Erano passate due settimane dal primo giorno di lavoro di Josh, e nonostante la velocità del tempo, il ragazzo ancora non era riuscito ad abituarsi alla città, al frastuono delle auto, allo smog degli autobus, alla fila della metro e anche alla stancante desolazione di quel posto.
Ma del resto, cosa c'era di bello nella Florida? Eppure tanti turisti andavano a visitare quel posto fuori dal mondo.
E lui si chiedeva continuamente il motivo, perchè non andare in Italia o magari a New York, Parigi, che cavolo ci andava a fare la gente in Florida e per lo più lì!?
Era tremendamente assurdo.
E in più, a prescindere da dove ai fosse trovato, Josh odiava i turisti.
Quegli strani tizi la maggior parte delle volte biondi e dagli occhi azzurri che andavano in giro con le cartine in mano e gli zaini in spalla parlando e indicando le possibili parti dove andare, odiava per di più il fatto che quella gente si sentisse padrona dei luoghi che visitava, odiava la loro libertà.
In generale, Josh odiava questo principio perchè spingeva la gente a fare cose da dementi e a mandare all'aria la propria vita, ma si sà, nella libertà la maggior parte della gente, vede il peccato.
La negatività del ragazzo, peró nei confronti di questo, ovvero del mondo, stava piano piano diminuendo grazie alla presenza perenne della ragazza, che per la prima volta, gli faceva battere davvero il cuore.
Non sapeva se magari se ne stava innamorando, non aveva mai provato cose simili ma del resto, l'agitazione prima di vederla, le mani tremanti appena entrava in casa, il sorriso da ebete, le notti insonnie passate a pensare a lei e a farsi filmini mentali, morire dentro ogni volta che un ragazzo le si avvicinava, poteva tutto questo essere paragonato alla comparsa di un probabile amore? Forse.
Quella sera il loro turno era finito e stavano camminando verso la casa del ragazzo.
"Hei, che facciamo a casa tua?"chiese la ragazza.
"Che vuoi fare?"
"Ti va se compriamo qualche schifezza da Barny?"
Andarono all'alimentari (che vendeva tutto tranne che alimenti degni di questo nome) e vagarono tra gli scaffali.
Cominciarono a prendere roba su roba tra cui quattro lattine di bibite gassate, tre pacchetti di MashMallow,sei di Oreo, due si orsetti gommosi, due confezioni di gelato alla menta, del burro d'arachidi, panna spry, e delle tartine al cioccolato con del burro d'arachidi all'interno.
Pagarono tutto e diedero i soldi alla cassiera assurda perennemente vestita di rosa e con la gomma da masticare in bocca, tipica di Barney.
Andarono di nuovo verso casa ma qualcosa di inaspettato li aspettava di fronte la porta della potente struttura.
"Hei, frocio che ci fai con la mia ragazza?!" Disse quello spilungone pieno di muscoli e dagli occhi neri e cupi. Mike.
"Tecnicamente non è piu la tua ragazza e comunque nulla. Sparisci" disse Josh ponendosi di fronte a Galy.
"Mike ma vaffanculo, te ne vai!!!" Disse Galy furiosa spostandosi da dietro Josh.
"No, non me ne vado, maledetta puttana mi hai rovinato!!!"
"Hei bastardo non ti azzardare a chiamarla in quel modo!"
"Sennó? Che mi fai?"
Mike si avvicinó pericolosamente verso Josh.
Lui senza esitare sferró un pugno sulla mascella di Mike che cadde all'indietro e non esitó a rialzarsi.
Anche lui a sua voltà prese a pugni Josh che finì contro un auto.
Mike continuó a sferrare pugni e le piccole braccia minute di Galy e le sue urla cercavano di fermarlo.
Dopo ben un quarto d'ora di pugni Mike se ne andó, lasciando sfinito il povero ragazzo accasciato sull'auto.
"Josh! Oddio Josh!"
"Galy, aiutami ad entrare in casa"
Galy caricó Josh su una spalla e lo portó in casa stendendolo sul divano.
Lui le disse dove prendere le cose per medicarlo anche se ormai sapeva gia tutto, data la sua permanenza nella casa del ragazzo.
Prese un Kit medico e cominció a medicargli le ferite e grazie al cielo il ragazzo si rianimó piano piano.
Nonostante tutto, Galy non poteva fare a meno di notare una certa luce negli occhi del ragazzo.
Una luce che non aveva mai smesso di brillare dal primo giorno in cui lo aveva visto.
"Galy?" Chiese Josh
"Si?"
"Sei bellissima"
Galy bloccó la mani mentre lo stava medicando e lo guardó dritto nei suoi occhi argentei.
Entrambi affogarono l'uno nello sguardo dell'altro.
"Josh, se io sono bellissima tu sei meraviglioso...." Disse Galy leggermente imbarazzata.
"E allora tu sei perfetta"
"Io non sono perfetta Josh"
"Lo sei abbastanza per me"
I due di guardarono ancora.
Sospirarono e distolsero l'uno lo sguardo dall'altro.
Una volta finito di medicare Josh, Galy mise un film alla televisione.
"Che hai messo?" Chise Josh
"Lol pazza del mio migliore amico, non so nemmeno cos'è"
Cominciarono a guardarlo stretti stretti mangiando le schifezze che avevano comprato.
Verso le scene d'amore entrambi si irrugidirono.
Quei due ragazzi non volevano darlo a vedere poichè erano abituati ad avere la loro enorme corazza protettiva contro l'universo,ma entrambi stavano perdendo la testa l'uno per l'altro... I loro cuori cominciavano a fondersi, le loro anime a convivere.
Alla fine del film, Galy dormiva.
Josh pensava.
Guardó la ragazza sulle sue gambe.
Le accarezzó il viso scostandole i capelli.
"Dio santo Galy, credo di amarti"
Il ragazzo, espresse i suoi pensieri.
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La vita ha i capelli blu
Teen FictionLa vita è noiosa. Un vento lento che ti trapassa i capelli dandoti fastidio. Ti spettina, ti sporca, non porta mai nulla di buono. È tristemente dolorosamente noiosa. Era questo che pensava quel triste adolescente della Florida all'età di 20 anni...