Ogni tanto capita di pensare alla possibile colonna sonora della proprio vita, come se stessimo in un film e ci fosse la nostra musica del cuore ad accompagnarci.
Anche Josh ci pensava spesso a questa cosa, bhe lui non sapeva se il suo film fosse un horror o non esistesse. Ogni tanto gli sembrava di stare in un enorme stanza bianca, senza niente, e lui era l'unico puntino nero.
Lì non c'era musica, non c'era nulla, solo quel puntino nero.
Era una cosa orribile che lo portava a detestare se stesso.
Se avesse dovuto scegliere la colonna sonora della sua vita, bhe avrebbe sicuramente scelto una canzone Metal dei Black Veil Brides, non solo perchè gli piacevano ma soprattutto perchè tutta quella musica aggressiva era perfetta per la sua vita.
Perchè del resto la sua vita lo aggrediva e quindi quelle canzoni ci stavano a pennello.
Anche sta volta, la vita lo aveva aggredito, e questa probabilmente sarebbe stata una ferita impossibile da rimarginare.
Aveva visto Galy, la sua ragazza, completamente pietrificta a terra in una pozza di sangue, con un coltello da cucina in mano, la scena più terrificante che avesse mai visto.
Ovviamente chiamó l'ambulanza e andó in ospedale con lei.
Nessuno sapeva se Galy avesse deciso se svegliarsi o meno, e Josh non voleva nemmeno sperare, tanto sapeva che non sarebbe servito a molto. La ragazza non era in coma, ma erano più di tre giorni che dormiva e la cosa era preoccupante.
Josh si trovava sulla poltroncina della stanza di Galy, a guardarla con due occhioni argentati.
Non si muoveva, era perennemente immobile.
Come lui del resto.
Era fermo lì, con le gambe al petto che la osservava.
Aveva paura, si eccome ma dentro di lui si annidava un enorme e mostruoso presentimento che qualcosa non andava.
Si, se lo sentiva.
Qualche ora dopo, non si sa quando ma era quasi sera, passó nella stanza un medico.
"Ciao, tu sei un familiare?"
"Mh no" rispose Josh
"Sei il ragazzo"
"Si" rispose Josh senza distogliere mai lo sguardo da Galy.
"Come ti chiami?" Chiese l'uomo
"Josh"
"Piacere io sono Jackson"
"..."
"Josh, tu sai perchè Galy ha fatto questo?"
"No, sapevo che si era tagliata in passato..."
"Bene"
"..."
"Vedi Josh, tu sembri un ragazzo intelligente, per questo ti diró il motivo"
"Va bene"
"Galy non è una ragazza come le altre Josh...Lei ha una malattia"
"C-cosa?"
"Josh, Galy soffre di Bipolarismo Schizzofrenico"
"Che cazzo significa?"
"Josh, Galy ha una malattia molto complicata, lei soffre di cambiamenti d'umore acuti e in più è schizzofrenica. Lei prendeva delle pillole chiamate..."
"Schitzend"
"Esatto"
"Le ho viste nella sua borsa, ma pensavo fossero per la nonna dato che erano sigillate"
"Appunto, erano sigillate perchè negli ultimi tempi aveva smesso di prenderle..."
"...."
"Non potrà mai più avere una vita normale,Josh."
"E quindi?"
"E quindi, appena si sveglierà la trasferiremo in un ospedale psichiatrico dove verrà sorvegliata e controllata per tutto il tempo"
"Starà meglio?"
"No, starà solo meno peggio"
"Non tornerà mai più da me?"
"Non so Josh, vedremo. Sarà meglio che per qualche settimane non vi vediate..."
"Va bene"
"Bene Josh, ti lascio solo"
Il dottore uscì dalla stanza.
Josh fissava ancora Galy.
"Oh Galy, quanto ti detesto per quello che hai fatto"
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La vita ha i capelli blu
Teen FictionLa vita è noiosa. Un vento lento che ti trapassa i capelli dandoti fastidio. Ti spettina, ti sporca, non porta mai nulla di buono. È tristemente dolorosamente noiosa. Era questo che pensava quel triste adolescente della Florida all'età di 20 anni...