Un nuovo fuoco

41 3 0
                                    

Sono all'inferno e tu sei un angelo al citofono.

Il viaggio in macchina è rigorosamente silenzioso.

Il moro tiene la mascella serrata e non osa neanche guardarmi. E come dargli torto...

Arrivati all'aeroporto e fatto il check-in ci avviamo all'entrata dell'aereo. E li mi fermo, ad ammirare il limpido cielo di New York, la mia città, dove tutto è iniziato.

-Signorina si muova per favore- mi sussurra un'hostess bionda con due grandi tette -probabilmente rifatte- che tende le braccia verso il corridoio per incentivarmi ad andare avanti.

Distolgo la mia attenzione dal paesaggio e mi raggiungo il mio posto, vicino al finestrino, come sempre.
L'ho sempre preferito, amo guardare tutti dall'alto, mi sento per un attimo progetto è minacciata da niente e da nessuno.

Aiden resta in silenzio per tutto il viaggio, guardando un film scaricati sul telefono e dormendo la maggior parte del tempo.
Sembra davvero che io non sia in viaggio con lui, sembriamo due perfetti sconosciuti, questo per colpa mia.

È sera inoltrata quando atterriamo all'aeroporto di Sidney. Tutto è ben illuminato, e cercando di non dimenticare niente mi avvio verso l'uscita dell'aereo.

Lancio una fugace occhiata al ragazzo che mi precede, ricevendo altra indifferenza in cambio.

-Vedrai, gli passerà- mi sussurra l'hostess che mi aveva accolto, cercando di non farsi sentire.

Annuisco debolmente e lascio definitivamente l'aereo.

Fortunatamente le nostre valigie sono le prime ad uscire e non appena scruto una folta chioma rossa, mi getto tra le braccia di Catherine, che fraternamente mi accarezza i capelli.

-Forse un po', ma un po' poco eh, mi sei mancata- sorride a 32 denti, afferrando la mia valigia e dopo aver lanciato un veloce cenno ad Aiden, si sporge verso di me.

-Che è successo Madison?-
-Te lo racconto dopo- mi limito a rispondere.

All'uscita dell'aeroporto ci attende Adrian, appoggiato ad una Mercedes nera, molto elegante e sofisticata.

-Ciao splendore- il biondo mi bacia delicatamente la mano, come ormai è solito fare, e aiutando me ed Aiden a caricare le valigie, mette in moto la macchina, dirigendosi verso la nuova "casa".

Dopo mezz'ora di viaggio, cullata dalle dolci note di qualche canzone inglese.

La casa, a differenza del vecchio appartamento di Mosca, è un'abitazione immersa nella natura, ma che per via della poca luce, vedo scarsamente.

Non è molto grande ma alla fine non abbiamo bisogno di chissà quale reggia.

L'entrata è stupenda, è davvero moderna: nella sala-cucina predominano il nero e il bianco.

Un grande divano a L occupa gran parte delle sala, e in cucina i banconi in vetro fanno la loro parte.

-Ci siete andati di lusso questa volta eh- commento ammirando la grande porta-finestra che si affaccia sull'enorme giardino.

-Staremo qui per molto, volevamo qualcosa di confortante- ribatte il biondo.

Aiden è già sparito in una delle 4 camere, senza far conto a nessuno del suo umore.

-Ti faccio vedere la tua camera Madison. Mi sono permessa di arredarla, e onestamente, è qualcosa di stupendo- Catherine frivola mi accompagna verso la stanza, molto soddisfatta.

Apre la porta ed io stessa rimango stupita.

Il grande letto matrimoniale, ornato da pesanti coperte, e la piccola finestra posta sopra di esso, sono gli elementi più graditi

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Il grande letto matrimoniale, ornato da pesanti coperte, e la piccola finestra posta sopra di esso, sono gli elementi più graditi.

Al lato sinistro del letto è posizionata un'altra grande porta-finestra, che si apre ad vialetto che si avventura in una grande foresta.

Inoltre nella camera è presente anche un bagno privato, posto vicino alla scrivania bianca.

Perfetto, potrò annegare dentro la vasca senza rotture di coglioni.

-È bellissima Catherine!- la abbraccio forte, la stringo, non solo per ringraziarla per l'arredamento, ma per tutti i modi in cui in questi mesi è riuscita a salvarmi.

-Su, raccontami...- si siede nel letto, in attesa di chissà quale mia spiegazione.

-Sai cosa Catherine? Fattelo raccontare da Aiden, vediamo che ti dice- la rossa mi lancia un'occhiata confusa, e sbuffando, esce dalla stanza.

_______________________

Catherine's Pov

Mio dio, quella ragazza è così lunatica!

È intuibile che fra lei e Aiden sia successo qualcosa, ma penso posticiperò il pensiero, per ora.

-Io esco! Vado a comprare un po' di cose!- urlo ad Aiden, che col un meno di assenso, torna a concentrare la sua attenzione al Pc.

-Oh prendi i biscotti!-

Sorrido ed esco, avviandomi alla Mercedes nera.

Sidney è molto bella, è molto meno caotica di New York, e ci si sente molto più a contatto con la natura.

Percorro la strada che porta al centro città, attraversando tutto il paesaggio naturale.

Il cielo minaccia di piovere e dal colore scuro, constato l'imminente pioggia.

E quando sento la macchina che comincia a produrre strani suoni, e vedo il tasso di gasolio sceso drasticamente, mi chiedo: ma perché cazzo capitano tutte a me.

Riesci ad arrivare in un grande parcheggio dove lascio la macchina.

Davanti c'è solo un piccolo bar e decido di entrare per chiedere aiuto a qualcuno.

Sono fradicia e sento di cominciare a prendere le sembianze di un panda per il trucco.  E fortuna che il mascara era waterproof!

-Ehm...buonasera...sa se c'è un benzinaio qua vicino- il ragazzo al bancone sembra davvero poco interessato ad aiutarmi tanto che sta continuando a fissare il telefono.

-La ragazza l'ha lasciato.- mi giro cercando la voce profonda che ha parlato, trovando un bel biondino seduto ad un tavolo. E che biondino...

I capelli biondi sono tenuti alti dal gel e le labbra rosse formano un ghigno molto intrigante.
Indossa una camicia nera che lascia davvero molto spazio all'immaginazione e sta continuando a fissarmi, molto probabilmente sarò vergognosa.

-Beh questo non lo giustifica a non lavorare- ribatto sbuffando.

-Comunque il prossimo benzinaio è a 15 km da qui, vuoi provare ad arrivarci a piedi?- sorrido e guardo lateralmente, come mi è ormai solito fare in situazioni come queste.

-Uhm...penso di non volermi imbattere in questa grande impresa. Potrei prendermi un caffè e mangiare cornetti fino a che non cessi di piovere.- ribatto sfidandolo. Si bagna le labbra e sorride. Che gnocco.

-E se ti proponessi di accompagnarti in cambio del tuo numero?- domanda malizioso.

-Potrei accettare.-

_______________________

Ciao ragazzi!
Diciamo che sono più o meno soddisfatta di questo capitolo.
Comunque ho deciso di aggiornare una volta a settimana, e spero di riuscirci!

Comunque voi state guardando "Il collegio"?
Qual è il vostro personaggio preferito?
Io scusate ma muoio dietro a Gabriele🤤😂

Kiss❤️

Live me without fearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora