Mai come ieri - 30 canzoni in una storia

22. Una canzone che ti dà la forza di andare avanti.

Can't hold us - Macklemore

La laurea é di pomeriggio, per cui abbiamo anche tempo di pranzare insieme a casa. O meglio, hanno tempo di mangiare perché il mio stomaco è chiuso e ci resterà fino a quando uscirò da quell'aula.
Hanno ordinato delle pizze trasformando la cucina in un campo di battaglia. Non so perché ci siamo preparati così presto, spero solo che non si sporchino i loro bei vestiti, specialmente Damiano. Lo guardo ridere con gli altri, ma so che anche lui è ansioso per me, anche se glielo chiedessi mi direbbe che non è vero.
Lascio un po' il caos che c'è in salotto e mi rifugio nella stanza da letto, faccio su e giù per la camera e cerco di fare respiri profondi. Mentre controllo se ho messo tutto l'occorrente in borsa, sento due mani posarsi sulle mie spalle.
"Sei pronta?" mi chiede Damiano.
"Ho paura" gli dico "ogni volta che devo affrontare qualcosa mi faccio prendere dall'ansia".
"È normale. Quando devo salire sul palco mi sento il re del mondo, ma le mie gambe tremano e me la faccio sotto ogni volta. Però tutto questo ne vale la pena, pensa a quando avrai finito. Sarai laureata, cazzo! Nessuna delle mie ragazze si è mai laureata. " dice sorridendo.
" Ah bene, adesso si che mi hai tranquillizzato! Comunque grazie, davvero. Già sai" gli rispondo abbracciandolo forte.
L'ora è giunta, si va in scena.
Arriviamo in università e sembriamo il gruppo vacanze Piemonte, tutto sembra tranne che devo laurearmi. Quando saliamo le scale ci troviamo davanti ad una sala piena di laureandi con i loro parenti che fanno casino a destra e a manca, fino a quando arriviamo noi e tutti si voltano a guardarci. Lo credo bene, sembriamo usciti da una rivista di Vogue, fortuna che volevo passare inosservata.
L'ansia inizia a salire, sarò la prima a dover discutere la tesi. Quando fanno il mio nome entriamo nella grande aula azzurra, quella delle grandi occasioni. Mentre tutti prendono posto Damiano mi sfiora il viso con la mano e mi da un bacio sulla guancia "in bocca al lupo" mi sussurra.
Ed eccomi qua, l'ansia di colpo sparita. Giurerei di non ricordarmi nulla di ciò che ho scritto in quella tesi ma, di colpo, inizio a rispondere a tutte le domande ed anche a rilassarmi un po'. Il tutto dura una decina di minuti e quando esco dall'aula i miei amici iniziano ad urlare ed ad abbracciarmi. È tutto un susseguirsi di "Congratulazioni!" e "auguri dottoressa!", compreso il "bella pe te" di Vic.
Meno male che si sono ricordati la corona d'alloro e non solo, mi hanno fatto trovare anche una fascia stile miss Italia da indossare, con su scritto 'superlaureata'.
Damiano mi prende in disparte e mi bacia, porta con sé una scatolina blu con un fiocchetto.
"Non puoi immaginare quanto io sia orgoglioso di te" mi dice "questa è per te, spero ti piaccia".
Apro e trovo una collanina con una medaglietta d'argento. La prendo tra le mani e vedo che ci sono incise le parole della canzone che mi ha suonato quella sera in sala prove, la prima in cui abbiamo dormito insieme. Sto per piangere.
"È bellissima, non c'è bisogno che dica altro" gli dico guardandolo negli occhi. "Adesso non ci sto capendo nulla e sai che non sono particolarmente romantica ma sappi che ti sceglierei altre mille volte e tra mille ti riconoscerei, anche solo sentendo il suono della tua voce o il rumore dei tuoi passi. Dentro te c'é un mondo bellissimo che io ho avuto la fortuna di esplorare, sei raro e prezioso. Non saprei neanche come descrivere quello che provo per te, da quando ti ho visto per la prima volta fino al vederti arrivare a Londra per me è stato un crescendo di emozioni. Sei parte di me, sei quello che io vorrei essere e ti amo da matti. Ora però mi auguro che tu abbia registrato questa dichiarazione perché non credo la risentirà tanto presto" lo abbraccio ridendo ma partiamo entrambi con un bel piantino.
Ebbene si conclude così la prima parte di questa giornata, adesso possiamo dar via alle danze.