Odio le favole e il gran finale perché, quello che conta è qualcosa per cui una fine non c'è.
Passano 5, 10, 15, 20 e 30 minuti, di Dylan nessuna traccia.
Sono stata ridicola, come ho potuto pensare anche solo lontanamente che potesse essere interessato a me?!
Cazzo che sciocca.Ed è proprio mente formulo questi pensieri che il campanello di casa suona ed emozionata apro, trovando un adorabile Dylan con una rosa rossa in mano.
-Cheri, ho girato tutta Mosca per trovare il miglior fioraio della città, e per addescare la rosa più bella.
Spero questo compensi il mio ritardo- enuncia bagnandosi le labbra.Ma scopatelo ora, se no giuro, lo faccio io.
Stupida coscienza pervertita.
Tu mi hai creata. Te lo sei messa in culo da sola.
Fanculo.
-Wow grazie, sei stato molto carino....- rispondo prendendo un vaso e riempiendolo di acqua per poi posar dentro la rosa.
Carino?! Fra tutto gli aggettivi proprio quello?! Oddio sei un caso perso.
-Accomodati Dylan- replico aprendo le braccia come segno di accoglienza.
-Sei da sola?- domanda osservando intensamente ogni piccola parte del piccolo appartamento.
-Ehm..si...i miei amici dovevano rientrare più o meno due ore fa e invece......-
-Ti hanno lasciata sola, capisco- conclude prima che possa continuare.-Parlami di te Cheri, che fai nella vita?-
Ah, tasto dolente.
-Ehm...viaggio...si! Viaggio in giro per il mondo con i miei amici!- affermo forse un po' troppo esaltata, fattore che Dylan sembra notare dato la sua espressione corrugata che torna subito normale.
-E tu?-
-Lavoro...viaggio e lavoro, la combo perfetta insomma.- definisce continuando ad osservare in giro.
-E che lavoro fai?-
Sembra scattare alla mia interrogativa, mostrandosi leggermente....a disagio?
-Non è facile da spiegare, é un lavoro particolare Cheri-
Annuisco cercando di non creare disagio e mi avvio verso la piccola cucina.
-Caffè?-
-Si, grazie.-Apro il ripiano, tirando fuori caffè e moca.
-Sai...- dice Dylan spuntandosi dietro e sussurrandomi sul collo, provocandomi brividi in tutto il corpo -stamattina ero di pessimo umore e quando tu sei entrata in quel bar tutto si è tramutato in felicità, passione...- proferisce lasciando piccoli baci sul collo.
Lentamente mi allontano. Non lo conosco e non so le sue reali intenzioni.
-Scusami....- si allontana prendendo il cappotto, che precedentemente aveva posato su una sedia.
-Non andartene, resta con me.-
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Katherine's pov
-Adrian siamo arrivati?- domando stufa, accasciandomi nel sedile posteriore.
Sono più di due ore che prendiamo stradine su stradine, per arrivare in questo maledetto posto.-La pazienza non è il tuo forte Madison 2.0.- dice Aiden guardando un punto indefinito fuori dal finestrino.
Sbuffo tirando fuori il telefono
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Live me without fear
ChickLitLe ferite del passato influiscono sulle persone che siamo, il dolore che ci ha attanagliato per molto tempo, non si cancella con il tempo, ma scema solo di fronte a nuovi ricordi, a nuove emozioni. Superare il dolore significa lasciare indietro il...