23. Il linguaggio della pelle è universale - Parte I

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Buongiorno lettori/lettrici! 

Eccoci tornate con un nuovo capitolo :D 

Mi scuso personalmente per il ritardo (sono ValeKoto, è sempre mia la colpa dei nostri ritardi, ormai lo avrete capito xD); spero di riuscire a farmi perdonare con questo capitolo dedicato a Mattia, dal quale saprete un po' di più del suo passato :)

Nel prossimo invece vi aspetterà il nostro latin lover preferito, Lorenzo, per un capitolo decisamente scoppiettante e ricco di colpi di scena :D

Buona lettura e grazie per essere ancora qui con noi ❤️

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POV: Mattia

«Sai com'è, io non sono agitata Mat... In fondo il tuo pulmino è una garanzia, no?»

Fulmino Selene con lo sguardo: più la conosco e più mi domando di cosa il mio migliore amico si stia innamorando. Quando penso di aver fatto un passo avanti con lei, subito fa una delle sue battute acide che mi portano a ricredermi.

«Dai, Sel, non mi sembra il caso di mettere il dito nella piaga, no?» interviene Mya, che a sua volta lancia un'occhiataccia all'amica, nell'evidente tentativo di bloccare il battibecco sul nascere.

Io la ringrazio con un lieve cenno delle labbra, per poi puntare l'attenzione su Lorenzo, a una decina di passi da noi, impegnato in una fitta conversazione al telefono. Lo vedo gesticolare, ridere e alla fine chiudere la comunicazione e tornare da noi.

«Beh? Si può sapere chi hai chiamato?» domando perplesso, quasi totalmente convinto che se lascerò fare tutto a lui ci cacceremo in un altro guaio, esattamente come la sera che mi ha convinto a dare un passaggio a tre perfette sconosciute incontrate in aeroporto.

Un altro guaio come quello che ci ha condotti fino a qui, invischiati in relazioni indefinite e con la data di scadenza.

«Ho chiamato una mia vecchia conoscenza che abita a Ortona, a pochi chilometri da qui. La sua famiglia ha un'autofficina, saranno qui col carroattrezzi tra meno di un'ora.» ci spiega, e non posso fare a meno di notare l'espressione dubbiosa sul volto di Selene.

Ma la perplessità si trasforma in stupore, quando un'ora più tardi vediamo scendere dal carroattrezzi una ragazza bellissima, sulla ventina, che subito corre verso Lorenzo e gli salta al collo.

Assisto allibito alla scena, mentre il mio amico ricambia affettuosamente l'abbraccio, la solleva di peso e le fa fare una giravolta in aria.

E questa adesso chi è?! Un'altra delle sue numerose conquiste?

E mentre io mi interrogo sull'identità della misteriosa soccorritrice, la piccoletta mi si avvicina per sussurrarmi: «Caspita, gli dev'essere mancato molto per salutarlo così...»

«Già...» non posso far altro che concordare, meravigliato come tutti gli altri dalla scena dinanzi a noi.

Tutti tranne Selene, ovviamente, che più che meravigliata sembra furibonda.

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