Ti odio

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Da bambino ero felice quando nevicava, adesso blocca il traffico e rovina la giornata.
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-Noo non ci credo!- ripeto per la 73838 volta al loro di fronte a me.

-Ti giuro, mentre mi stavo cresimando il prete per sbaglio mi pistó il piede, i suoi 200 kg non furono a suo vantaggio e tirai un bestemmione in chiesa, nel più totale silenzio- ripete trattenendosi la pancia per le troppe risate.

Già mi immagino un picco Dylan dal nasino all'insù pronunciare parole così poco caste.

Ma sta zitta che tiri giù più peccati te che gli scaricatori di porto.

All'improvviso Dylan placa la sua crisi e mi guarda.

-Sei stupenda.-

Avvampo all'istante per l'improvviso complimento, ritrovandomi nuovamente di fronte alla più grande incognita: come si risponde ad un complimento?!

Dire grazie e basta fa brutto, però se prolungo sembra me la tiri.
E che cazzo, voi e i complimenti.

-Grazie Dylan- classico.

Si avvicina pericolosamente a me fissando alternamente i miei occhi e le mie labbra, che nervosamente mordo.

Ho la pancia in subbuglio, e mi sto letteralmente sciogliendo sotto il suo sguardo attento eppure...non riesco a provare le stesse cose che Aiden mi fa provare anche solo con una fugace occhiata.

Ma che cazzo c'entra Aiden ora?! Hai un cristo davanti che sta tentando di baciarti e tu pensi ad Aiden?!

-Hai un cigliò nell'occhio-

Vaffanculo.

-Conosci il gioco? Poggia il dito sul mio ed esercita una leggera pressione, se quando lo togli il cigliò è sul tuo dito spetta a te esprimere il desiderio e viceversa.-

Delicatamente preleva il ciglio e lievemente lo poggia nel dito.
Poggio il mio sul suo operando una leggera forza.

-Uh, è rimasto sul mio.
Il mio desiderio è che i tuoi amici rimanessero dove sono. Vorrei che questa giornata non finisse mai- esordisce Dylan.

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-Grazie della compagnia Dylan, davvero, non so cosa avrei fatto tutto il giorno se non ci fossi stato tu.- affermo guardandolo con onestà negli occhi.

Sono particolari. Ne marroni ne verdi. Sono di un dorato miele, e personalmente li trovo stupendi, come lui del resto, è davvero un bel ragazzo.

Sorride di rimando, facendo spuntare una fossetta sulla guancia destra.

S(v)engo.

-Grazie a te per avermi degnato della tua presenza- sorrido più felice di prima.

-Oh adesso che ci penso- aggiunge d'un tratto interrompendo il contatto visivo e fissando le sue chiavi come se fossero un quadro di Monet. -Tra tre settimane un mio amico da un ballo- lentamente si inginocchia

-Vuole avere l'onore di essere la mia dama?- domanda sicuro.

-Madison siamo a....ma che cazzo....-

Se qualcuno trova la sua mascella di Catherine me lo faccia sapere, penso abbia appena toccato il centro della terra.

Aiden entra in casa, rimanendo pietrificato davanti alla scena.

-Chi cazzo sei tu? - domanda Aiden dirigendosi verso il moro che ormai si è ricomposto.

-Dylan Miller piacere- afferma senza preoccuparsi dello sguardo assassino di Aiden.

Aiden senza degnarlo di ulteriori attenzioni, si dirige in bagno sbattendo violentemente la porta.

-Scusalo Dylan, ma la sua gentilezza verso il genere umano è inesistente-

Intanto Adrian si dirige nella sua stanza, mentre Catherine sospirando si sfila la giacca.

-Madison penso sia ora che Dylan se ne vada- esordisce sospirando nuovamente.

Le lancio uno sguardo pieno di cattiveria.
Loro non immagino come tutto questo sia difficile per me.
Io ho lasciato tutto quello che avevo per qualcosa che non mi assicura un traguardo.
Non riescono a capire cosa significhi per me non poter avere contatti con il genere umano se non con loro e se ne fottono altamente.

-Ti chiamo più tardi Dylan, buonanotte.-

-Dormi bene Madison- conclude uscendo dalla stanza, senza guadare niente e nessuno.

Aiden esce dal bagno dirigendosi verso le credenze prendendo una bottiglia di Vodka.

-Sei uno stronzo....- sussurro con voce rotta.

-Come scusa?- risponde apatico.

-Sei uno stronzo Aiden Parker, un fottuto stronzo egoista! Per te il fine giustifica i mezzi!! E non te ne frega un cazzo di chi hai intorno, sei empatico quanto un cazzo, e calpesti tutto e tutti!! Mi hai buttato dentro questa merda senza ricevere neanche un mio consenso! Io ti odio!!- urlo piangendo.

I suoi occhi tramutano in un azzurro scuro, pieno di odio e di rancore. Mi odia..

-Tu non mi conosci cazzo!! Non sai niente di me stronza!!- ringhia avvicinandosi pericolosamente -Sei tu che sei sempre convinta si essere il centro del mondo di tutti!! Ma che ti aspetti dalle persone? Empatia?! Empatia, dove la trovi in una società come questa!! A nessuno interessa davvero sapere come stai! E se hai costantemente bisogno di un cazzo vicino, tornatene a New York dove mezza scuola ti sbava dietro!!- conclude rosso di rabbia prendendo la bottiglia di vodka e il giubbetto, uscendo e sbattendo violentemente la porta.

Piango, piango ininterrottamente fino a che l'abbraccio materno di Catherine non stringe il mio esile corpo tremante.

-È la rabbia Madison, lui non pensa davvero quelle cose....oggi non è stata una giornata facile per lui....- sussurra accarezzandomi

-Non ce la faccio più Catherine, sono tanto stanca- mi asciugo le lacrime -ma io non sono abbastanza forte, io non sono come te Catherine. Non ricordi, io sono la ragazza debole, quella distrutta dall'omicidio della madre, che non riesce a voltare pagina....- sussurro ormai prova di emozioni.

-Sei molto più di questo Madison e lo sai- replica continuando ad abbracciarmi.

-Beh...allora devo essere davvero ignorante sull'argomento....-

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Ciao ragazzi! Come vedete sto aggiornando con più frequenza! Sto approfittando di questo momento di ispirazione per scrivere, perché sono consapevole che non riuscirò ad essere costante, come sempre del resto🤯

Cosa pensate delle dure parole di Aiden?

Cosa farà ora Madison?

Bye ragazzi, kiss❤️

Live me without fearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora