16. Una canzone che per te è un classico.

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Viva la Vida - Coldplay

Damiano come sempre é via.
Non ricordo l'ultima volta che ci ho parlato al telefono, ci scambiamo solo brevi messaggi su WhatsApp. Dovevo immaginarlo che una volta ottenuto il successo inevitabilmente sarebbe andata così. Cambi vita, guadagni bene e conosci un sacco di persone. Ti senti potente, quasi un Dio. Figuriamoci poi a 20 anni.
Oggi è una bellissima giornata, prendo la borsa ed esco di casa per andare a lavoro. Abbiamo comprato una macchina usata, non troppo grande per non fare su e giù con la metro. Prendo le chiavi e quando sto per aprire la portiera noto che c'è un bigliettino sul parabrezza.
Lo apro e c'è scritto un numero di telefono, seguito da un 'ma che fine hai fatto? Chiamami.'
Non ricordo di avere in rubrica un numero che finisca con quelle cifre quindi non capisco chi possa essere. Penso che sia uno scherzo di cattivo gusto ma poi dico, anche Damiano usa questa macchina quando è a casa. Questo 'che fine hai fatto' mi fa venire il dubbio che sia rivolto a lui, dato che io sono sempre qui.
Ed eccolo quel colpo al cuore, quella botta silenziosa che ti arriva quando hai un sospetto di qualcosa che temi diventi realtà.
Vado a lavoro e non penso ad altro, decido che quando torno a casa quel numero lo chiamo. Devo togliermi ogni dubbio, bello o brutto che sia. L'intuito femminile non sbaglia mai, o quasi. Racconto tutto a Elena che cerca di rassicurarmi.
"Sarà uno scherzo idiota, fidati! Damiano non ti farebbe mai una cosa del genere, dopo che l'hai perdonato tante volte e vivete anche insieme!" dice sicura.
"Si può dire che ormai non viviamo più insieme dato che non c'è mai."
Torno a casa e riprendo il biglietto. Memorizzo il numero e vado a vedere se ha WhatsApp, per guardare almeno la foto profilo. Detto fatto, mi appare l'immagine di una ragazza dai capelli scuri e lunghi, in una posa alquanto provocante. No, anche stavolta no. Non ci voglio credere.
Adesso chiamo.
Squilla un paio di volte e poi risponde. La voce mi sembra quella di una bambina a differenza dalla foto in cui sembra una donna molto più grande.
"Pronto?" dice lei con voce squillante. Si sentono delle voci in sottofondo, quasi come stesse in un locale.
"Ciao, non mi conosci. Ho preso il tuo numero sul bigliettino che hai lasciato sul parabrezza della mia macchina. Posso sapere chi sei?" chiedo.
Dall'altra parte silenzio totale, solo il suono di quelle voci lontane. Riattacca.
Bella stronza! Ti permetti di rovinare un rapporto e poi scappi? E no! Riprovo ancora una volta a chiamare ma niente, staccato.
Sono arrabbiata, vorrei sapere e invece non posso perché una cretina di turno me lo impedisce. Decido di scrivere a Damiano, gli dico di tornare al più presto perché dobbiamo parlare. Lui risponde subito e mi dice che tra due giorni sarà a casa e che non vede l'ora di vedermi.
Spengo tutto e vado a letto.
Verso le 2 di notte apro gli occhi e mi giro per prendere l'acqua sul comodino. Vedo la lucina del telefono lampeggiare e mi trovo un messaggio tra le notifiche.
'Scusa se ho riattaccato, sono stata maleducata. Sono pronta a darti tutte le risposte che vuoi, vediamoci a questo indirizzo.' E segue, appunto, l'indirizzo del luogo fatidico.

Mai come ieri - 30 canzoni in una storiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora