||•Prologue∾Save me from this hell

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SPAZIO AUTRICE

Questa è la prima storia che pubblico su Wattpad quindi spero che vi piaccia.
Il carattere dei personaggi non coincide con quello della realtà perché è inventato da me.

⚠️ATTENZIONE⚠️

LA MIA STORIA È PROTETTA DA COPYRIGHT QUINDI NON LA POTETE COPIARE TUTTA O PARZIALMENTE.

•So che sembra banale ma siccome la storia è farina del mio sacco non voglio che sia copiata da tutti.
Detto ciò spero che la storia vi piaccia e che la troviate interessante.
A breve posterò il primo capitolo . •

Storia di
_wonderfulsmile_




Sto chiudendo la mia valigia prima di lasciare per sempre casa mia.
Dopo l'ultima litigata non ce l'ho fatta. Ho chiamato mio fratello chiedendogli se potessi andare a vivere in America con lui.

••••

"Questa storia non può andare avanti così" urla mio padre

"Ma io ti ho chiesto se posso andare a prendere un libro che ho ordinato in libreria."dico io abbassando il capo.

"È propio questo il problema! Sono più di 50 libri che compri in questi due mesi!" Dice lui con un tono sempre alto

"Ma papà è un libro per un esame scolastico!" Dico alzando leggermente la voce

"No ora basta fila in camera tua!" Grida ancora.

Ed ecco che ci risiamo per la milionesima volta.

Non lo ascolto e raggiungo mamma in cucina

"Mamma il libro mi serve per dare l'ultimo esame di quest'anno"

"Oh insomma Jane questa storia deve finire, compri libro su libri, in camera tua ce ne saranno più di 2000. Non arriviamo a pagare le bollette e dobbiamo pensare ad uno stupido libro?"
Sbuffo

"Infatti l'ho pagato con i soldi MIEI, quelli che HO GUADAGNATO lavorando come babysitter!" dico con le lacrime che mi rigano le guance.

"Non è colpa mia se non abbiamo abbastanza soldi per pagare tutte le spese"  mi sta prendendo per il culo?

"Mi prendi in giro? Ma se l'altro giorno alla ti ha regalato una borsa che cosa più della mia retta scolastica!"

Salii di corsa in camera mia, misi le scarpe e scesi subito di sotto

"Dove pensi di andare signorina " fa mio padre

"A prendere il libro che ho ordinato con i miei soldi" urlo frustrata sbattendo la porta.

Prendo il cellulare e guardo lo schermo. Mi appare la foto mia e di mio fratello Taylor mentre ridiamo spensierati.
Io sono sulle sue gambe ed ho un braccio attorno al suo collo, mentre lui mi tiene la vita.

Lui non ha mai avuto problemi a stare con me o a farmi un regalo.

Da quando se n'è andato io vivo nella nostra stanza da sola. Vivo tra libri, serie TV e film.

I miei genitori non mi calcolano più di tanto è molte volte anche senza il bisogno delle parole, mi rinfacciano di essere un errore.

Ad esempio cucinano solo per loro, non mi fanno gli auguri di compleanno, facendo vacanze senza di me, facendo finta di ascoltarli...
ma la lista è veramente lunga.

L'unica cosa che mi è concessa fare è respirare.

Tay è sempre stata la mia ancora. Era lui che si prendeva cura di me.

Ma poi quando è partito mi sono ritrovata sola anche se lo sentivo e continuo a sentirlo praticamente tutti i giorni.

"Oh Taylor perché non sei qui con me?"

Una lacrima scende sulla mia guancia ma la asciugo subito per non scoppiare a piangere in mezzo alla strada.

••••
Quella sera quando sono tornata mio padre mi ha picchiata e non appena sono andata in camera ho aspettato che arrivasse la chiamata di Taylor e tra un singhiozzo ho detto

"Salvami da questo inferno!"

Ed ora eccomi qui.

Sono le 23:00 ed io sto per andarmene.

Lascio un biglietto ai miei genitori tanto per non farli "preoccupare" anche se so sarà una cosa abbastanza inutile perché lo cestineranno come i precedenti.

'Mamma e papà io sto andando in America da Taylor. Ballate la samba o quello che volete perché non mi vedrete mai più'.
-VOSTRA FIGLIA

Uscii di casa e mi diressi in aereo porto accompagnata da Susan. Una delle mie amiche d'infanzia.

La stringo forte a me è lei mi promette che ci rivedremo presto.

Prima di salire sull'aereo mando un messaggio a Taylor:

<<Sto arrivando da te Mr. Bandana>>

Digito velocemente sulla tastiera.
Appena l'aereo prende il volo io mi sento leggermente più libera e rilassata.





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