Marzo 2019
Yoongi teneva due bottiglie di vino tra le braccia mentre cercava con difficoltà di chiudere la macchina. Era molto in ritardo perchè si era addormentato dopo una lunga chiamata con Hoseok e la sveglia non l'aveva sentita, tipico suo. Si risvegliò solo a causa della terza chiamata di Jimin. Il corvino era preoccupato e Yoongi, invece di scusarsi, si era messo a ridere intenerito dalla dolcezza di Jimin: errore. Jimin gli aveva urlato di muovere il sedere e farsi trovare a casa di Taehyung in mezz'ora, impossibile. Da quella chiamata erano passati cinquanta minuti a causa del traffico e Yoongi non sapeva cosa aspettarsi dal minore.
Yoongi suonò ben tre volte il campanello della casa di Taehyung. A rispondere fu Seokjin, il quale sembrava il più sereno di tutti. Taehyung stava riscaldando il cibo già preparato e aveva borbottato un veloce "ciao", Jimin invece se ne stava poggiato alla parete con le braccia incrociate al petto.
«Mi sa che la coppietta felice avrà la sua prima discussione.» ridacchiò Taehyung dalla cucina.
«Sta' zitto Taehyung.» borbottò Jimin. Yoongi chiuse la porta alle sue spalle e diede il vino a Seokjin che sparì in cucina. Jimin andò verso Yoongi e, sorprendendolo, lo abbracciò.
Yoongi non sapeva come reagire, si aspettava un rimprovero e invece ricevette un abbraccio.
«Mi dispiace.» disse soltanto.
«Mi sono preoccupato, sai che sono paranoico e tu una persona puntuale.»
Yoongi annuì, stampando un bacio tra i soffici capelli del minore. Si allontanarono solo quando sentirono delle urla provenire dalla cucina, Seokjin sembrava star rimproverando Taehyung.
«Ma non vedi che così è ancora cruda? E manca anche di sale!» urlò il grande. Yoongi e Jimin andarono verso la cucina e beccarono Taehyung ancora con il cucchiaio in bocca e Seokjin che lo guardava male, molto male. Era strano vederlo arrabbiato, ma bisognava ammettere che il sempre-felice Seokjin manteneva il suo fascino anche con le sopracciglia aggrottate e gli angoli della bocca inclinati verso il basso.
Taehyung invece levò il cucchiaio dalla bocca per rispondere: «ma no Seokjin, è al dente! Va mangiata così la pasta.» ribatté lui.
«No, è ancora cruda.»
«Al dente.»
«Cruda. E manca anche il sale!!»
Jimin rise.
«Non è vero, e non ridere tu!» lo attaccò Taehyung, ma questo fece ridere Jimin ancora di più.
Seokjin, approfittando della distrazione di Taehyung, si avvicinò al contenitore del sale, ne prese un pugno e in tutta velocità lo gettò nella pentola con la pasta.
«HYUNG!!!!»
Jimin rise ancora. Yoongi in tutta tranquillità andò verso il frigo per poter prendere un po' d'acqua. Sempre come se nulla fosse, prese poi Jimin sottobraccio e lo portò nella sala da pranzo. Casa di Taehyung non era tanto diversa da quella di Jimin, i colori variavano in beige e marroncino, il tutto aveva però un'aria primaverile dovuta alle decorazioni rosee che Taehyung aveva messo per casa: Jimin spiegò che era solito cambiare decorazioni in base alla stagione. La sala da pranzo dava al balconcino e fu lì che Jimin guidò Yoongi in attesa che i loro due amici smettessero di litigare.
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𝐈𝐃𝐎𝐋 // ʏᴏᴏɴᴍɪɴ
Fanfic[ℂ𝕆𝕄ℙ𝕃𝔼𝕋𝔸] Park Jimin, conosciuto come Lee Saem, era un famoso Idol coreano che dopo tre anni passati tra concerti ed eventi, aveva capito che quella del cantante non era la vita che faceva per lui. Dopo due anni dalla morte di Saem, Jimin si...