Il Sacrificio...

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Jack POV

Pitch era molto più alto di me e mi si trovava a meno di un metro di distanza, tanto vicino che avrei potuto gelarlo col mio bastone. Mi guardava dall'alto, torreggiando su di me con un sorriso soddisfatto come può esserlo solo quello di una persona malvagia che ha appena compiuto una cattiva azione. Non riuscii a colpirlo.

-Ooh, Jack Frost è raggelato.

Rise alla sua battuta (o meglio, freddura) e alzò un braccio. Mi accorsi troppo tardi che stava per colpirmi e quando me ne accorsi ero già a terra, parecchi metri più in là. Cercai affannosamente il mio bastone, che mi era sfuggito dalle mani. Dentolina si lanciò all'attacco alle spalle di Pitch ma Ali l'intercettò con un braccio proteso e un'onda di ombre che si avvolsero intorno alle ali della fatina. Dentolina cadde sulla sabbia soffice che Sandy aveva sparso a terra in un istante. Nord caricò Pitch come un toro, a spade spiegate, mentre Bunny e Shonne distraevano Ali. Pitch fece comparire una falce enorme di sabbia nera e iniziò a combattere con Nord, che seppure nel pieno delle forze si stancò presto; Sandy lo aiutò dalla retroguardia con la sua frusta di sabbia. Nel frattempo Ali si era liberata dei suoi attaccanti. Era un'insieme di condizioni che andavano a suo favore: da una parte, nonostante fossero sicuri che Ali non era più Ali, Bunny e Shonne non potevano far altro che andarci piano con una ragazza e per di più con una come Ali, che loro conoscevano. Dall'altra Ali era molto forte. Sembrava riuscire a percepire gli attacchi di entrambi un attimo prima che loro stessi decidessero di farli. E le abilità nel combattimento erano un misto di quelle di Dentolina e Pitch. La vidi sgusciare dietro a Bunny come un serpente, abbassarsi un attimo prima di ricevere i suoi boomerang in testa e colpirlo con uno strano pugnale nero, un'arma che le era di certo stata donata da Pitch. Ma mi ero distratto troppo. Ora anche Sandy e Nord erano in pericolo. Mi alzai e corsi verso Dentolina, gelai le ombre che le stringevano le ali e in un attimo era di nuovo libera. Poi mi girai verso Ali. Ma Dentolina mi fermò.

-Non puoi combattere con lei. Sei troppo coinvolto.

-Io non...

-Vai da Pitch. Occupati di lui. Ad Ali ci penso io.

Era così risoluta e aveva ragione... Quindi la lasciai andare. Con un balzo all'indietro rotolai vicino a Pitch, che teneva Nord a terra con la sua falce, e lo scaraventai a terra con il mio bastone. Poi, con una ventata fredda d'aria nevosa lo spinsi lontano. Ma non funzionò, qualcosa lo teneva ancorato a terra... Un'ombra... La seguii con lo sguardo e vidi che l'ombra finiva con Ali. Sembrava fossero connessi.

-Nord, guarda.

Lui seguì il mio sguardo. E sembrò capire qualcosa.

-Ecco come ha fatto, ecco perché ci riesce! E i suoi tentativi...

Ma non poté finire la frase, perché Pitch, di nuovo in piedi, stava creando dei mostri d'ombra. Erano diversi dai cavalli, come degli orsi ma più grandi del normale. Pitch fece un segnale e quelli caricarono il bersaglio. Che eravamo io e Nord. I mostri erano tre e non erano fatti di sabbia. Nonostante questo, Sandy cercò di aiutarci, frapponendo tra noi e loro un muro di sabbia dorata. Non funzionò, ci passarono attraverso come se fosse stato di carta. Nord ne intercettò uno, io gelai il pavimento sotto gli altri due che collassarono con uno schianto. Li gelai temporaneamente mentre Nord finiva il suo. Presi fiato per un secondo, osservando Dentolina. Era uno scontro tra ragazze, ma tremendo. Le due combattevano con pugni, prese e parate, ma tutto con una velocità e una geometria strabilianti. Sembrava un ballo coreografato. Un pugno di Dentolina venne intercettato da Ali, che lo riuscì a prevedere, ma Dentolina era forse l'avversario migliore per lei, perché era la più veloce di noi e le sue azioni ritardavano dalla loro concezione solo di pochi millisecondi. Ali allora piegava il braccio di Dentolina, ma lei si liberava con una giravolta e le dava un calcio volante, che Ali evitava piegando un poco la schiena. Ero sicuro che avrebbero potuto continuare all'infinito. Ali aveva le ombre dalla sua parte, e di quelle si stava occupando Bunny, che con i suoi boomerang cercava di tenerle lontano da Dentolina. Shonne era poco lontano ed emetteva una strana luce, molto flebile, che teneva le ombre lontane da Bunny, Dentolina e se stesso. Aveva gli occhi chiusi, sembrava si stesse concentrando. Mi girai di nuovo verso Pitch, appena in tempo. Riuscii a parare un attacco dei suoi, poi un altro. Continuai per un po' a saggiare la sua forza, poi iniziai a contrattaccare. Piano pian all'inizio, poi sempre più forte. Alla fine urlai e alzandomi in volo lo investii da tutte le parti di ghiaccio. Non poteva essere sopravvissuto ad un attacco del genere. Infatti non lo era. Gli orsi d'ombra scomparvero. Lo guardai, agonizzante in mezzo a pali di ghiaccio lunghi tre metri e larghi mezzo, che spuntavano dal terreno in modo non uniforme, intrappolando Pitch in una gabbia impossibile da infrangere. Uno lo aveva trafitto. Mi fissò, con un po' di sangue nero che gli usciva dalle labbra. I suoi occhi gialli non erano spaventati, ma infastiditi.

