La pace esiste-ultimo capitolo

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Set your dreams where nobody hides.
Give your tears to the tide.

L'estate è finita e Madison non si è ancora svegliata.

I medici ci hanno comunicato che se non si sveglierà nel giro di 48 ore staccheranno i tubi che la tengono in vita, e tremo al solo pensiero che non rivedrò più mia sorella.

Questi mesi sono stati noiosi, ogni giorno ci siamo svegliati con la speranza che fosse tornata da noi, ma puntualmente lei continuava a dormire.

Non è stato facile, la tensione a tavola si tagliava con un dito, ed io sono stata davvero poco presente.

Nick....non c'è giorno in cui io non pensi a quell'uomo e so che per quanto io possa continuare a stilare liste sui motivi per odiarlo, so che in fondo, lo amerò per sempre.

Il suo funerale non c'è stato, ma ora siamo certi che tutte le associazioni abbiamo chiuse.

Dovrei esserne contenta, eppure mi mancano così tanto le sue chiamate, le sue mani su di me, e sento che andare avanti è più difficile di quello che pensavo sarebbe stato.

Una vittoria, ma per me purtroppo anche una grande perdita.

-Ehi...- sussurra Aiden sedendosi al mio fianco.

-Ho prenotato i biglietti per New York, partiamo domani Catherine.- sussulto  immediatamente cominciando a piangere al pensiero che Madison rimarrà qui, per sempre.

-Aiden non le hai detto che hai preso 4 biglietti?!- domanda Adrian sedendosi vicino a noi.

Sgranò gli occhi osservando  Aiden che scoppia a ridere, tenendosi le mani sulla pancia.

-E dai stronzo, volevo farla morire!- ribatte lanciandogli un pugno sul braccio.

-Catherine, Madison si è svegliata. È tornata da noi.-

Balzo in piedi avventandomi sulle sue braccia e cominciando a piangere, di felicità questa volta, come non facevo da mesi.

-Forza andiamo dalla nostra ragazza.- Adrian prende le chiavi e velocemente corriamo verso la macchina.

-Torniamo a casa.- sussurro a me stessa continuando a piangere.

-Torniamo a casa.- conferma Adrian poggiando una mano sulla mia.

Arrivati in ospedale corro verso quella stanza, che per mesi è stata come una seconda casa, trovando mia sorella con occhi aperti, mentre disgustata mangia quella che dovrebbe essere riconosciuta come "minestra."

Scoppio nuovamente a piangere correndo verso di lei abbracciandola.

-Ho pensato che non volevo lasciarti sola con quei due maschioni.- sussurra accarezzandomi i capelli.

-È tutto finito Mad, torniamo a casa.- proferisco stringendola sempre più forte, per non farla scappare di nuovo.

Aiden's Pov

-Aiden te la lascio.- afferma Adrian uscendo commosso dalla stanza.

Sospiro rumorosamente ed entrando la vedo.

Bellissima, nei suoi lunghi capelli, nelle sue labbra piene e rosse, su cui avidamente mi avvento.

Dolcemente le accarezzo il viso, baciandone ogni singola parte.

-Noah...- sgrano gli occhi osservandola e lei in risposta abbozza un sorriso.

Sorrido anche io, consapevole ed anche un po' contento di non doverle ripetere la lunga storia.

Live me without fearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora