IL DONO DI ASGARD

CAPITOLO 16

"Come, come, come? Che stai sparando Thor? Come faccio ad essere un semidio? Cioè sono la ragazza più comune, più insignificante e senza doti di questo pianeta, come caspiterina faccio ad essere un semidio? Cioè penso che sia una cosa che si percepisce, un po' come quando si è ammalati, quando si ha qualche infezione dentale o roba del genere." Stavo iniziando a balbettare e dire cose a caso, ogni tanto mi accadeva quando ero tanto sotto shock per qualcosa, tipo la prima volta che li vidi.

"la fate stare zitta?" Clint mi indicò con il dito.

"silenzio!" ok al dio del tuono non piaceva essere interrotto "questa persona mi raccontò di una vecchia leggenda Asgardiana. Mio padre, Odino, aveva due fratelli, chiamati Vìli e Vé, con chi sconfisse il primo gigante di ghiaccio. Vìli seppur abbia donato intelligenza ed emozioni agli umani che avevano creato, era un dio molto aperto, come direste voi. Aveva molte relazioni futili nel fare bisboccia con tutti i tipi di donne nell'universo. Un giorno conobbe quest'umana del quale si invaghì, ma purtroppo per lui quest'ultima non aveva nessun interesse per lui, benché sapesse della sua vera natura. Lui la stuprò, e da qui nacque una discendenza che ha portato ad Helen. Per questo non ha poteri, persi con il miscuglio di umani che sono intaccati in tutti questi anni. Ma non si può scappare dal sangue Asgardiano. Anche se ne possiedi solo una minima goccia, quella percentuale può fare la differenza."

"e questo Vìli ora che fine ha fatto?" chiese Nat, io ero troppo sconvolta da quel racconto.

"Odino scoprì di quel suo gesto orribile. Agli dei era severamente vietato andare contro la volontà degli umani. Si potevano unire a letto, ma non se l'umana o l'umano non fosse consenziente" quella parola mi fece pensare a Thor con un uniforme da poliziotto che cercava di spiegare ai ragazzini educazione sessuale, davvero buffa come visione, dovetti trattenermi dal fare una risatina.

"Vìli fu condannato, ma mio padre ebbe pietà di lui e lo liberò, solo che mio zio, come lo chiamereste voi, non era molto intelligente, evidentemente aveva donato tutto il suo bagaglio alla terra. Loki scoprì che Vìli ebbe una relazione con Frigg, quella che credevo essere mia madre, e fu condannato a morte"

Rimasi stupita dalla crudeltà e dalla serietà con cui Thor disse tutti questi avvenimenti. Io ero sempre più sconvolta. Dunque da qualche parte dietro il mio albero genealogico, qualche stupido dio aveva stuprato una mia antenata ed era nato qualcuno di davvero spettacolare. Doveva essere successo davvero indietro però, non credo che se qualcuno facesse lievitare la nonna o facesse esplodere la fattoria con uno sguardo, non se ne sarebbe parlato.

Mi chiesi che cosa avesse potuto fare questo mio antenato, quale capacità e aspetto avesse. Se quelli che ora erano i miei poteri, si avvicinassero solo un terzo a quelli di lei o di lui, se Tilaa avesse risvegliato la parte Asgardiana che avevo nel sangue.

Rimasi silenziosa e pensante per tutto il viaggio, fissando di tanto in tanto Tony che continuava a respirare male disteso li a pochi metri da me. Mi chiesi cosa potesse aver detto di tutta quella storia ridicola, chissà se aveva capito qualcosa, se sapeva, se sentiva, che fossi speciale, almeno un po'.

"dobbiamo decidere che cosa fare di Paul. Quando arriveremo Fiury potrebbe torturarlo per ottenere informazioni riguardanti l'HYDRA" Natasha sembrava davvero preoccupata, e notai la strana occhiata che tirò al mio amico svenuto incatenato.

"Strange ha detto che bisogna entrargli nella testa, forse Helen potresti fare qualcosa." Steve mi guardò.

"non credo sia una buona idea." Clint fissò lui continuando "è appena uscita dalla trance dello scettro. Non dico che non mi fidi, ma potrebbe avere una ricaduta se aprisse qualche porta sbagliata. Ci servirebbe qualcuno che non è mai stato soggiogato dal potere del Tesseract, tipo Wanda."