Aprile 2019
Yoongi era nella cucina di Jimin per preparare il pranzo. Dopo la sera in terrazzo Yoongi non voleva lasciare Jimin solo, non dopo quel che era successo e infatti avevano dormito in casa Min.
Quella mattina Jimin aveva mostrato un sorriso sincero, ma Yoongi sapeva che erano difficili giornate per il minore. Jimin aveva spaccato il suo cellulare quasi con disperazione, ne aveva comprato un altro e aveva cambiato numero. In quel momento si trovava in salotto per recuperare i numeri persi, tra cui quello di Taehyung, alla quale non aveva ancora detto nulla, e quello di Namjoon.
Jimin era disperato, sul punto di fare le valigie e cambiare città, ma era anche stanco di scappare e Yoongi aveva cercato di farlo ragionare, dimostrandogli che fuggire non gli sarebbe servito a nulla perché adesso Jungkook sapeva che fosse vivo, quindi non si sarebbe arreso nel cercarlo. Il corvino non poteva non dargli ragione, Jungkook era testardo.
Era circa mezzogiorno e il pranzo cucinato da Yoongi quasi pronto quando qualcuno suonò al campanello di casa. Jimin si alzò di scatto, il cuore che batteva velocemente. Yoongi aveva lasciato la salsa sul fuoco ed era andato in salotto. Poteva essere chiunque ma entrambi pensavano ad una sola persona: Jungkook.
«Tranquillo» disse Yoongi «non significa che siccome ha il tuo numero, sa anche dove vivi.»
Jimin annuì, non molto convinto.
Fu Yoongi ad aprire la porta e sospirò di sollievo quando Taehyung irruppe in casa Park.
«Cosa diavolo è successo?» domandò Taehyung non appena incrociò gli occhi di Jimin rimasto seduto sul divano, i resti del vecchio telefono sul comodino di fronte a lui.
Taehyung guardò prima il suo migliore amico, poi Yoongi, poi di nuovo il suo amico. Nessuno dei due sembrava in vena di spiegare però.
«Cerco di chiamarti da due giorni» riprese a parlare Taehyung «sono venuto qui ieri e non ti ho trovato. Cosa è successo?»
Jimin sospirò.
«Jungkook mi ha chiamato.» rispose il corvino e Taehyung rimase ancora più confuso.
«Cosa?» il biondo si sedette accanto a Jimin e osservò il suo nuovo cellulare fra le mani.
«Non sappiamo come sia possibile, ma evidentemente sa che è vivo.» spiegò Yoongi e solo in quel momento Taehyung realizzò che il maggiore fosse presente e partecipe alla conversazione. Jimin non gli aveva detto di aver raccontato tutto a Yoongi, provò quasi rabbia nel scoprirlo per caso.
«Tu sai...tutto?» Yoongi annuì e allora Taehyung cercò spiegazioni da Jimin con lo sguardo.
«Era con me quando è successo.» rispose allora Jimin leggendogli nel pensiero.
«Quindi hai cambiato numero.» dedusse Taehyung e il corvino annuì.
«Vado a controllare la salsa.» disse Yoongi tornando in cucina, lasciando fortunatamente i due da soli.
Taehyung non sapeva cosa dire, se parlare prima della storia di Jungkook o del fatto che Yoongi sapesse tutto.
«Perché gli hai detto di te, Jimin?» domandò in fine.
Jimin di certo non si aspettava una domanda del genere, soprattutto con quel tono del tutto in disaccordo. Jimin si morse il labbro inferiore, posò il cellulare accanto al vecchio e si voltò verso Taehyung. Non sapeva bene come rispondere, non perché non sapesse cosa dire, ma come. Era consapevole di conoscere Yoongi da tre mesi, ma in quel poco tempo aveva fatto sentire Jimin così bene da non farlo ragionare.
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𝐈𝐃𝐎𝐋 // ʏᴏᴏɴᴍɪɴ
Fanfiction[ℂ𝕆𝕄ℙ𝕃𝔼𝕋𝔸] Park Jimin, conosciuto come Lee Saem, era un famoso Idol coreano che dopo tre anni passati tra concerti ed eventi, aveva capito che quella del cantante non era la vita che faceva per lui. Dopo due anni dalla morte di Saem, Jimin si...