The blue of his eyes

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leggete alla fine, messaggio importante!

Che cazzo ridi?

-Cosa vuole fare ora il capo?- sbuffa Aiden passandosi una mano fra i capelli. È sbagliato dire che è tremendamente sexy anche ora?

-Volare in Congo per coltivare pecore- ribatte l'uomo ridendo.

-Non ci tieni alla tua vita vero?- domanda Adrian parandosi davanti a lui. L'uomo nega con la testa e li comincio a perdere le speranze. Giungeremo mai a qualcosa? Troveremo qualcosa che ci porterà ad una possibile e attesa verità?

-Peccato- esclama Aiden conficcando un altro coltellino vicino al cuore dell'uomo che comincia a strillare di dolore.

Porto istintivamente una mano sul punto in cui Aiden ha colpito l'uomo, come per difenderla. Sono scioccata dalla scena ma sopratutto dal carnefice di quest'ultima. Sembra senza cuore, senza sentimenti, un mostro.

-Hai circa 10 minuti prima di morire dissanguato, o forse anche meno- afferma aiden fissando l'orologio che tiene sul polso destro.

Marcos continua intanto ad urlare per il dolore che il coltello gli produce.

Lancio un veloce sguardo a Shawn, che freneticamente si sistema il ciuffo ribelle.

Sembra frustato, non so se per il non ottenere risposte da Marcos o perché la situazione lo turba, ma forse questo non è il mio dilemma principale ora.

-Ripeto...Marcos, C-O-S-A V-U-O-L-E F-A-R-E I-L C-A-P-O O-R-A?- sillaba Aiden mentre sostiene con due dita il mento dell'uomo che però si rifiuta di incontrare il suo sguardo.

-Fermarvi! E sono sicurissimo che ce la farà! Sai Aiden mi hanno raccontato- prende un lungo respiro - di tuo padre, Matt Evans, anche se "a lavoro" si faceva chiamare Drew Bill, che poi che nome è Drew?- domanda ridendo - che fine triste...alla fine del racconto ho anche versato qualche lacrimuccia... un fallito, ecco ció che era, una nullità, un emerito..- ma non finisce la frase che Aiden comincia a prenderlo a pugni.... prima sullo stomaco, poi in volto. Aiden ha perso suo padre... non lo sapevo, cioè oddio, ero consapevole del fatto che ci fosse una storia dietro, ma non pensavo così tragica. Lui ha perso un genitore, come me, per questo a volto mi ritrovo nei suoi sguardi, riesco quasi a capirlo.

-Aiden fermati cazzo!-urlano Shawn e Adrian mentre cercano di fermarlo.

Mi avvento su di lui cercando di tirarlo indietro ma quello che ricevo in cambio è uno spinta che mi fa atterrare nel gelido pavimento dello squallido posto in cui ci troviamo.

Lui mi ha spinta, ha osato toccarmi, menarmi. Gira lo sguardo su di me, lasciando ormai il corpo in fin di vita di Marcos, giacente per terra, con ancora le corde che lo tengono legato.

Cerca di avvicinarsi a me, ma io indietreggio, allibita dalla troppa violenza.

-Stammi lontano!- urlo lanciandogli un pezzo di legno che trovo alla mia sinistra, ma dato che la mia mira è simile a quella di un individuo dopo 3 bottiglie di Martini, il pezzo di legno colpisce il vuoto.

Mi scruta lentamente, con sguardo vuoto e spento, e nell'azzurro dei suoi occhi, nessuna emozione prende il comando.

-Lasciateci soli un attimo...- sussurra agli altri, che anche se dubbiosi, eseguono il comando nonostante la mia occhiata di disapprovazione.

-LO HAI UCCISO MOSTRO!- urlo cominciando a piangere.

-Era un nemico piccola....- non mi guarda negli occhi, ma fissa il punto dove ormai giace il corpo dell'uomo senza vita.

Live me without fearDove le storie prendono vita. Scoprilo ora