24. Una canzone di una band che vorresti ancora insieme.

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Wonderwall - Oasis

Tre mesi dopo.
Mi sono iscritta alla magistrale, lingue per le imprese. Non ho perso tempo, sono una di quelle che se inizia una cosa deve finirla e non lasciarla a metà. Sono troppo seria, lo so.
Sto facendo un po' fatica a fare gli esami, sto andando a rilento e mi servirebbe una vacanza. Dopo la laurea non ne ho avuto modo, il lavoro in negozio non mi da tregua e da poco sono "avanzata di grado" , sto in ufficio a gestire le varie scartoffie.
Elena tra poco andrà in maternità, con quella pancia ormai non riesce a fare più nulla. Abbiamo scoperto che sarà una femmina e si chiamerà Camilla. Ricordo ancora l'emozione di quando ce l'hanno detto, ero con lei in ospedale dato che il padre é sparito nel nulla ed a quanto pare non intende occuparsi di niente.
Passo molto tempo fuori casa, io e Damiano non stiamo più insieme. Tornare in quello che un tempo era il nostro posto mi rende triste e preferisco rientrare solo di sera, quando la giornata è finita e non ti resta che aspettare che arrivi quella dopo.
Ogni cosa mi ricorda lui, c'è ancora il suo profumo sul cuscino e qualche camicia appesa nell'armadio. Avevamo già provato a salvare questa storia varie volte, ma si sa, quando qualcosa si rompe é difficile che torni come prima. Era sempre più assente, non ci sentivamo più da quando si era trasferito a Milano col gruppo. Era finita e non avevo più notizie di lui da parecchio, se non per sentito dire.
Intanto, il numero dei suoi followers saliva ed ogni tanto spuntavano foto di lui che si divertiva in discoteca insieme a qualche ragazza conosciuta al momento.
Non ascoltavo più le sue canzoni, appena mi capitava di sentire in radio la sua voce cambiavo stazione perché faceva male. Gli avevo dato tanto, forse tutto, e lui aveva fatto lo stesso con me. Ma le cose non sempre vanno come vogliamo. Era ovunque, come se non bastasse il loro primo album era esposto in vetrina in negozio, insieme ad un loro poster gigante che mi ricordava quanto fosse bello.
Invito spesso le mie amiche a casa per stare meno sola, faccio di tutto per essere impegnata e qualche volta per non pensare esco con loro, anche se non mi diverto granché.
"Devi tirarti su" mi dice sempre Elena "voglio dire, Damiano non sarà mica l'unico uomo sulla terra! Esci, fai nuove conoscenze, non posso vederti così".
"Ele ma come te lo spiego? Non ci riesco, ogni volta che vado da qualche parte lo vedo, sembra che sia davanti a me. Come posso andare voltare pagina?" gli chiedo.
"Tu immagini di vederlo, ma lui non è davanti a te! È da qualche parte a Milano a fare quello che più gli piace, mentre tu stai qui a struggerti per lui. Ti sembra giusto? No, ma tanto appena lo becco, perché tanto dovrà tornare a Roma prima o poi, gliene dico quattro! "esclama.
" Lascia stare" gli dico io "é una causa persa, una storia finita".
"No, a me lui é sempre piaciuto perché è un figo, ma non si tratta così una ragazza che per lui ha dato tutto! Io me li ricordo ancora i tuoi occhi quando lo vedevi, riuscivo quasi a sentire l'emozione che provavi tanto era forte! E non voglio che tu stia male per lui" mi dice con fare materno.
"Ma non è che da quando sei incinta ti sei rimbambita? Comunque a parte gli scherzi hai ragione, cercherò di voltare pagina e, nel caso tornasse a Roma, digliele due parole che se le merita" gli rispondo col sorriso.
È un venerdì sera, piove e la mia amica Ludo mi propone di uscire a bere qualcosa. Diciamo pure che mi costringe, dal momento che é qui a casa a dirmi cosa indossare.
"Andiamo a ballare? Ho sentito che ha aperto un posto fighissimo a Trastevere, che dici?" mi chiede lei.
Alzo gli occhi al cielo, odio le discoteche.
"Ludo, sai che non amo questo genere di locali. Piuttosto perché non andiamo al cinema? Serata tranquilla" rispondo.
"Iré e basta co ste serate tranquille! Sono mesi che te ne stai rintanata qui dentro, non hai voglia di uscire?"
"In realtà no, sono sincera".
Lei mi guarda severa, come se volesse rimproverarmi.
"Chiamo Damiano?" mi chiede sfottendo "no perché forse se viene lui esci! Smetti di dire cazzate e muoviti che usciamo" dice aprendo già la porta di casa.
Ok, mi arrendo. Come vuoi tu, Ludo.

Mai come ieri - 30 canzoni in una storiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora