ᶜᵃᵖⁱᵗᵒˡᵒ ¹⁰ » 𝐌𝐚𝐫𝐳𝐨 𝟐𝟎𝟏𝟗

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Marzo 2019

Dopo una mattinata intera passata fuori casa ma non a lavoro - per fortuna aveva il turno pomeridiano - Jimin poté godere di un bagno caldo prima di fare un pranzo veloce e andare al Koya's.

Era parecchio felice quel giorno, mentre si rilassava all'interno della vasca sentiva il suo telefono vibrare sul lavandino. Probabilmente Yoongi. Sperava Yoongi.

Poggiò la testa sul bordo vasca e chiuse gli occhi, un sorriso felice.

Quando decise che fosse il momento di pranzare si affrettò a mettere un asciugamano in vita e a passare velocemente un po' di phon sui capelli, poi lesse i messaggi. Come immaginava, due erano da parte di Yoongi che gli chiedeva di vedersi dopo, risposta affermativa. L'altro e ultimo messaggio era da parte di Taehyung che gli chiedeva, per l'ennesima volta, se la sorpresa che aveva preparato fosse pronta, altra risposta affermativa.

Uno dei tanti motivi che rendevano tanto bella la giornata di Jimin - dopo tante giornate passate a deprimersi - era che quello non era un giorno qualsiasi, bensì il compleanno di Yoongi, il maggiore glielo aveva confessato una settimana prima e da quel momento a Jimin si era accesa una lampadina in testa. Era felice di vedere che quel che aveva pensato fosse risultata una sorpresa fantastica, difficile da organizzare, ma comunque fattibile. Per questo chiese l'aiuto di Taehyung che ovviamente non si tirò indietro.

D'altronde Jimin scommetteva che Yoongi, ovunque fosse in quel momento, stava fremendo dal non ricevere ancora alcun augurio da Jimin, sebbene i due parlassero dalla mattina stessa. Ma questo faceva parte della "sorpresa".

Infatti quel pomeriggio Jimin si comportò come una persona normale quando Yoongi varcò la soglia del Koya's. Il menta si fece avanti verso il bancone, mentre Jimin puliva alcune tazze. Sembrava stanco.

«Buongiorno Hyung.»

Yoongi rispose con un sorriso e un cenno della mano.

Sì, era decisamente strano.

«Posso avere un caffè?» domandò lui e Jimin annuì, lasciando la tazza sul lavello e andando a prenderne un'altra per accontentare Yoongi.

Jimin ci rimase male quando andò verso il suo solito tavolo senza nemmeno ricevere il caffè, questo significava che doveva spostarsi dalla sua postazione per servirlo al tavolo.

Yoongi sbadigliò.

«Va tutto bene?» domandò Jimin poggiando la tazza sul tavolo, accanto al computer che Yoongi aveva appena uscito dalla cartella.

Annuì, ma l'ennesimo sbadiglio lo tradì: «ho solo dormito poco stanotte.» avrebbe voluto dirgli che la motivazione erano i tremila auguri che gli erano arrivati dalla Corea - colpa del fuso orario - ma Jimin non gli aveva ancora detto nulla e voleva capire se il minore lo avesse davvero scordato. Solitamente non dava tanta importanza al compleanno, ma Jimin era importante per lui e sarebbe stato inevitabile restarci male nel caso in cui lo avesse dimenticato.

Jimin poco convinto annuì, per poi riprendere il suo lavoro al bancone.

Yoongi rimase al tavolo tutto il pomeriggio, il caffè sembrava averlo aiutato, ma ogni tanto continuava a ricevere chiamate e auguri, da tutti tranne dalla persona che gli interessava davvero.

Jimin quel pomeriggio aveva chiesto a Namjoon se poteva andarsene qualche ora prima e così fece. Quando si fece l'orario giusto, Jimin andò direttamente nella stanza a cambiarsi per poi raggiungere Yoongi al tavolo. Il maggiore sembrò sorpreso nel vedere che fosse già arrivato il momento di andare, ma non fece alcuna domanda. Entrambi indirizzarono un saluto a Jane - ormai si era tanto abituata al menta che era spontaneo salutarlo anche se non lo conosceva.

𝐈𝐃𝐎𝐋 // ʏᴏᴏɴᴍɪɴDove le storie prendono vita. Scoprilo ora