CAPITOLO 24

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Paul

Stavo chiudendo la zip del mio borsone quando bussarono alla porta. Ero certo che fosse Helen desiderosa di una passeggiata al chiaro di luna tra Whisky e Rum, cosa che potevo concedere senza indugi.

Invece mi ritrovai davanti una russa rossa.

"Natasha, ciao, che sorpresa" dissi imbarazzato e molto sorpreso.

"ti disturbo?" mi chiese guardandomi.

Dopo essere stato offuscato dallo scettro di Loki c'era stata un po' di tensione che si era sciolta con il tempo. Pensavo che sarebbe stata abbastanza tesa considerando il fatto che Bruce fosse li a ricordarle costantemente tutto quello che aveva perso, invece mi sorpresi a vederla cosi tranquilla. Non potevo capire effettivamente cosa avesse provato. Era una donna enigmatica, molto brava a nascondere le sue emozioni, ma allo stesso tempo passionale con chi voleva. Era questo che mi piaceva di lei. Non potevi sapere cosa avrebbe deciso. Se io mi aspettavo che avrebbe fatto A, lei avrebbe fatto B. Era bella , letale ed imprevedibile come una Vedova Nera.

"no prego entra" le dissi ringraziando me stesso per aver sistemato poco prima la mia stanza, mentre preparavo la valigia. Mi passò davanti ad un palmo dal mio naso e potei sentire il suo profumo dolce invadermi le narici. La vidi guardarsi intorno. Non era mai entrata effettivamente in camera mia, si era sempre rifiutata o semplicemente non ne aveva mai avuto motivo, soprattutto per non dar ragione a Fiury di rafforzare già ciò che pensava di noi. "come posso aiutarti?"

"volevo togliermi un sassolino dalla scarpa" disse buttandosi sul letto seduta facendo uscire la federa dalla parte superiore del letto.

"e che cosa comprenderebbe questo sassolino? Pensavo che ti chiudessi in te stessa a pensare prima di una grande battaglia" le chiesi sedendomi accanto a lei. Rimasi pietrificato, con gli occhi sgranati quando mi baciò, mentre la guardavo si staccò. Mi sembrò un eternità ma era durato solo qualche secondo.

Dal mio sguardo interrogativo iniziò a parlare "si prima di uno scontro medito. Penso a tutte le mie note rosse e a cosa potrei fare per cancellarle definitivamente dal mio fascicolo. Poi mi rendo conto sempre che non ci sarà mai nulla che mi faccia dimenticare delle cose che ho compiuto. Allora mi chiedo cosa potrei fare per convivere assieme a queste brutte azioni, a come potrei metterle in un angoletto del subconscio per tirarle fuori solo quando ne ho davvero bisogno. Ma non trovo mai, in nessun caso una ragione per cui io possa dimenticare di aver fatto certe orribili cose" la vidi togliersi una lacrima dagli occhi "stasera è stato diverso. Stasera ho pensato che tutte le volte che sono caduta, tu eri li per confortarmi, non Banner, che se né andato alla prima difficoltà, tu. E ogni volta che parlavo con te, una parte di queste note rosse si sgretolava ed andavo a dormire serena. Quelle notti, non faccio mai incubi. Quelle notti sogno".

Mi prese la faccia tra le mani e mi sentii divampare. Iniziavo a tremare e sinceramente avevo anche un po'di paura.

"so che eri preoccupato quando me ne sono andata a Sakaar, te lo si leggeva negli occhi"

"si... si vede cosi tanto?"

"Paul si vede lontano un miglio. Ma non ti preoccupare. All'inizio ho fatto finta di non essermene accorta ma ora non posso. Quello che stiamo per affrontare, chissà quanti nemici, quanti problemi, può non lasciarci altra scelta che dover essere sinceri gli uni con gli altri. Non vorrei mai dover aggiungere un'altra decisione sbagliata a quella lista" mi baciò di nuovo facendomi sdraiare. Non potevo credere che tutto questo fosse reale. Non avrei mai immaginato che Nat scegliesse me a Banner. Soprattutto per come si era destabilizzata quando lo avevamo riportato in patria.

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