Ti porto nel caos della mia testa tra mille farfalle nella tempesta.
-Cazzo Catherine- sibila mia sorella non appena metto piede in casa.
-Dove sei stata?- domanda Adrian mentre addenta un gustoso biscotto.
-Calmate gli animi bollenti signori- ribatto rubando quel delizioso mix di cioccolato e uvetta sotto lo sguardo furente di Adrian.
-E comunque sono stata a casa di un ragazz...-
-Ti sembra il momento di cercare l'amore?!- mi interrompe Adrian alzandosi di scatto dal tavolo.Sbuffo sonoramente, consapevole però, che in fondo ha ragione.
Sono in una situazione troppo precaria per iniziare una relazione.
-Forza ragazzi, dobbiamo andare, ne riparleremo comunque.- ordina Aiden infilandosi la giacca di pelle che scatena reazioni poco caste in Madison.
Alla fine na bottarella gliela darei pure io.
Mi ricompongo dal mio stato di trance e mi avvio insieme agli altri in macchina.
Aiden e Adrian discutono delle tattiche per scoprire il volto del capo, Madison si finge interessata mentre io vengo sommersa di pensieri relativi a Nick.Quel ragazzo ha saputo scatenare così tanto in così poco.
Non nego che in una vita normale mi legherei seriamente a lui, ma purtroppo la mia vita é tutto fuorché normale, e sbuffo al pensiero di non potermela godere a pieno. Ma devo combattere, per lei.-Dobbiamo cercare qualche "dipendente" e cercare di rivelare da lui informazioni sull'identità del capo, minacciandolo ovviamente.- espone Adrian sicuro.
-Lo uccidiamo poi?- domando.
Stringe le spalle, chiudendo poi bene tutte le borse contenenti i suoi aggeggi tecnologici.
Il grande abitacolo è simile al precedente, e non mi stupisco di ciò.
Entriamo cercando di produrre il meno rumore possibile.
-Mio Dio l'arredamento fa ancora più schifo- commenta Aiden sbuffando
-Uhm, la merda alla merda- ribatte Madison.
Il mio cellulare vibra sonoramente scatenando un'occhiataccia dai miei amici.
-Scusate un attimo- cinguetto allontanandomi verso l'uscita.
-Ciao splendore- enuncia Nick dall'altra parte
-Ehi- rispondo a bassa voce cercando di non destare sospetta -Non chiedermi come faccia ad avere il tuo numero.- -Non ci avevo neanche pensato.-
-Vorrei rivederti Catherine- sospira -Ma ci siamo visti stamattina- rido pensando a quelle parole così dolci - Tu non mi basti mai.- arrossisco fino alla punta dei piedi, ma mi riprendo subito non appena noto le espressioni dei miei amici allo sbattere di una porta-Splendore che succede?-
-Devo andare, ti richiamo- stacco velocemente la chiamata nascondendomi dentro uno sgabuzzino insieme agli altri-Capo dobbiamo fermarli, Robin ha detto che nella ex sede di Mosca sono spariti dei documenti sulle vittime- afferma disperata una voce femminile.
Aiden sbianca all'istante, perdendo velocemente il fiato.
-Capo, mi ascolta?!- sussulto anche io a quella domanda, il capo è a pochi metri da me, quel gran figlio di puttana. Giuro che ora esco e lo uccido.
-Ros smettila- alzo un sopracciglio mentre la voce scompare con lo chiudersi di una porta.
-Catherine tutto apposto?- sussurra Adrian un po' agitato.
Annuisco freneticamente e sbircio al di la della serratura per verificare che non ci riservino sorprese.
-Ok, andiamo.- annuncio facendo scorrere lentamente la mano tremante sulla maniglia, abbassandola.
-Forza, sbrighiamoci!- sussurra Adrian -il laboratorio è nel seminterrato. Dobbiamo entrare in un condotto di areazione.-
-Cooosa?- Madison sbianca, mi ha confidato di detenere una certa paura per questi condotti, ma speriamo che non mandi a puttane il piano.
