Da questo capitolo in poi fate molto caso al mese e all'anno all'inizio, perché la storia conterrà moltissimi Flashback che non saranno sempre in ordine.
Gennaio 2019
Quella mattinata non c'era tanto freddo come Jimin si aspettava, questo era un bene. Mise subito gli auricolari blu nelle orecchie e fece partire la sua playlist di canzoni preferite, salendo le scale della metro e arrivando all'ingresso dell'High Line. Fortunatamente la metro sotto casa sua aveva moltissime fermate disponibili e questa era quella che più usava. Forse avrebbe dovuto comprare una macchina, poteva senza dubbio permettersela, ma Jimin preferiva camminare e quando era troppo lontano prendeva la metro o in casi estremi un taxi.
Stava per azionare Starry Night delle Mamamoo, perché di certo non avrebbe rinunciato al kpop, quando qualcuno lo chiamò al cellulare. Era Taehyung.
«Buongiorno!» Esclamò pimpante il suo migliore amico mentre Jimin prese a correre come ogni mattina a quell'ora. C'era freddo ma sapeva che vestirsi troppo pesante gli avrebbe fatto sentire caldo una volta iniziata la corsa, quindi si limitava ad indossare una tuta larga per star comodo e un giubbotto grigio.
«Ciao!» Rispose Jimin con la stessa energia «sai che ci siamo salutati nemmeno mezz'oretta fa, vero?» Domandò ridendo.
«Sì ma ho una cosa importante da dirti, stamattina ho dimenticato.» Spiegò allora il biondo. «Questa sera c'è un evento in Galleria e vorrei che tu venissi, insomma possiamo fare i barboni insieme in mezzo ai ricconi.»
Non era la prima volta che Taehyung lo invitava ad un evento del genere, l'ultima volta era stato organizzato per l'arrivo di due nuovi quadri e l'artista era stato invitato a partecipare. Taehyung diceva di sentirsi a disagio andando solo, la presenza di Jimin lo avrebbe tranquillizzato non poco. Forse era un po' rischioso per Jimin andare a eventi, non che fossero davvero importanti, ma per lui bastava tenersi lontano da macchine fotografiche e sarebbe passato tutto liscio.
Jimin ci pensò qualche secondo, analizzando i pro e i contro, senza fermare la sua corsa cercando di evitare le poche persone che a quell'ora del giorno erano presenti.
«Devo parlarne con Namjoon, vedrò di fare il turno di mattina oggi. Ti posso fare sapere più tar-» non riuscì a terminare la frase che si ritrovò qualcuno addosso e dovette poggiarsi sulla ringhiera che dava al mare per evitare di cadere in terra, cosa che però successe a colui che gli andò a sbattere contro.
Scosse il capo per cercare di capire cosa fosse successo mentre Taehyung gli chiedeva se stesse bene, non avendo più avuto risposta. Jimin dovette ignorarlo nel vedere un ragazzo dai capelli biondo platino, praticamente bianchi, intento a raccogliere tutto ciò che gli era caduto a causa della botta presa.
«Mi dispiace.» Si scusò subito Jimin cercando di aiutarlo.
«È tutto okay!» Esclamò l'altro, controllando che la sua macchina fotografica stesse bene.
Jimin porse al bianco alcuni fogli che riuscì a raccogliere, solo in quel momento poté vederlo in viso.
Era bello, coreano pure lui, dai lineamenti delicati, labbra sottili e pelle lattea, i capelli gli coprivano quasi gli occhi ed erano spettinati, ma restava comunque bellissimo agli occhi di Jimin.
«Ti ringrazio.» Disse, risvegliando così Jimin che si era come ipnotizzato «E scusami se ti sono finito addosso, vado di fretta.» E non mentiva, Jimin non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che il ragazzo corse via.
Fu la voce di Taehyung, proveniente dagli auricolari che pendevano dal cellulare, a risvegliarlo. Così si rimise un auricolare.
«Sto bene.» Disse e Taehyung fece un respiro di sollievo.
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𝐈𝐃𝐎𝐋 // ʏᴏᴏɴᴍɪɴ
Fanfic[ℂ𝕆𝕄ℙ𝕃𝔼𝕋𝔸] Park Jimin, conosciuto come Lee Saem, era un famoso Idol coreano che dopo tre anni passati tra concerti ed eventi, aveva capito che quella del cantante non era la vita che faceva per lui. Dopo due anni dalla morte di Saem, Jimin si...