dalle mie labbra, e se potessi fuggire o riavvolgere il nastro, probabilmente lo farei.

Tornerei indietro, nell'esatto momento in cui ci siamo visti la prima volta. Tornerei indietro all'attimo preciso in cui mi ha regalato il primo dei suoi sorrisi. Quei sorrisi che mi hanno fatto infatuare di un ragazzo che nemmeno conoscevo, perché in fondo si sa: i sentimenti sono irrazionali e inaspettati.

Non puoi frenarli, non puoi combatterli e forse è proprio questo quello che voglio: assecondarli, lasciarmi andare, afferrare quest'istante e tenerlo dentro di me per sempre.

Si avvicina lentamente, guardandomi turbato, vorrebbe cancellare ogni distanza. Lo so, lo sento e non è l'unico a volerlo.
Il cuore sta divampando per l'emozione, non so cosa mi stia prendendo, ma ho finalmente la forza di reagire. Mi allungo verso di lui e lo bacio, delicatamente, ed è tutto terribilmente stupendo, forse fin troppo, se non fosse che a un certo punto un suono familiare e orribilmente reale mi costringe ad aprire gli occhi e a interrompere l'unico bacio della mia vita.

La sveglia.

Quel tintinnio fastidioso proviene dalla sveglia.

Vorrei morire, vorrei che una freccia mi colpisse proprio al centro del cuore, per contenere il battito inarrestabile della passione.

Oh Dio, che sciocca!

Impreco contro la sveglia, appoggiandomi allo schienale del letto. È inammissibile che anche i miei sogni si prendano gioco di me a tal punto, ma che modi sono?

Respiro profondamente mettendo a fuoco la stanza.

Era solo un sogno.

Era solo un fottutissimo sogno.

Quel bacio era così reale, possibile sia stato solo frutto della mia immaginazione? E che immaginazione...

Un dolore lancinante alle tempie mi obbliga a spegnere il flusso dei pensieri e a concentrarmi sulle piccole cose. 

A proposito, come ci sono finita nel mio letto vestita? 

Ma certo, la festa del diploma!

Mi alzo e raggiungo lo specchio: indosso ancora l'abitino striminzito che mi ha fatto infilare Jessica e ho il trucco sbavato, chiara dimostrazione che qualcosa è andato storto.
Non ricordo assolutamente nulla della serata trascorsa alla festa né come sia finita nel mio letto.

Qualcuno mi ci avrà portato... ma chi? E mentre mi pongo questa serie infinita di domande, un particolare riaffiora nella mia testa: Marcus mi ha offerto una bevanda a suo dire favolosa, a mio dire più che alcolica, considerando gli effetti collaterali del suo fantastico cocktail.

Mi massaggio le tempie sentendomi completamente confusa e spaesata, la serata di ieri è solo un ricordo lontano, così come il mio rientro a casa.

Mi massaggio le tempie sentendomi completamente confusa e spaesata, la serata di ieri è solo un ricordo lontano, così come il mio rientro a casa

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