Bohemian Rhapsody - QueenDamiano
Sono tornato tardissimo dalla festa ed ho dormito tutto il giorno. Mi sono svegliato con la bocca secca ed un mal di testa fortissimo. Non mi sono dimenticato di ciò che ho scritto ieri notte, anche se non ho ricevuto risposta ma solo due spunte blu.
Mi guardo allo specchio e vedo uno stronzo. Si, è così. È nella mia indole e non posso farci niente, anche se spesso mi ritrovo a fare i conti con questa cosa senza però cambiare mai. Ne ho combinate tante fin da bambino, tra scherzi a scuola e ragazze di una sera, bocciature e guai.
Finché non é arrivata lei. Mi ricordo ancora quando passavo per la strada e la guardavo attraverso la vetrina, era sempre impegnata a fare qualcosa. Lei non sapeva che ogni giorno andavo lì solo per vederla. Ma forse, anzi sono sicuro, che anche lei mi aveva notato, solo che era troppo timida per farsi avanti. Fino a quell'incontro casuale al ristorante, mi aveva raccolto il portafogli ed io avevo fatto cadere apposta il bigliettino col nome del locale in cui suonavo, nella speranza di poterla rivedere ancora una volta. E così é stato.
Diventava rossa quando le parlavo e cercava sempre di evitare il mio sguardo tenendo gli occhi bassi. C'era qualcosa che mi incuriosiva di lei, avevo capito che era una persona ferita ma nello stesso tempo timida e riservata con chi conosceva da poco.
Abbiamo condiviso tante cose insieme, sono andato a Londra solo per riprendermela. Il suo letto era diventato il mio, il divano un rifugio solo nostro per guardare i film e per farla spaventare così poteva nascondersi nella mia maglietta ed io potevo proteggerla. L'ho vista laurearsi ed io ero più agitato di lei, ma anche il più orgoglioso.
È una persona pulita, trasparente. Riesci a leggerle dentro, riesci a sentire il rumore del suo cuore che batte quando si emoziona, ed il bagliore dei suoi occhi quando qualcosa la colpisce. Non è una che si dà via al primo che passa, ci mette un po' per aprirsi ma quando lo fa, bé, sei destinato ad essere un pezzo della sua vita che custodirà gelosamente.
Non sono rimasto sorpreso quando si è scansata, le stavo chiedendo troppo dopo un po' che non mi vedeva e lo sapevo, ma ho voluto tentare lo stesso. Mi ha fatto male rivederla, ma non quel male che ti consuma dentro, no. È quella sensazione che provi quando passa un po' di tempo, poi torni a casa e ritrovi tutto quello che hai lasciato con nostalgia. So di averla ferita, so di aver spezzato una quotidianità che la faceva sentire protetta, al sicuro. Lei si era completamente affidata a questo ed io gliel'avevo tolto.
Abbiamo pubblicato il nostro primo disco, un successo inaspettato. Era bello tutto ma io non facevo che pensare a lei, mi chiedevo se fosse stata orgogliosa di me, almeno un po'. Ho persino chiamato le sue amiche per sapere di nascosto come stava e cosa faceva, ma non hanno mai voluto dirmi niente se non di lasciarla stare.
Combino solo guai. Ma il mio sogno è entrare nei cuori delle persone con la musica, non importa se dovrò stare sempre in giro. Farò di tutto per continuare su questa strada.
Io spero che lei lo capisca. Spero che quelle spunte blu diventino parole, forse rabbia non lo so. Non pretendo niente che lei non voglia, non la forzeró.
Mi ha perdonato tante volte e, se non vuole più sentirmi, forse è giusto che mi faccia da parte. Però non cambio idea, se lei vorrà io ci sarò.
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Mai come ieri - 30 canzoni in una storia
FanfictionIrene si divide tra studio e lavoro a Roma, città in cui si é rifugiata per scrollarsi di dosso il peso di una famiglia disastrata. Damiano, frontman di talento alla ricerca del successo, passa spesso davanti al negozio dove lei lavora. Un incontro...