⚠️MOMENTANEAMENTE SOSPESA⚠️
Lei è una ragazza di 17 anni, timida, introversa, dolce, sensibile ma con un qualcosa che la rende speciale... Ashley Jane Caniff.
Vivrà con i suoi migliori amici perché è un peso per i suoi genitori. Si trasferisce in Am...
Verso le 23:46 andai a dormire perché ero molto stanca... Una volta struccata e con il mio pigiama addosso (una maglia di Taylor e un 'pantaloncino' bianco corto) mi misi sul letto. Se Cam non mi fosse venuto a prendere, io sicuro sarei rimasta lì ancora per mooolto tempo data la mia poca voglia di fare le cose. Quindi in un certo senso sono contenta che lui sia venuto, anche se non ho potuto chiedergli scusa. Mi misi seduta e guardai ai piedi del letto. C'era la sua giacca. L'avrei usata come scusa per parlargli domattina, dato che nel tragitto di oggi non ci sono riuscita a chiedergli scusa. ••• ore 3:51 Indovinate un po' chi non riesce più a prendere sonno?? Io! Cosa ho fatto di male stavolta? Quattro ore fa mi sarei addormentata mentre salivo le scale ed ora, invece, sembra che io abbia bevuto 800 tazze di caffè. Okay ora provo a chiudere gli occhi e a contare le pecore o qualcosa per farmi venire sonno... 1 2 3 4 5 6 7 8.... era un tuono quello?? 9 10 11 12 13 14 15 1-... altro tuono I miei occhi saettarono per tutta la stanza in cerca probabilmente del mio cellulare per fare un po' di lui e magari trovare qualcosa da fare in questa magnifica serata... Altro tuono...
Mi alzai come un fulmine (scusate il gioco di parole ahah) e andai dritta alla stanza di Taylor. Stavo per abbassare la maniglia della porta e fare irruzione in camera sua come quando avevo 3 anni ma poi mi bloccai. La mano sospesa nell'aria. Il silenzio. Si sentivano solo i miei respiri e i battiti del mio cuore. In un battito di ciglia mi catapultai nella camera alla destra della sua. Senza bussare entrai. Poco mi importava se lo avrei visto in mutande. "Non che la cosa ti dispiaccia tanto." La mia coscienza è davvero fantastica...
Avanzai verso il suo letto in punta di piedi, ma poi ci ripensai... Perché cammino in punta di piedi se lo devo svegliare?? Arrivata di fianco al letto gli scossi leggermente il braccio. Nessuna risposta. Mi sembrava di star vivendo un dejavue dell'inizio settimana. Gli picchiettai la spalla. Si mosse leggermente, ma ancora nessun accenno a svegliarsi. Sorrisi come un'ebete ripensando alla vecchia scena. Poi mi feci coraggio e con tutta la forza che avevo ancora in corpo (cioè quella di un bradipo in fin di vita) gli afferrai la spalla con entrambe le mani e cominciai a scuoterlo "Cameron?" "Mmm." Oh grazie a Dio. "Cameron sono io" "Jane, cosa ci fai qui? Sono già le 11 di mattina?" "No... in realtà sono le 4" mi portai le mani vicino al grembo e cominciai a giocare con le mie unghie. "Oh, hai bisogno di qualcosa? Stai male? Tay è morto?" "Cosa no!" Urlai a bassa voce "Non è morto, ma ti pare!!" Sospirai "Sto bene, volevo solo... ecco..." "Ce la puoi fare Jane stai parlando con quell'idiota di Cameron, mica con Harry Styles!!" "Posso dormire con te?" Chiedi infine aspettandomi che lui mi ridesse in faccia. "Certo." Mi fece spazio alla sua destra. Mi sdraiai e mi girai verso destra in modo tale da non doverlo guardare in faccia, perché la cosa mi imbarazzava molto. Non era la prima volta ce dormivo nello stesso letto con un ragazzo, ma il semplice fatto di averlo trattato comunque male e di non aver chiarito con lui mi faceva sentire in imbarazzo. Lo sentii sospirare e poi girarsi dall'altro lato.
Okay sono una vera e propria stronza, ora devo per forza parlargli... mi girai verso di lui e lo 'abbracciai' "Sono venuta perché ho paura del temporale, ma anche per chiederti scusa" dissi con la fronte appoggiata alla sua bellissima e scolpita schiena. "Jane non sei tu quella che deve chiedere scusa" si girò verso di me e si alzò su, gomito. "Sono stato io l'idiota a trattarti male" "Si ma io volevo chiederti scusa per non essermi fidata di te fin dall'inizio, ma ci sono cose che tengo solo per me stessa e non tutti conoscono questo mio lato debole..." "Non sei tenuta a raccontarmi quello che ti è successo..." "Voglio farlo, perché voglio che tu ti fidi di me come io mi fido di te." Mi misi seduta comodamente e raccontai il fatto. "Grazie per avermene parlato" disse infine sdraiandosi. "Grazie a te per avermi ascoltata" gli diedi un bacio sulla guancia sussurrai un "notte" e mi rimisi nella stessa posizione di prima, ovvero di spalle a lui.
Lo sentii muoversi, afferrare il lenzuolo, coprirmi. Mi cinse la vita con il braccio. Sentii la mia schiena aderire perfettamente al suo addome scolpito. Provai subito una strana sensazione di calore. "Buonanotte Piccola" mi diede un bacio sulla guancia. Quella notte, anche se proprio notte non era, ho dormito tranquilla, senza incubi e soprattutto con la consapevolezza di essermi tolta un e onore peso dallo stomaco.
