Josh era tornato a casa verso le due ma non aveva dormito molto.
Aveva nel cuore un ansia irreparabile come una ferita di quelle profonde che ti fai in un deserto senza ospedali o roba varia.
Non hai possibilità di guarire.
Si alzó verso le sei del mattino e andó sul divano.
Cominció a giocare a Call Of Duty, il gioco che odiava di più al mondo ma era perfetto per sfogarsi.
Molte volte aveva optato per suicidarsi, giusto per vedere cosa si provava ma non era mai stato soddisfatto.
Sentì bussare alla porta.
Andó ad aprire.
"Josh" disse una Galy dagli occhi rossi e gonfi.
Lei sorrise, ma non era il suo solito sorriso.
Era uno di quelli indecisi, strani, malati.
Di quelli che vengono seguiti da una sigaretta tra dita tremanti e occhi pazzi e furiosi.
"Galy"
Disse infine Josh, serio
"Posso entrare?"
"No"
"Eddai!"
"No"
"Perchè?!"
"Perchè non voglio che tu entri"
Galy, esitó. Non rispose subito e abbassó lo sguardo.
"Credevo che tu fossi diverso, che mi avessi accettato per quello che ero..."
"Galy piantala. Con me queste stronzate da quattro soldi non funzionano.... Ora voglio che tu mi dica la verità."
"Okay Unknown"
"Ti droghi o ti sei mai drogata?"
Galy lo guardó negli occhi.
Effettivamente lei era la prima a sostenere che ogni rapporto, di ogni genere anche quelli malati come il loro, dovevano basarsi sulla presenza imminente della sincera e piena fiducia. La sincerità doveva essere la loro parola d'ordine.
"No"
Mentii.
Galy mentiì come aveva sempre fatto nella sua vita.
Aveva costruito un passato di bugie, un muro invalicabile formato da menzogne di una vita immaginaria.
Galy aveva un esistenza crudele e insapore ma lei stessa non era in grado di ricordare nulla del suo passato se non quello che la sua mente aveva fatto in modo che ricordasse.
Galy sapeva di essere solo ció che credeva.
E Josh sapeva di lei solo ció che Galy gli aveva svelato.
Chi poteva mai dire che fosse tutto vero?
Chi avrebbe mai potuto dare le risposte a tutte queste inesauribili domande?
Bho.
"Entra" disse infine Josh dopo una tremenda attesa.
Galy entró euforica.
"Posso andare in bagno?" Chiese la ragazza.
"È ancora casa tua Galy..." Disse Josh
Lei lo guardó dolcemente. Accarezzó la sua guancia e gli diede un leggero bacio sulle labbra, quasi a sfiorarlo semplicemente.
Mentre la ragazza andava in bagno Josh si mise a frugare nella sua borsa.
Trovava pacchetti di sigarette, una mini bottiglietta di vodka, preservativi,salviettine, assorbenti... Finchè non vide un piccolo flaconcino giallo con un etichetta con su scritto "Schitzend". Lo turbó un attimo ma del resto era ancora sigillato e per questo il ragazzo pensó che fosse per la nonna di Galy.
Poco dopo Galy si ritrovó tra le braccia, un pó insicure, di Josh.
Lei continuava a tirar su con il naso che era ai bordi tutto rosso. I suoi occhi erano gonfi e aveva delle occhiaie allucinanti, sembrava che gli occhi stessero per fuori uscirle.
"Josh"
Disse la ragazza con uno strano sorriso mentre guardava Josh.
"Dimmi" disse lui
"Ti sei mai fatto?"
Il ragazzo si irrigidì e una violenta scossa gli percorse la schiena.
"No Galy, e mai lo faró"
"Uh" improvvisamente l'espressione della ragazza varió, da eccitata passó a triste e delusa.
Josh si alzó.
Si gratto la testa e si giró verso di lei.
Stava per dire qualcosa che improvvisamente fece per andarsene.
"Hem, io, hem io esco a prendere una boccata d'aria, ci vediamo dopo" disse infine insicuro e scosso.
Tante domanda vagavano nella mente confusa del ragazzo che non riusciva a darsi risposte.
I suoi pensieri erano foglie di alberi d'autunno che non sarebbero mai tornate sui loro rami.
Perchè Galy aveva quello strano sguardo sul volto? Perchè gli aveva chiesto se si era mai fatto? Perchè aveva quel falconcino in borsa? Perchè da un momento all'altro era cambiata a questo modo?
C'era qualcosa nella mentalità di Galy che lo spaventava, non riusciva più a vedere in lei quella ragazza sveglia, intelligente,metaforica, la ragazza dei dischi e dai capelli blu.
Cosa le stava succedendo?
Dopo circa una lunga ora di passeggiata e riflessioni allucinanti Josh tornó a casa.
Aprì la porta con le chiavi tintinnanti e si aspettó di trovare Galy sul divano.
Ma non c'era.
"Galy!" Disse ad alta voce
Nessuna risposta.
"Galy!!" Ripetè
Nulla.
Cominció a cercare su per le stanze, cucina, camera da letto, studio, bagno principale.
Quando salì su per le scale andó in camera sua e trovó la porta del suo bagno aperta.
L'acqua del rubinetto scorreva veloce.
Come i battiti del cuore di Josh.
Una macchia di sangue si trovava sull'estremita del lavandino.
Josh deglutì.
Abbassó lo sguardo e trovó Galy sdraiata a terra con gli occhi chiusi,pallida in viso, e tutti i polsi tagliati da cui sgorgava sangue.
Troppo sangue.
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La vita ha i capelli blu
Teen FictionLa vita è noiosa. Un vento lento che ti trapassa i capelli dandoti fastidio. Ti spettina, ti sporca, non porta mai nulla di buono. È tristemente dolorosamente noiosa. Era questo che pensava quel triste adolescente della Florida all'età di 20 anni...