-Andrà tutto bene Mad, non preoccuparti- la rassicuro arrivando davanti all'entrata del condotto, che Adrian svita per farci entrare.
Piano piano, a carponi, ognuno entra dentro, e dopo circa 5 minuti Adrian ordina di fermarci, in quanto precisamente sopra ad un uomo che sta....togliendo ad una ragazza il cuoio capelluto.
-No non posso guardare.- bisbiglia Madison voltando la testa dall'altra parte.
-Adrian, è da solo?- domanda Aiden, mentre fissa con odio l'uomo.
Il biondo annuisce e svita silenziosamente i chiodi per togliere lo strato che ci separa dall'uomo.
Velocemente Aiden si infila una maschera e si cala giù, spruzzando uno spray sulle telecamere e stordendo l'uomo col un colpo alla testa.
Nota la ragazza stesa sul lettino e la guarda con sguardo di sofferenza.
Come biasimarlo...
Imbraga l'uomo e tutti e tre aiutiamo a tirarlo su.
Dei veloci passi si avvertono dal corridoio e proprio nel momento in cui le guardie entrano nella stanza, Aiden riesce a tornare su in compagnia dell'uomo.
-Dovevamo prendere per forza lo scienziato obeso?- domanda il moro sgusciando velocemente sulle braccia del tipo per trascinalo verso l'uscita.
Adrian svita anche qua il necessario e riusciamo ad uscire.
Madison's Pov
Tiro un sospiro di sollievo non appena rivedo la luce del giorno e fisso schifata l'uomo.
-Forza portiamolo verso la macchina- ordina rigido Adrian.
All'improvviso il rumore di uno sparo attira la nostra attenzione, e girandoci notiamo due guardie con due pistole in mano.
-Non è proprio il benvenuto che volevo ma apprezzo lo sforzo- cinguetta ironico Aiden, scaricando velocemente l'uomo nella macchina.
-Madison vai in macchina- grida Adrian estraendo di fretta una pistola, e senza pensarci ulteriormente obbedisco.
Uno dei due omoni spara un colpo vicinissimo ad Aiden, e resto pietrificata, nel capire quanto qui le nostre vite siano precarie.
E mentre questi pensieri vagano in me, un colpo trafigge diretto la gamba di Adrian, che dolorante si accascia a terra.
Gli uomini si avventano su di lui, quando Aiden però, spara ad entrambi, uccidendoli.
Il biondo sviene, e Aiden, caricandolo sulle spalle, lo riporta velocemente in macchina seguito da Catherine.
-Dobbiamo andare all'ospedale cazzo- grida la rossa passandosi nervosa una mano fra i capelli, mentre io cerco di svegliare Adrian, invano.
Dopo circa 10 minuti, arriviamo nel grande abitacolo e portiamo dentro il biondo, che viene portato urgentemente in sala operatoria, e ci costringono a restare in sala d'attesa.
-Cazzo...- sibilo sedendomi sfinita, seguita a ruota da Aiden.
-Vieni qua piccola- risponde facendomi appoggiare sulla sua spalla, beandomi del suo paradisiaco odore.
-Ho paura...-dico con la voce spezzata dalle lacrime.
Sospira accarezzandomi i capelli, e lasciandoci dei piccoli baci.
-So che è difficile tesoro, vedi questi come incidenti di percorso, e pensa che poteva andargli molto peggio.- si ferma, guardandomi risoluto negli occhi -Troveremo quel bastardo Madison, e lo uccideremo con le nostre stesse mani.- conclude con sguardo freddo.
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Ciao ragazzi!
Tutto ok?Capitoli come questi sono molto difficili da scrivere, quindi perdonatemi le imperfezioni presenti😅.
Kiss❤️
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Live me without fear
ChickLitLe ferite del passato influiscono sulle persone che siamo, il dolore che ci ha attanagliato per molto tempo, non si cancella con il tempo, ma scema solo di fronte a nuovi ricordi, a nuove emozioni. Superare il dolore significa lasciare indietro il...