-Non credere di avermi sconfitto.

Scomparve in una nuvola di fumo nero, che si dissolse nell'aria, densa e pesante. L'ombra che lo connetteva ad Ali iniziò a ritrarsi. Ali se ne accorse con la coda dell'occhio e con un calcio sorprendente spedì Dentolina a terra. Accolse l'ultimo metro di ombra con un sorriso e attese, fissandomi con un sorrisetto divertito. Poi l'espressione cambiò, diventando una maschera irriconoscibile di neutra indifferenza. Si alzò in volo, levitando a mezzo metro da terra. Le braccia erano protese verso l'esterno, i capelli le vorticavano intorno, frustati da un vento che non c'era.

-È il ponte di Pitch.

-Cosa?

Chiesi a Nord senza neanche guardarlo. I Guardiani, stremati, iniziarono a raccogliersi intorno a me. Shonne era ancora in disparte.

-Il polo ha una forte energia di repulsione per i nemici come Pitch. L'ultima volta che Pitch ci ha minacciati prima è venuto solo come un'ombra, il solo modo in cui potesse entrare al tempo. Quando è venuto fisicamente era solo perché il polo era indebolito dalla mancanza di bambini credenti. L'unico altro modo in cui Pitch poteva sperare di introdursi nel centro principale del potere dei Guardiani era questo. Usare un ponte. L'aveva capito tempo fa ma con Vincenza non ci è riuscito, per l'intervento di Shonne. Ora, con Ali... Lei è il suo passaporto.

-Ma perché proprio lei? Perché scegliere una come Ali?

-È semplice, Jack. In questo momento Pitch è vulnerabile. Se il suo ospite viene ucciso, lui muore, per davvero. Doveva scegliere qualcuno di forte, qualcuno di potente che non potesse essere sconfitto facilmente. Qualcuno che fosse difficile da eliminare per i Guardiani. Una bambina... Un'amica.

La guardai vorticare nell'aria. Per me era più di quello. E Pitch me l'aveva rubata per i suoi stupidi ed egoistici scopi. No. Non l'avrebbe avuta.

Mi alza in volo e mi posizionai di fronte a lei. Era ora di fare qualcosa. Di dare una svolta a questa storia.

Chiusi gli occhi e attivai il mio potere. Il ciondolo al collo di Ali entrò in risonanza, brillando tanto quanto io brillavo della luce del ghiaccio e della neve che mi vorticavano intorno. La temperatura scese, calò di botto. Ci avvicinavamo allo zero assoluto. Impugnai il bastone con entrambe le mani. E spalancai gli occhi. Il ciondolo si attivò opponendo resistenza alla presenza di Pitch. Lo vidi fare effetto dalle reazioni di Ali e delle ombre. Ali contorse il viso, sbattè le palpebre. Le ombre si ribellarono.

Avevo un piano. Non avrei mai lasciato che Ali morisse per colpa mia, perché io l'avevo introdotta in un mondo che si era rivoltato contro di lei, contro quello che era, per farne uno strumento. Ma il ponte di Pitch per il polo andava eliminato. E io ero pronto ad usare tutto il mio potere per far si che ciò accadesse. Ero pronto a prosciugarmi. A morire.

Jack Frost Cuore Di Ghiaccio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora