Why are you crying?

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-La metro Madison è una specie di treno ma molto più veloce, vedrai che nel giro di neanche 2 minuti sarà quì- annuncia accarezzandomi i capelli legati in una morbida coda.
-Wow ma è così veloce?- domando curiosa.
-Oh certo tesoro, lo è- mi risponde dolce la donna, sorridendomi.

Sento il rumore diventare pian piano sempre più udibile e nel giro di 10 secondi accade tutto: un uomo con un tatuaggio sulla guancia sinistra, solleva il minuto corpo di mia madre, buttandolo in mezzo alle rotaie e la metro passa, sulla sua figura.

Non riesco subito a capire che è successo, è accaduto tutto così in fretta, mi giro verso l'uomo che sta scappando, mi lancia una veloce occhiata dove intravedo i suoi occhi di diverso colore, uno azzurro e l'altro verde. Lancio un urlo straziante anche se ormai è successo, lei è morta, ed io non ho fatto niente.

-Bastardo!!-urlo alzandomi di scatto.

Fanculo a tutti: a quel bastando che mi ha portato via la cosa più bella, a me che non ho fatto niente, al destino, a tutti, fanculo al mondo.

Mi spoglio velocemente infilandomi dei pantaloni di tuta e una felpa, faccio una coda veloce, non mi interessa, di niente e di nessuno, ora.

Esco di casa senza prendere nemmeno il telefono, corro, corro e corro.

Non so dove voglio arrivare, voglio solo scappare da tutta la merda che ho passato, non voglio pensare a niente, tantomeno a lei.

Arrivo ad un parco, non so neanche dove cazzo sono. Mi siedo sotto un albero e piango, come non facevo niente, le lacrime scendono e si liberano, lascio scendere tutto. Sento una mano posarsi sulla spalla e sobbalzo di colpo.

-Vaffanculo coglione- urlo al ragazzo dagli occhi verdi.
Nel suo volto è presente un sorriso, ma non di soddisfazione o altro, no un sorriso di compassione, gli faccio pena.

-Piccola- sussurra appoggiando una mano sulla mio viso che scosto a quel contatto -perché piangi?-
Non gli racconterò il demone del mio passato, io non mi fido di lui e non vado a raccontare la mia vita agli sconosciuti, e così cerco di variare il discorso. Solo ora mi rendo conto che è vestito come alla festa, a proposito, chi mi ha portata a casa.

-Mi hai portata a casa...- sussurro con la voce ancora rotta dalle lacrime, annuisce e sorrido leggermente.

-Ora mi dici perché piangi- dice dopo minuti si silenzio. Ribadisco, non gli racconterò del mio passato.
-Solo se tu mi dici perché sei qui...mi segui?- ride e mi fermo un attimo a osservarlo: è fottutamente bello.

-Passavo- risponde.

Annuisco, mi guarda, ma porto il mio sguardo da un'altra parte, mi spoglia troppo, non riesco a reggere sguardi come il suo.

-Chi sei Madison Jonson- sussurra dopo quelli che penso siano stati minuti di silenzio. Chi sei? Non lo so nemmeno io,  ho vissuto tanti avvenimenti che mi hanno cambiato, è quello che ha influito in maggior modo modo è stata la sua morte, che mi ha cambiato, ma in peggio. Non mi fido più molto facilmente delle persone e non mi ci affeziono mai più di tanto perché ho paura che un giorno all'altro non ci saranno più. Sono diventata cinica, egoista e fredda.

