Galy finì il suo turno verso le dieci di sera come al solito. Prese una sigaretta dalla borsa e cominció a fumare nel negozio.
Si guardó intorno pensando a quanti capolavori si trovavano in quello stupido negozio di musica.
A quanta gente aveva creduto così tanto in se stessa fino a creare dischi che hanno vinto premi su premi, ma tanto questo non ha cambiato il loro destino.
Qualsiasi cosa abbiano fatto, sono morti tutti.
Sono cibo per i vermi anche chi ha rivoluzionato la musica come Elvis Preasley.
Galy alzó le spalle, prese la sigaretta che teneva in bocca e la buttó sul pavimento del negozio.
"Ecco perchè non ho ambizioni ne sogni cari miei" disse sorridendo orgogliosa a tutti quei dischi.
Prese la borsa dal bancone e uscì dalla porta sul retro del negozio.
"Hei piccola" due braccia avvolsero i fianchi della ragazza che sbuffó seccata.
"Credo che tu non abbia capito il significato nel mio calcio nelle tue palline Mike" disse Galy sarcastica spostandosi dalla sua stretta.
"Eddai smettila Galy"
"Mi hai chiamata puttana, stronza, troia e poi cos'altro, ci manca balena e stiamo a posto"
"Ero mezzo sbronzo Galy! Sai che non l'avrei mai detto"
"Senti Mike, gia quando mi hai tradito con quella puttana di Lacey io ti ho dato un altra possibilità, poi ti ho beccato nello strip club e te ne ho data un altra ancora ma adesso io non ci sto proprio a farmi chiamare da un coglione come te,puttana....Bhe se non l'avessi capito, è finita, quindi porta quel culo lontano da me"
"Eddai dolcezza, io ti amo"
Galy si giró lentamente verso di lui.
Lo guardó negli occhi.
Prese un bel respiro.
"Vaffanculo"
Disse infine.
Lo lasció sulla strada così, spiazzato, come solo Galy sapeva fare.
Cominció a vagare come al suo solito tra le stradine del centro fino a raggiungere casa sua, ma ovviamente qualcosa la fermó.
Passó accanto alla struttura potente e superiore che sovrastava tutte le altre.
Quella casa la conosceva, anche se effettivamente al suo interno non sembrava cosi potente rispetto a quelle circostanti.
Buttó la sigaretta che stava fumando a terra e suonó il campanello.
"Unknown!" Disse Galy abbracciandolo.
"Ciao Galy!" Disse lui stranito.
"Che ci fai qui?" Chiese Josh
"Passavo di qua e sono venuta a trovarti"
"Okay..." Disse Josh imbarazzato.
"Josh, ti procurerò un lavoro!" Urló Galy entusiasta
"Cosa? Ho bisogno di tutto tranne che di un lavoro"
"No tu hai bisogno di tutto compreso un lavoro"
"Galy ma perché fai questo? Perchè di punto in bianco ti presenti a casa mia, dormi da me, passi la sera con me e poi mi procuri un lavoro...Perchè?" Chiese Josh.
"Vedi Unknown, tu hai bisogno di qualcuno che stia con te e a me piace stare con te, per questo sto con te. Punto"
"Si ma perchè procurarmi un lavoro?"
STAI LEGGENDO
La vita ha i capelli blu
Teen FictionLa vita è noiosa. Un vento lento che ti trapassa i capelli dandoti fastidio. Ti spettina, ti sporca, non porta mai nulla di buono. È tristemente dolorosamente noiosa. Era questo che pensava quel triste adolescente della Florida all'età di 20 anni...