Erano passate due settimane dalla visita dei due ragazzi a casa di Primules.
Per due settimane intere i ragazzi non avevano fatto altro che lavorare, fare l'amore dopo il lavoro, leggere dopo aver fatto l'amore e fare l'amore dopo aver letto.
Avevano finito di leggere insieme Cercando Alaska ma Josh continuava a non comprendere.
Quel giorno erano tra le loro lenzuola a pensare, in un tremendo silenzio.
"Galy?"
"Si?"
"Io non riesco a capire...."
"Cosa?"
"Questo stramaledetto libro!" Disse Josh scaraventandolo dall'altro lato del letto.
Galy incuriosita si avvicinó al petto del ragazzo.
"Vediamo...Punti deboli e punti di forza?" Chiese la ragazza.
"Bhe, ho capito il labirinto, ho capito Alaska, e cavolo, mi ci identifico una cifra, ma Miles, il suo tema, questo è il punto debole"
"Il suo tema? Quello finale intendi?"
"Si"
"Cosa c'è da capire?"
"Tutto Galy! Voglio dire, quel libro parte in quarta con il presupposto di una vita piena di infelicità per una ragazza che ha sofferto e basta, finchè arriva sto qua che finisce tutto questo,con un tema dove sostiene che nonostante tutto, i giovani siano invincibili? Ma che cavolo di senso logico ha. Che poi magari i giovani fossero invincibili!"
"Josh, hai ragione. Ma è proprio questa la base del libro"
Josh la guardó per un attimo, si giró su un fianco per osservarla meglio.
La ragazza scostó i suoi capelli blu da un lato.
"Tu hai praticamente notato la non coerenza del libro,no? Bhe è su questo che in teoria si basa. Su un adolescente e le varie sfaccettature di esserlo. Puoi essere un Alaska Young alla ricerca disperata del suo grande forse che la porta alla morte ma puoi anche essere un Miles che nonostante la ricerca disperata del suo grande forse non ha mai smesso di domandarsi il perchè, fino a rendersi conto di quanto lui stesso sia invincibile. La base del libro, in effetti, non è tanto il labirinto, quindi possiamo dire, l'infinita angoscia dell'inconscio, ma è, a parer mio, l'insieme che rende l'essere umano, umano. Se ci pensi tutti sono stati adolescenti ma non tutti sono sopravvissuti a questa fase della vita. Ed è questo secondo me quello che sostiene il libro. Un adolescente è come un matto da due personalità. La prima all'Alaska e la seconda alla Miles. Una muore ma poi rinasce dall'altra, esattamente come l'energia, si trasforma ma non ti abbandona mai definitivamente"
Josh osservó attenamente gli occhi celesti della ragazza.
"Galy sei così fottutamente intelligente"
Galy rise.
"Josh posso chiederti una cosa?"
"Certo"
"Come vedi la vita?"
Josh abbassó lo sguardo.
"Sai qual'è stato il mio desiderio più grande da quando avevo tredici anni? Morire. Ho sempre voluto porre fine a tutto questo. Non ho mai desiderato degli amici, ne nulla. Solo morire. Infatti la morte è una delle poche cose che non mi fa paura. Io non credo nella vita dopo la morte, ma neanche nel paradiso. Io credo nella fine del dolore. Morire per me significa questo, smettere di provare dolore Galy. Per me, l'uscita dal labirinto è la morte. Proprio come Alaska probabilmente. Per me Galy, la vita non è altro che un odioso labirinto senza uscita. Anche se, in questi ultimi tempi, c'è qualcosa che riesce a distogliere la mia attenzione dall'uscita dal labirinto, facendomi percorrere vie diverse, senza raggiungere la morte"
"E cos'è questa cosa?" Chiese Galy incuriosita.
"Te"
Galy guardó il ragazzo.
"Josh?"
"Si?"
"Ti amo"
Josh guardó Galy.
"Galy?"
"Si?"
"Ti amo"
Risero e si baciarono.
"Ah Josh?"
"Dimmi"
"Qual'è la cosa che ti fa più paura in assoluto?"
"L'amore"
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La vita ha i capelli blu
Teen FictionLa vita è noiosa. Un vento lento che ti trapassa i capelli dandoti fastidio. Ti spettina, ti sporca, non porta mai nulla di buono. È tristemente dolorosamente noiosa. Era questo che pensava quel triste adolescente della Florida all'età di 20 anni...