Vorrei replicare, il problema è che non so la risposta.

~~~~~
Aiden se ne è andato da 10 minuti e aveva insistito sul riportarmi a casa ma ho rifiutato la sua "generosa" proposta e me ne sono ritornata a casa costatando dell'orologio in cucina che sono le 5:30, è presto, ma ho perso del tutto il sonno. Vado a farmi una doccia sciacquando via tutto il male e il rancore dentro di me. 
Mi manca, tanto, vorrei ci fosse stata al mio recente diciottesimo compleanno, che ci fosse stata ai miei colloqui, alle mie recite, vorrei che non fosse mai volata via.

                            ~~~~~
Raggiungo il cancello della scuola ascoltando della musica che non so neanche perché sia nel mio telefono ma ok, devo ricordarmi ad Elizabeth di non aprire mai il mio Spotify.

-Oddio Madison sei viva- urla Elizabeth esaminando ogni  parte del mio corpo, ma si è drogata?

-Ma sei scema?- le domandò scherzosa -Sai- comincia -ieri sera ero  molto ubriaca ieri sera, ma mi ricordo perfettamente che Aiden- dice con tono malizioso -ti ha preso in braccio portandoti via, cosa avete fatto? - chiede maliziosamente.

Oh ma perchè tutti sono convinti che io mi ceda così facilmente ad uno come Aiden?!

Sinceramente non ricordò molto di ieri sera in quanto ero ubriaca marcia e ora, mi domando anche come ho fatto a tornare quasi subito lucida.

La uccido con lo sguardo e vedo Jace in lontananza, comincio a sbracciarmi per cercare di attirare la sua attenzione, riuscendoci perfettamente.

Viene lentamente verso di noi e quando incontra lo sguardo di Elizabeth arrossisce abbassando la testa...ehm...che mi sono persa? Ignoro momentaneamente il pensiero e al suono della campanella saluto i miei amici dirigendomi verso gli armadietti quando un braccio si posa sulla mia testa.

-Non rompere- espello acida, sbuffa ritraendo il braccio da sopra la mia testa
-Possibile che tu debba essere sempre così cattiva con me? Cosa ho che non va?- domanda divertito.
-Tutto- dico avviandomi in aula ma mi blocco quando i miei piedi non toccano più terra.

-Lasciami frocio- comincio a urlare e tirare pugni sulla sua schiena che sembra fatta di acciaio.
-Solo se poi vieni con me!-
-Scordatelo, maniaco!-
Sbuffa rumorosamente ma non mi mette giù e la lezione ormai è già cominciata e dato il carattere della signorina Rox meglio non presentami in classe.

-Uff...vengo con te- dico secca, un ghigno compare sul suo volto e la voglia di prenderlo a schiaffi aumenta sempre di più...Cristo santissimo. Mi lascia giù e comincio a correre, per fuggire da quel maniaco sexy. Ho davvero detto sexy?

Non puoi negare l'evidenza

Scappo nel giardino nascondendomi dietro l'albero, di Aiden neanche l'ombra...strano...

-L'hai seminato?- domanda una voce
-Si si- rispondo tranquilla ma subito dopo realizzo, mi giro trovandomi Aiden a 5 cm dal viso. I suoi occhi sono fottutamente belli, lui è fottutamente bello.

-Tanto non mi puoi scappare- sussurra malizioso

-Ah si?- sussurro sempre più vicina
-Già- risponde ancora più vicino. Approfitto del suo stato di trance per riprendere a correre, lo sento imprecare in polacco per poi ricominciare a rincorrermi.

                           ~~~~~
-Dai si vede che gli piaci!- insiste la mia amica
-Ma ci conosciamo appena!!!- ribatto ormai esausta, sono 20 minuti che insiste.
-Ok, va bene- alza le mani al cielo - Aiden non ti piace e tu non gli piaci, vuoi sentirti dire questo?-
-Si- rispondo convinta, sbuffa rumorosamente e mi viene in mente una cosa che stamattina avevo notato

-Che è successo tra te e Jace?- domando schietta. Arrossisce di colpo e capisco che, effettivamente, qualcosa è successo.
-Niente- risponde fissando le scarpe.
-Bene allora, se non è successo niente, dimmelo guardandomi negli occhi- dico. Passano secondi, o forse minuti di silenzio, poi alza la testa verso di me e sussurra tanto che faccio fatica a sentirla.

-Mi ha baciata-

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Ok, il capitolo è corto ma ci tenevo comunque a farlo uscire perché la prossima settimana si prospetta abbastanza impegnativa. Comunque....today it's my birthday🤩, kiss❤️

Live me without fearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora