«Svegliati, Kirishima!»
Era notte fonda. Fredda, una notte d'inverno, una di quelle notti dove si vuole solo dormire avvolti nel proprio piumone e ignorare tutto. Tutti i rumori e i fastidi, i richiami, le voci. Ma quella sera, Kirishima Eijiro era appena stato stato svegliato. Aprì gli occhi di scatto, guardò l'ora segnata sull'orologio. Erano le tre e mezza della mattina. La sua camera era buia, non era accesa nessuna luce se non lo schermetto dell'apparecchio sul comodino.
«Che c'è...? Domani c'è scuola...»
Si lamentò il rosso, mettendo la testa sotto al cuscino per non sentire più la voce di Iida. Questo lo strattonò, e con un tono leggermente più allarmato ed alto riprese a parlare.
«È urgente, devi venire con me.»
Spiegò, ma ancora Kirishima non aveva la minima intenzione di alzarsi.
«Riguarda Bakugo.»
A quel punto, Kirishima si alzò di scatto e accese la luce sul comodino.
«Che è successo?»
Chiese subito serio, ma Iida scosse la testa.
«Non qui, devi seguirmi.»
Eijiro si alzò, accese la luce della camera, anche facendosi leggermente male agli occhi. Si vestì in fretta e furia davanti all'altro ragazzo, poi infilò il cappotto.
«Andiamo!»
Urlò, uscendo dalla camera, seguito da Iida. Non prese nulla. Nessun effetto personale, nemmeno il telefono. Era solo preoccupato per il suo ragazzo, di certo non si aspettava che quella sarebbe stata l'ultima notte che aveva potuto dormire nel suo letto, o quella stessa mattina sarebbe stata l'ultima passata con Bakugo, o che quella sessione di videogame fatta nel pomeriggio con Kaminari.
Iida e Kirishima erano usciti di nascosto dal dormitorio, il professor Aizawa non si era ovviamente reso conto di nulla. Camminarono per dieci minuti buoni in silenzio, a passo svelto, Kirishima col cuore in gola.
«Mi puoi dire almeno dove stiamo andando?»
Chiese innocentemente, dopo altri tre minuti di camminata. Ma Iida si ostinava a non rispondere, a proseguire dritto per la sua strada. Kirishima soffocò le lamentele in gola e non disse più nulla. Dopo venti minuti di camminata, finalmente Iida si fermò. Era una stradina secondaria, piccola, stretta.
«Perché ci siamo fermati? Non c'è nulla qui.»
Notò Eijiro, guardandosi intorno. Poi però il ragazzo dai capelli blu aprì una porta metallica che dava su quel vicoletto. Kirishima vi ci guardò all'interno. I suoi occhi si aprirono e le sue pupille divennero minuscole. C'era Bakugo sì, legato ad una sedia, svenuto, sporco di sangue. Eijiro entrò subito nella stanza, gridando disperato.
«Iida! Cazzo, Iida! Vieni! C'è Bakugo che...che... cazzo!»
Stava per impazzire, piangeva, accarezzava la guancia fredda del ragazzo. Iida però non era corso da lui, anzi, aveva chiuso la pesante porta metallica, lasciandolo al buio. Eijiro era nel panico, non sapeva cosa fare. Bussava alla porta, gridava di farli uscire.
Non seppe per quanto continuò, ma le corde vocali facevano male, gli occhi erano inutili e nemmeno Il suo quirk era in grado di rompere quella dannata porta. Respirava male, gli mancava l'aria. Si accovacciò su sé stesso, poi, una botta in testa.«Che carino che è! Mio dio è adorabile!»
Era una voce femminile, ovattata.
«Però meglio Midoriya-kun! Lui è sexy, oltre che essere adorabile!»
Continuò, ma Kirishima non capiva. Provò a portarsi una mano alla testa, ma era bloccata. Provò ad alzarsi, a muoversi, ma entrambe le braccia erano bloccate ad una sedia. Vedeva tutto nero, respirava male. Probabilmente aveva un sacco sulla testa. Dopo alcuni minuti di confusione, gli tornò alla mente Bakugo, insanguinato e ferito, svenuto.
«Katsuki?! Sei qui?!»
Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, preoccupato da morire. Sentì una mano afferrare il sacco che aveva in testa, sperò fosse Bakugo. Pochi secondi per far abituare i suoi occhi alla luce fredda della stanza, e con suo grande sollievo, era proprio Bakugo.
«Katsuki! Stai bene?»
Chiese solo, ma il biondo non rispondeva, si limitava a sorridere.
«Bakugo...?»
Riprovò Kirishima, ora spaventato dal ghigno innaturale sul viso di Katsuki. Quello prese un coltello dalla tasca dei suoi pantaloni, lo passò sul viso di Kirishima. Si morse un labbro, si sedette sulle gambe di Eijiro. Il rosso era solamente confuso, e spaventato. Katsuki gli infilò di colpo il coltello nella gamba, il tutto fu accompagnato da una sadica e malata risata. Non quella di Bakugo, era femminile, più inquietante. Kirishima non fece in tempo ad indurirsi, e così si trovò ben presto i pantaloni zuppi di sangue. Altrettanto in fretta Bakugo prese la sua vera forma. Una ragazzina, con due chignon ai lati della testa, una divisa da scolaretta. Disse qualcosa as un auricolare, probabilmente era con quel coso che stava parlando prima. Lanciò un ultima occhiata al ragazzo. Leccò il coltello impregnato di sangue, poi uscì dalla stanza, senza dire altro. Kirishima non fece nemmeno tanto caso al dolore, era solo... confuso e spaventato.Iida era semplicemente tornato al dormitorio dopo aver fatto la sua parte. Sospirò stendendosi sul suo letto, mise le braccia sotto alla testa. Sorrise.
Inizialmente, non era tanto convinto di entrare in un'organizzazione di super cattivi, ma chi lo sarebbe, del resto? Iida voleva solo eccellere in qualcosa, essere migliore di suo fratello per una volta, solo per una volta. Era da quando erano piccoli che Tenya provava invidia verso il fratello, sentimento che mascherava con ammirazione. Ma ora era stanco di fingere. Ora che aveva fatto la sua parte si sentiva davvero soddisfatto e finalmente utile per qualcuno, e a qualcuno. Doveva solo fingere dispiacere per la "misteriosa perdita" e continuare la sua normale vita. Presto ,tutti si sarebbero dimenticati di Kirishima. Anche se, Iida non aveva idea del perché all'associazione gli avessero chiesto proprio quel ragazzo nello specifico. Ma cosa importava? L'importante era fare la sua parte, e sarebbe stato ripagato in futuro. Chiuse gli occhi e si addormentò, finalmente tranquillo.--
trallala non mi uccidete e cia :3p.s ormai sarà anche inutile dirlo, ma meglio essere sicuri
tutto si scoprirà a suo tempo ;3
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»Villain I'm not - Kiribaku«
Fanfiction«Kirishima?! Perché cazzo sei con quelli?! Dove cazzo sei stato per tutto questo fottuto tempo?!» «Io... io non lo so più chi sia, il Kirishima di cui parli.» ~~~~~~~~~~~~~~~ Dopo la sua misteriosa scomparsa avvenuta ormai al terzo anno del liceo, E...